I sistemi di videosorveglianza nei condomini

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La videosorveglianza nei condomini è uno di quei temi caldi su cui conviene restare sempre aggiornati. Infatti, di privacy e sicurezza si parla tanto e sono tante le accortezze da seguire per fare tutto secondo le regole. Soprattutto perché le regole cambiano spesso. Recentemente, infatti, è stata approvata dal Parlamento una nuova normativa. Da ora è possibile installare dei sistemi di videosorveglianza con la sola maggioranza e non più con l’unanimità totale dei condomini.

Ciò significa che, da ora, l’amministratore condominiale, dopo l’assemblea si è espressa e facendosi carico delle misure previste per la tutela dei dati personali dal provvedimento generale del Garante in materia di videosorveglianza, può dare il via alle procedure per l‘installazione di un impianto di videosorveglianza. Questa installazione, però, deve necessariamente rispettare le seguenti semplici regole:

  • l’affissione di cartelli che segnalano la presenza dell’impianto;
  • la definizione dei tempi di conservazione delle immagini acquisiste;
  • l’individuazione dei soggetti addetti alla visione delle immagini;
  • la nomina di un responsabile del trattamento delle immagini.

Inoltre, se richiesto, è necessario richiedere una verifica preliminare al Garante della Privacy.

L’amministratore condominiale ha una grande responsabilità, poiché, nel caso in cui anche solo alcuni di questi adempimenti non venissero rispettati, si finirebbe per incorrere in sanzioni amministrative, penali e civili.

Altro aspetto da rimarcare è che quanto detto sopra esclude ugualmente tutti quei sistemi di videosorveglianza installati per la protezione di spazi privati. Parliamo ad esempio di cantine, garage, box auto, appartamenti. In queste circostanze, infatti, resta l’obbligo di adottare le previste cautele a tutela di terzi.

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