Videocamere di Sorveglianza e Privacy nel Condominio

Cartello VideosorveglianzaL’installazione di telecamere di sorveglianza effettuate in ambienti pubblici o comunque privati ma dove c’è un flusso continuo di persone, ad esempio i condomini, presentano sempre dei problemi legati alla privacy. La nuova riforma condominiale disciplinata dalla legge 220 dell’ 11 dicembre 2012 prevede che per approvare un sistema di videosorveglianza con telecamere è sufficiente il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti all’ assemblea condominiale che rappresentino in millesimi almeno la metà del valore dell’edificio.

Sono quindi gli stessi proprietari ora a decidere se e come installare le telecamere. Come detto sorge il problema della privacy. Si possono effettuare riprese senza ledere il diritto alla propria vita privata?

L’Autorità garante dei dati personali è intervenuta l’8 aprile 2010 per regolamentare e disciplinare il rispetto della sicurezza e della privacy, tenendo conto del giusto equilibrio tra le diverse esigenze. Nella predisposizione delle telecamere condominiali, quindi, bisogna assicurare che le immagini siano registrate in tempo reale e conservate per poche ore, al massimo per un giorno (la conservazione dei dati deve essere commisurata al grado di indispensabilità e per il solo tempo necessario – e predeterminato – a raggiungere la finalità perseguita).

Chi frequenta il palazzo deve essere informato della presenza di telecamere e delle riprese in corso, attraverso cartelli messi bene in evidenza (ad esempio quello in foto). Sono considerate illegittime le telecamere posizionate in spazi non soggetti a concreti pericoli e comunque per i quali non sussistano esigenze di controllo (ad esempio i bagni). Sono permesse le riprese limitate ai luoghi di esclusiva pertinenza del condominio, senza invadere altri spazi.

Per quel che riguarda la sorveglianza di luoghi di lavoro: lo statuto dei lavoratori all’ articolo 4 comma 1 specifica che i lavoratori non possono essere videosorvegliati. Anche se poi specifica che in accordo con Sindacati o con l’ispettorato del lavoro si può procedere all’ installazione di telecamere.

La sentenza 20722 della Corte di Cassazione del primo giugno 2010 ha dato ragione ad un proprietario di bar che aveva utilizzato le riprese della telecamera per verificare i furti di soldi dalla cassa di un’impiegata. Vedi sentenza.