Installazione di un allarme filare casa

Installazione di un allarme filare casa

Ciao,

innanzitutto mi complimento per il blog e per tutti i consigli che dispensi! Ti scrivo perché vorrei parlarti della mia situazione: devo installare un sistema d’allarme via filo in una villa di tre piani. I miei amici mi consigiano di montare un concentratore su ogni piano, così da evitare di far passare troppi cavi. Che cosa ne pensi? Io non ne ho mai sentito parlare…

Nino

Ciao Nino,

grazie per la stima! Per quanto riguarda i concentratori, si tratta di particolari componenti che permettono di collegare i sensori filari di un piano, collegarli lì equivale a collegarli in centrale! I concentratori non hanno controindicazioni e facilitano le installazioni, facendo risparmiare in tempo e denaro.

Kit allarme wireless e interferenze in centrale

Kit allarme wireless e interferenze in centrale

Buongiorno,

è da poco che in casa ho un kit allarme wireless e la centralina presenta un altoparlante interno che emette un disturbo continuo: di giorno non è un problema, ma di notte è davvero insopportabile!

Ho chiamato l’assistenza e mi hanno consigliato di spostare tutta la centrale in un’altra zona della casa…secondo te posso fare qualcos’altro prima di spostarla? Quali sono le cause?

Grazie

Marcella

Salve Marcella,

da come la metti giù, potrebbe trattarsi di un’interferenza radio o di un disturbo generato dal passaggio della corrente elettrica. Purtroppo sono tanti gli apparecchi che in casa generano campi elettromagnetici e quindi andrebbero fatti dei tentativi per capire cosa interferisce con la centrale.

Anch’io consiglio di spostare la centrale in un altro posto!

Sensore PIR – Approfondimento

Sensore PIR – Approfondimento

Approfondiamo l’argomento “rilevatore infrarosso passivo”.

La radiazione infrarossa, la tecnologia che sfrutta un sensore PIR, è una radiazione elettromagnetica con una frequenza ben definita – da  300 GHz a 428 THz. E’ possibile sfruttare questa tecnologia perché ogni corpo, sulla Terra, emette radiazioni infrarosse più o meno alte e i sensori PIR sono in grado di rilevarle.

Attenzione, però, perché le radiazioni elettromagnetiche possono essere inquinate da altre emissioni presenti nell’ambiente – radiazioni di cellulari, modem, ripetitori tv, ecc e qui entra in gioco l’elettronica dei sensori, capace di convertire in digitale le rilevazioni analogiche analizzate, confrontandole con altre presenti nella libreria del processore.

I dati presenti in libreria permettono di capire se quella appena rilevata è una radiazione che deve far scattare l’allarme o meno.

Allarmare le finestre – Quali sensori?

Allarmare le finestre – Quali sensori?

Buongiorno,

sono confusa su come proteggere le finestre di casa mia…meglio i sensori tapparella, i contatti magnetici o i sensori a tenda??

Grazie mille

Angela

Ciao Angela,

le soluzioni che hai elencato sono tutte validissime, ma per sceglierne una devi considerare le tue reali necessità.

Se, ad esempio, vuoi protezione anche lasciando le finestre aperte, allora è meglio optare per i sensori a tenda, se vuoi risparmiare e non hai grosse pretese, ti consiglio i contatti magnetici da montare sugli infissi.

I sensori tapparella, invece, sono una via di mezzo tra i primi e i secondi, sia in termini di protezione che di spesa.

Collegamento bus dei sensori antifurto

Collegamento bus dei sensori antifurto

Ciao,

sono Filippo e sto installando un sistema antifurto via cavo nella mia abitazione, una villetta in costruzione. Ho pensato di far passare un cavo da 8 conduttori all’esterno della casa, in una canalina, il tutto murato! Mi servirebbe per collegare 4 sensori montati su 4 finestre; vorrei realizzare un collegamento a bus in modo che ogni finestra abbia un cavo a 4 conduttori da collegare al cavo principale, tutto da collegare al sensore della finestra (con 2 conduttori legati all’alimentazione e altri 2 ai due del cavo principale). E’ fattibile? Che ne pensi?

Scusa se son stato poco chiaro, anche se so realizzare un collegamento a bus non riesco a spiegarlo con altrettanta facilità!

Filippo

 

Ciao Filippo,

in effetti la tua mail non è chiarissima, ma stai tranquillo, ho capito cosa intendi e ti dico che puoi realizzare un collegamento simile! Stai solo attento ad utilizzare i giusti cavi, meglio se schermati.

In bocca al lupo

 

Combinatore telefonico e sostituzione operatore

Combinatore telefonico e sostituzione operatore

Buonasera,

sono Giacomo e ho un vecchio impianto d’allarme con combinatore, collegato alla linea telefonica fissa. Ho deciso di cambiare operatore e passare da Telecom Italia a Fastweb che è un operatore VoiP. Ora ti chiedo come posso collegare il combinatore con la nuova linea…c’è un filtro, qualcosa che permetta ai componenti di dialogare?

Grazie e complimenti

Salve Giacomo,

innanzitutto hai bisogno di un router e poi c’è da capire se quello di Fastweb ha delle prese per telefoni analogici, in tal caso potrai collegare il combinatore telefonico senza alcun tipo di problema.

I combinatori più moderni possono essere programmati in modo che non ci sia bisogno di controllare il tono di linea prima della composizione del numero – blind dial.

Se invece hai problemi o impedimenti, sostituisci il combinatore con uno GSM e utilizzalo con una SIM dell’operatore che preferisci.

 

Combinatore telefonico e Forze dell’Ordine

logo-carabinieriL’avviso di chiamata in caso di furto da parte del sistema d’allarme è una funzione importantissima e farne a meno, ormai, è impossibile.

Ma di cosa si tratta? In caso di intrusione, il vostro sistema d’allarme può avvertirti del fatto che qualcuno sta cercando o ha appena tentato di introdursi nella vostra abitazione. L’avviso consiste in una chiamata o un SMS su uno o più numeri memorizzati da voi stessi sul combinatore telefonico. Il combinatore è lo strumento che permette tutto questo e può essere interno o esterno alla centralina, PSTN o GSM.

Il modello PSTN si connette alla classica linea telefonica e non invia SMS, mentre quello GSM funziona grazie a una SIM GSM di un qualsiasi operatore telefonico. Sul combinatore vanno registrati i numeri di telefono da avvisare in caso di intrusione, il consiglio è quello di memorizzare il proprio numero di cellulare, i numeri telefonici di un parente stretto o di qualcuno che possa intervenire con rapidità nel caso in cui voi siate fuori città. Anche il numero telefonico delle Forze dell’Ordine può essere tra questi ma, in questo caso, è necessario che Polizia e Carabinieri ricevano una richiesta scritta in cui è fatta richiesta ufficiale di collegamento del vostro sistema d’allarme alla caserma o al commissariato di Polizia più vicino.

A questa richiesta formale, solitamente, va allegata una dichiarazione di conformità dell’impianto antifurto rilasciata dalla ditta che lo ha installato o comunque un documento che attesti che il sistema abbia tutti i requisiti tecnico-professionali.

Attenzione! Non è possibile fare una doppia richiesta, ma è necessario scegliere tra Polizia e Carabinieri, quindi non fate errori e scegliete sempre chi è più vicino alla vostra abitazione!

Contatti magnetici – Funzionamento, costo, installazione

contatti magneticiI contatti magnetici sono il metodo più diffuso ed economico per proteggere le aperture di una abitazione. Si tratta di piccoli dispositivi di plastica o metallo con forma cilindrica o rettangolare che si installano su porte e finestre. Nello specifico i contatti magnetici sono formati da due diverse parti, una delle quali va applicata sulla parte dell’apertura che rimane fissa, mentre l’altra sulla parte mobile. In questo modo, quando le due parti vengono allontanate perché aperte, scatta l’allarme.

I contatti magnetici, quando scarichi, manomessi o danneggiati inviano segnali in centrale. Sono disponibili in versione via cavo e via radio, visibili o invisibili. La scelta del contatto da acquistare varia a seconda delle esigenze abitative e di sicurezza.

Sono molto economici, il loro prezzo non supera mai i 50 euro, e facili da installare o attraverso fori o con biadesivi.

Allarmi e sensori a doppia tecnologia

sensori volumetriciCiao,

sono Riccardo e mi sto interessando dei sistemi antifurto perché sono intenzionato ad acquistarne uno. Ho letto che i sensori volumetrici più utilizzati sono quelli PIR, economici e affidabili, ma allo stesso tempo c’è chi parla di modelli che sfruttano la tecnologia delle microonde e quella infrarossa. Cosa mi dici a riguardo? Quali i più efficaci, quali i migliori? E le principali differenze con i PIR?

Grazie e complimenti

Riccardo

Buongiorno Riccardo,

i volumetrici di cui parli si chiamano sensori a doppia tecnologia perché sfruttano sia la tecnologia degli infrarossi che quella delle microonde. Quando c’è un movimento, il sensore effettua un primo rilievo con gli infrared e un secondo con le microonde, se tutte e due le tecnologie danno responso positivo, ecco che scatta l’allarme!

I sensori a doppia tecnologia potrebbero essere migliori, ma per spiegarlo parto dal funzionamento di ognuno.

I sensori a raggi infrarossi rilevano la variazione di temperatura di un corpo che è entrato nell’area sottoposta al loro controllo, ogni corpo emette calore e i PIR, leggendo la temperatura, si accorgono che qualcosa è cambiato rispetto a prima e fanno scattare l’allarme.

I sensori a microonda, invece, funzionano riempiendo la stanza o l’area da controllare con onde ad alta frequenza e ripetono il controllo in maniera costante. Quando accade che l’energia usata per saturare l’area cambia, allora segnalano l’allarme (si chiama effetto Doppler ed è usato anche nei radar).

Spiegato il funzionamento, capirai da solo che non c’è un componente migliore dell’altro, ma molto dipende dalle singole esigenze. Dato che, i PIR sono sensibili al calore, io eviterei di installarli in stanze con caminetti, stufe, condizionatori, ecc, tutti elementi che potrebbero generare fastidiosi falsi allarmi; alla stessa maniera antenne, ripetotori wi-fi, ecc, possono disturbare i sensori a microonda.

In alcune situazioni i sensori a doppia tecnologia si rivelano i più affidabili, ma ripeto molto dipende dalla singola situazione.

Allarme per terrazzo e attico

terrazzo e atticoCiao,

da tre anni vivo a Verona in un attico, la cui zona più vulnerabile è una terrezza dalla quale è facile entrare all’interno. Cosa mi consigli per proteggerla?

Grazie

Marcello

 

Ciao Marcello,

al momento i migliori sensori per esterno wireless sono quelli a doppio PIR passivo, con basso assorbimento e immuni ai falsi allarmi. Le pile durano a lungo, anche fino a 5 anni. Mentre tra i sensori filari le soluzioni sono molte di più e vanno valutate in base alla conformazione del terrazzo. In ogni caso, quasiasi cosa tu scelga di acquistare, assicurati che l’involucro abbia un grado di protezione alto per resistere alle intemperie e durare nel tempo!