Sensori perimetrali o volumetrici?

sensore perimetraleBuongiorno,

sto progettando un sistema d’allarme e voglio chiederti dei consigli. Non so se optare per dei sensori tapparella o volumetrici. Forse è il caso di specificare che vivo al terzo piano di un condominio e che il mio appartamento ha solo finestre e nessun balcone.

Grazie per l’aiuto

Giacomo

Ciao Giacomo,

i sensori per tapparelle sono una protezione parziale: se sbadatamente, uscendo, dimentichi di abbassarle, il tuo appartamento è privo di protezione. Quindi se proprio vuoi usarle, ti consiglio comunque di abbinarli a dei sensori volumetrici da piazzare all’interno, non ne sono necessari molti, l’importante è piazzarli in luoghi strategici, di passaggio.

Torna a scrivermi se hai altri dubbi!

 

Sensori antifurto e anti-sabotaggio

morsetti antisabotaggioBuonasera,

sto per installare dei sensori via filo e vorrei che mi aiutassi a capire cosa sono i morsetti anti-sabotaggio…

Mille grazie

Riccardo

Ciao Riccardo,

i morsetti antisabotaggio presenti sui sensori antifurto sono utili a segnalare un’eventuale manomissione sullo stesso. Si tratta di un normale contatto NC chiuso che si collega all’uscita antisabotaggio della centrale. Quando il contatto NC viene aperto, ecco che scatta l’allarme.

Niente di particolarmente complicato, ma sicuramente utile per aumentare la sicurezza!

 

Come funzionano i Sensori a Doppia Tecnologia a Microonde

Come funzionano i Sensori a Doppia Tecnologia a Microonde

sensore_doppia_tecnologiaI rilevatori, sia interni che esterni, rappresentano un componente fondamentale all’interno di un impianto di antifurto. La loro funzione è quella di “rilevare” un movimento all’interno della zona controllata e riportalo alla centralina che farà scattare l’allarme.

Fino qui abbiamo visto che questo lavoro è svolto egregiamente dai sensori Pir, passivi a raggi infrarossi quando sono installati singolarmente, e Pir attivi quando sono installati a coppia (trasmettitore e ricevente). Un diverso tipo di sensore è quello a doppia tecnologia che fa uso anche delle microonde (MW microwave) per un controllo ulteriore.

Come funziona un sensore a doppia tecnologia a microonde:

non entreremo nelle specifiche del dettaglio, ma daremo dei concetti generici. All’interno del sensore c’è una piccola scheda elettronica con sopra montato un diodo che genera delle onde elettromagnetiche. Queste onde si propagano nell’aria e colpiscono l’ambiente impiegando una certa “energia” che viene memorizzata.

Al passaggio di un corpo estraneo, la zona viene nuovamente saturata da onde che impiegano questa volta un’energia diversa. Questa differenza mette in allarme il sensore che “capisce” che le cose sono cambiate. Nella maniera specifica quando un corpo si muove le onde rimbalzano in maniera differente rispetto ad un oggetto fisso oppure, nel caso di rilevatore installato all’esterno, ad un oggetto che oscilla come una foglia che vola o un animale che passa veloce (funzione pet immune).

Meglio Pir o doppia tecnologia?

i sensori installati comunemente negli antifurti sono Pir, passive infrared. Sono molto economici ed efficaci, i raggi infrarossi in questo caso riescono a captare a distanza la temperatura di un corpo umano. I Pir attivi invece creano una barriera perimetrale attivata da due sensori, trasmettitore e ricevente. Se la barriera viene interrotta scatta l’allarme.

La tecnologia Pir funziona bene ed è efficace, ma potrebbe essere troppo “sensibile” o facilmente disturbabile. Pensiamo ad una stanza in cui la variazione di calore è forte. Ci sono camini, ventilatori, condizionatori. Il Pir potrebbe non funzionare bene e far scattare l’allarme quando non c’è nessun motivo. Ancora: pendole in movimento, specchi, superfici riflettenti, sono tutti elementi che disturbano il sensore. In questo caso un sensore a doppia tecnologia faciliterebbe il lavoro. Il rilevatore PIR + MW infatti invia l’allarme solo quando i due controlli danno esito positivo. Primo controllo a raggi infrarossi e secondo controllo a microonde. Non c’è dubbio che si tratta di intrusione, scatta così l’antifurto.

Potremmo quindi dire che i doppia tecnologia sono meglio dei sensori a raggi infrarossi? Non è sempre così perchè un doppio controllo significa “abbassare” la sensibilità. Il paradosso è che il rilevatore difficilmente scatterà per un falso allarme, ma potrebbe non funzionare quando veramente c’è un intruso. Qui l’installatore deve essere bravo a capire se utilizzarlo o meno e soprattutto considerare l’ambiente circostante.

I Pir sono un po’ lenti nel rilevare un avvicinamento al sensore, ma bravi nel captare l’attraversamento. I microonde sono molto efficaci invece quando un corpo si avvicina e un po’ più lenti a percepire il passaggio nello spettro da loro controllato. Anche queste motivazioni influenzano la scelta finale.

I prezzi dei sensori a doppia tecnologia sono più alti rispetto ai Pir, ma in questo caso dipende anche dalla marca.

 

I contatti Magnetici per Porte e Finestre come Sistema di Allarme

contatti magneticiLe porte e le finestre che danno sull’esterno rappresentano il punto più debole della nostra casa contro le intrusioni di ladri e malintenzionati. Vanno quindi protette nella maniera migliore. Abbiamo già parlato delle barriere perimetrali per finestre e dei sensori esterni, oggi spostiamo la nostra attenzione sui contatti magnetici.

Rappresentano il componente più economico di tutto l’impianto di allarme della nostra casa e si collegano alla centrale via filo oppure in maniera wireless. Si presentano visivamente come due piccole scatoline rettangolari o come piccoli cilindri. Si installano sul montante e battente della finestra o porta ed inviano un segnale di allarme quando , una volta attivati, vengono allontanati tra di loro. In pratica quando qualcuno apre la finestra per entrare in casa.

Il funzionamento è abbastanza semplice e ciò giustifica il basso costo. All’interno troviamo un interruttore REED che viene azionato da un campo magnetico. E’ costituito da un paio di contatti ferromagnetici che si trovano all’ interno di un’ampolla di vetro. Quando avviciniamo un magnete oppure una bobina elettrica, presente sul secondo elemento, il circuito si apre o chiude ed invia un impulso di allarme.

Poiché i contatti dell’interruttore reed sono sigillati possono essere utilizzati anche all’aperto ed in condizioni di pioggia. Un importante qualità del contatto magnetico è la sua sensibilità, ovvero la quantità di campo magnetico necessaria per azionarlo.

I contatti magnetici possono avere al loro interno anche dei rilevatori piezoelettrici di vibrazione in modo da essere utilizzati come sensori antiscasso per un eventuale sfondamento di porte e finestre. Possono quindi essere installati su battenti ma anche sulle tapparelle e sulle serrande oppure ad incasso all’interno di fori praticati sulla finestra (a sigaretta).  Il prezzo come detto è alla portata di tutti, si parte da 10 euro e si arriva a 50-60 euro per i modelli più avanzati.

I contatti magnetici possono essere collegati in parallelo tra di loro, ovvero ognuno è indipendente e connesso con la centralina, oppure in serie. In quest’ultimo caso il malfunzionamento di un sensore potrà avere conseguenza su tutti i contatti connessi. Il vantaggio della connessione seriale è però quella di occupare solo una “zona” della centralina.