Buon sistema di videosorveglianza esterna

Buon sistema di videosorveglianza esterna

Buonasera e complimenti per il blog,

ti scrivo perché sto pensando di dotarmi di un impianto di videosorveglianza per il controllo dell’esterno e della zona garage a casa, soprattutto di notte. Ho già un DVR e anche una piccola telecamera con raggi infrarossi che monta un sensore Effio-P 960H High Sensitive CCD.

Ora, volendo prenderne delle altre telecamere, che sensori devo preferire? Sono in confusione.

Grazie

Edoardo

Ciao Edoardo,

è giusto dirti che le caratteristiche dei sensori non sono le sole cose da guardare in una telecamera per esterno. Sarà importante valutare la resistenza dell’involucro agli agenti atmosferici, la qualità dell’ottica e  della lente anche in base alle condizioni esterne: se l’esterno della tua abitazione è illuminato, con quale luce, quali sono le distanze di ripresa, ecc.

Quindi torna a scrivermi in maniera più dettagliata e sarò contento di aiutarti a scegliere i giusti prodotti per un buon impianto di videosorveglianza.

 

Videosorveglianza – Analogica o digitale?

Videosorveglianza – Analogica o digitale?

Buonasera,

voglio sostituire il mio sistema di videosorveglianza con qualcosa di ultima generazione, ma sono indeciso se sostituire da subito anche il DVR con qualcosa di più moderno oppure prendere un apparecchio ibrido col quale collegare anche una telecamera IP. Tu cosa ne pensi?

Il mio consiglio è di optare per un’unica tecnologia; qualsiasi cosa tu scelga tra un impianto di videosorveglianza analogico o uno con telecamere IP sarai in una botte di ferro, ma non fare l’errore di realizzare un impianto ibrido.

 

Quali cavi scegliere per la videosorveglianza?

Quali cavi scegliere per la videosorveglianza?

Sto realizzando un impianto di videosorveglianza che sfrutta telecamere analogiche e ti chiedo se sia meglio usare un cavo RG59 oppure uno UTP CAT5 con video balun? Per l’audio, invece?

E se tra qualche anno volessi passare alle telecamere digitali, cambia qualcosa?

Grazie

Dimitri

Ciao Dimitri,

per il collegamento di telecamere analogiche il cavo UTP CAT5 in abbinamento al video balun non ha controindicazioni e ti permette di realizzarlo anche di 300/400 metri senza le fastiodiose perdite che si hanno con un cavo RG59.

In più il cavo CAT5 ti permette:

  • di usare 2 degli 8 fili per il collegamento al video balun e altri 2 per collegare l’audio sullo stesso cavo;
  • di passare facilmente al digitale, cambiando solo i connettori (per l’audio, le telecamere digitali sfruttano il cavo ethernet, quindi non avrai bisogno di altro).

In bocca al lupo!

 

Caratteristiche di una telecamera per videosorveglianza

Caratteristiche di una telecamera per videosorveglianza

Dovendo acquistare una telecamera per videosorveglianza di qualità, cosa bisogna valutare?

Ciao,

ecco un elenco di caratteristiche che una buona telecamera deve avere!

  • Sensore – i migliori in commercio sono i CCD della Sony, della Panasonic e della Sharp. Oltre al marchio è da valutare il parametro che ne indica la grandezza, meglio i sensori più grandi, quelli da 1/3’’ o 1/4’’ che assicurano un output migliore.
  • Risoluzione – nel campo della videosorveglianza, la risoluzione è indicata in TV o TVL. Maggiore saranno le linee di TV maggiore sarà la risoluzione e quindi la limpidezza dell’immagine. Da notare che i sensori in bianco e nero hanno una risoluzione maggiore rispetto a quelli a colore.
  • Filtri – sono importanti nelle situazioni difficili, tra i più importanti ci sono:
    • AWB – bilanciamento automatico del bianco;
    • BLC – compensazione della luce di fondo;
    • AGC – miglioramento della visione in condizioni di scarsa luminosità.
  • Rapporto tra segnale e rumore – più sarà alto, maggiore sarà la limpidità dell’immagine. Se il rapporto è inferiore a 45dB, non si sta parlando di un buon prodotto. E’ giusto sottolineare, però, che questo parametro è complicato da misurare e che la qualità dei componenti di una telecamera possono influire.
Monitor per videosorveglianza – Quali vantaggi

Monitor per videosorveglianza – Quali vantaggi

Salve,

vorrei sapere quali sono le differenze tra un monitor per la videosorveglianza e uno per il computer o un semplice televisore. Grazie

Simone

Ciao Simone,

le differenze ci sono e sono anche semplici. Vediamole insieme:

  • i monitor per videosorveglianza presentano uno o più attacchi BNC, ossia quelli usati nelle telecamere e dai cavi coassiali. Il vantaggio non sta qui, perché in commercio è facile reperire adattatori.
  • I monitor per la videosorveglianza sono progettati e realizzati per rimanere accesi 24 ore su 24, quindi non si surriscaldano e non si usurano come i monitor per pc o le tv;
  • la visione sui monitor per la videosorveglianza è migliore grazie a un convertitore che è al loro interno e che traduce il segnale proveniente dalla telecamera o dal DRV in immagini.

Tutto questo giustifica il costo maggiore di questi prodotti, ma nel caso non ci siano particolari esigenze e il loro uso è limitato nell’arco della giornata, dei monitor per pc o un semplice televisore possono andare bene.

 

Grado di protezione delle telecamere da esterno

Grado di protezione delle telecamere da esterno

Ciao,

voglio acquistare una telecamera per uso esterno, la stavo cercando sul web e tutti i prodotti visionati, tra le caratteristiche, presentano la sigla IP seguita da qualche numero…Di che si tratta?

Grazie

Mario

Ciao Mario,

la sigla IPXX rappresenta il grado di protezione del dispositivo. In particolare il primo numero indica il grado di protezione dai corpi solidi – urti, colpi, ecc – mentre il secondo indica l’impermeabilità ai liquidi.

Il primo numero, quello sulla resistenza ai colpi, può variare da 0 a 6:

  • 0 – non protetto;
  • 1 – protezione da oggetti solidi con dimensione superiore a 50 mm e dall’accesso con il dorso della mano;
  • 2 – protezione da oggetti solidi con dimensioni superiori a 12 mm e dall’accesso con un dito;
  • 3 – protezione da oggetti solidi con dimensioni superiori a 2,5 mm e dall’accesso con un attrezzo;
  • 4 – protezione da oggetti solidi con dimensioni superiori a 1 mm e dall’accesso con fili;
  • 5 – protezione dalla polvere e dall’accesso con fili;
  • 6 – totalmente protetto.

Mentre l’impermeabilità ai liquidi è data da numeri che possono andare da 0 a 8:

  • 0 – non protetto;
  • 1 – protezione dalla caduta verticale di gocce d’acqua;
  • 2 – protezione dalle gocce che cadono con inclinazione massima di 15°;
  • 3 – protezione dalla pioggia;
  • 4 – protezione dagli spruzzi d’acqua;
  • 5 – protezione dai getti d’acqua;
  • 6 – protezione dalle ondate d’acqua;
  • 7 – protezione dagli effetti d’immersione in un liquido;
  • 8 – protezione dagli effetti della sommersione in un liquido.

Gli apparecchi con grado di protezione IP65 e a salire hanno un’ottima resistenza negli ambienti esterni.

Videosorveglianza – Sensori CCD e CMOS

Videosorveglianza – Sensori CCD e CMOS

Nel campo della videosorveglianza è meglio un sensore CCD o CMOS?

Ti ringrazio

Dario

Ciao Dario,

CCD sta per Charge Couple Device, mentre CMOS per Complementary Metal Oxide Semiconductor e sono due tecnologie molto diverse e difficilmente paragonabili, nonostante quello che si legge.

Queste tecnologie hanno il potere di convertire la luce in carica elettrica, poi processata come segnale elettrico analogico.

Ora, in un sensore CCD ogni carica del pixel è trasferita su nodi, poi memorizzata e trasferita in modalità analogica alla telecamera. In un sensore CMOS, invece, ogni pixel ha una conversione di carica e grazie all’amplificatore di segnale, al correttore di rumore e al circuito di digitalizzazione, l’uscita è digitalizzata in maniera diretta.

La facilità di produzione di sensori CCD e la loro costante buona qualità hanno fatto sì che questo sensore fosse il più usato e più diffuso tra i due, anche se entrambi offrono buone prestazioni in fatto di qualità delle immagini. Non va dimenticato, poi, che il sensore CCD è anche il più economico.

C’è da dire che, ad oggi, a determinare l’uso dell’uno o dell’altro sono ancora le scelte aziendali dei produttori di sistemi di videosorveglianza più che la tecnologia e la qualità dei sensori.

Videosorveglianza e Garante della Privacy

Videosorveglianza e Garante della Privacy

L’uso di telecamere e della videosoreglianza in senso lato devono sottostare a delle regole ferree in materia di privacy. Vediamole insieme.

  1. Tutti coloro che transitano in aree videosorvegliate devono essere informati del fatto che sono ripresi attraverso cartelli resi ben visibili, anche quando il sistema è spento o momentaneamente inattivo. Quando questi sistemi di videosorveglianza sono collegati con le Forze dell’Ordine è necessario segnalarlo sui cartelli, come previsto dal Garante della Privacy. Nei luoghi pubblici, invece, i cartelli non sono obbligatori, anche se raccomandati dal Garante.
  2. I video e le registrazioni possono essere conservati per un massimo di 24 ore, fatti salvi quei casi in cui le immagini sono necessarie alle indagini. Nelle banche e in tutte le attività più rischiose, le immagini possono essere conservate al massimo per una settimana; la richiesta di conservazione per periodi più lunghi deve essere sottoposta al Garante e da questo approvata.
  3. I Comuni italiani che installano sistemi di videosorveglianza hanno l’obbligo di  comunicarlo attraverso cartelli che ne segnalano la presenza, a meno che l’attività di ripresa non sia legata alla prevenzione, all’accertamento o alla repressione di reati. La conservazione delle immagini, anche in questo caso, non può superare i 7 giorni.
  4. Ci sono specifiche misure di sicurezza per i sistemi di videosorveglianza integrati, ossia tutti quei sistemi che collegano fra loro soggetti privati con soggetti pubblici come le società di sorveglianza, gli internet providers, ecc. In alcuni casi è prevista la verifica preliminare del Garante.
  5. I sistemi di videosorveglianza intelligenti – associazione delle immagini a parametri biometrici, motion detection, ecc – hanno necessità della verifica preliminare da parte del Garante.
  6. I sistemi usati per rilevare le infrazioni sulle strade vanno segnalati con appositi cartelli. Inoltre le telecamere possono riprendere solo le targhe dei veicoli e non le persone al loro interno; le immagini non possono essere inviate al domicilio dell’intestatario del veicolo.
  7. Il controllo con telecamere di depositi e aree rifiuti è lecito.
  8. Le telecamere possono essere usate nei luoghi di lavoro solo nel rispetto nelle norme in materia di lavoro. Non è possibile il controllo a distanza del lavoratore.
  9. Negli ospedali e nei luoghi di cura è possibile effettuare riprese, ma non è possibile trasmetterle sui monitor quando questi sono collocati in locali accessibili al pubblico. L’accesso alle immagini è consentito solo al personale autorizzato e, al massimo, ai famigliari dei degenti.
  10. E’ ammessa la videosorveglianza nelle scuole a tutela degli atti vandalici, ma solo in determinate aree e durante gli orari di chiusura.
  11. Nel trasporto pubblico le telecamere sono ammesse, così come alle fermate, ma l’angolo di ripresa deve essere circoscritto e non sono ammessi zoom, mentre sui taxi non è possibile riprendere stabilmente la postazione di guida.
  12. Nel campo turistico le riprese possono essere fatte, a patto che non rendano riconoscibili le persone.
  13. In ambito privato la videosorveglianza è consentita senza il consenso delle persone riprese, ma sempre nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Garante della Privacy.
Registrazione immagini su hard disk

Registrazione immagini su hard disk

Mi stavo chiedendo se sia possibile registrare le immagini provenienti da una telecamera IP su un hard disk, tutto in tempo reale. Se così fosse, di quanta banda ho bisogno?

Grazie per la risposta

Buonasera,

oggi la registrazione in tempo reale è un’operazione quasi scontata. La maggior parte delle telecamere IP in vendita sono corredate di un software proprietario che, una volta installato su un computer, ti permette di registrare il flusso di immagini.

E’ compito del software farti gestire la banda, ma non bisogna dimenticare che ogni telecamera sfrutta più o meno banda a seconda della qualità delle immagine riprese, della compressione video, ecc, quindi su questo punto non posso essere più preciso.

Per una maggiore sicurezza e stabilità della banda puoi sempre acquistare un sistema DVR con hard disk.