Il livello di civiltà di un paese si misura anche dalla capacità di auto tutelare le proprie strutture. Possiamo difendere le nostre scuole?

Il livello di civiltà di un paese si misura anche dalla capacità di auto tutelare le proprie strutture. Possiamo difendere le nostre scuole?

Le scuole nel nostro paese, come in tutti gli altri paesi del mondo, rappresentano il crogiuolo in cui si forgiano le nuove coscienze, i cittadini del domani cui consegneremo le nostre civiltà e le nostre aspettative.

Questi nobili obiettivi, condivisibili per la stragrande maggioranza degli Italiani con la I maiuscola non lo sono, almeno apparentemente, per orde che oserei definire barbariche di vandali che quasi ogni anno (soprattutto durante la stagione estiva o durante le festività) le prendono di mira con atti, nella migliore delle ipotesi esclusivamente deturpativi.

Molto spesso, invece, questi si spingono ben oltre, distruggendo e vandalizzando strutture ed asportando quanto di asportabile capiti loro a tiro con costi di ripristino piuttosto elevati a carico ovviamente di tutta collettività.

Inutile dire chiaramente che molto spesso questi “bravi ragazzi” restano impuniti grazie alla loro impossibile identificazione dovuta ad una cronica carenza di fondi statali che impedisce agli istituti scolastici di dotarsi di strumenti adeguati di difesa.

Molti sono stati infatti nell’ultimo periodo i Presidi, soprattutto delle scuole di “confine”, chiamati a confrontarsi con realtà molto difficili, che hanno cercato di progettare strumenti adeguati di tutela, con risultati molto modesti a causa della citata, cronica, carenza di fondi.

Con questo nostro articolo, invece vogliamo lanciare una sfida alla società civile.

Vogliamo veramente essere vittime di pochi annoiati imbecilli o dobbiamo invece sentirci tutti chiamati in causa con azioni a diretto sostegno della prima Istituzione Nazionale?

Lanciamo allora un accorato appello alle Istituzioni perché tutelino  se stesse e facendo questo le nostre radici e la nostra storia.

Potrebbero ad esempio ipotizzarsi stanziamenti (modesti) di fondi in favore di ciascun istituto scolastico affinchè si doti di un buon impianto di allarme con videosorveglianza, magari connesso con le Forze di Polizia sul territorio.

Costerebbe davvero molto poco………….ma quanta civiltà in più.

 

Pensavo che il condominio fosse garanzia di maggior sicurezza……..

Pensavo che il condominio fosse garanzia di maggior sicurezza……..

Ho fatto il passo all’indietro come i gamberi.

Con l’avanzare dell’età sia io che mia moglie, per garantirci maggiore sicurezza, abbiamo venduto la villetta in periferia qui a Firenze, dove abitavamo da più di trent’anni per trasferirci in un bel condominio in centro, all’ultimo piano.

Eravamo infatti convinti di trovare finalmente un posticino tranquillo in cui vivere senza doverci preoccupare continuamente della sicurezza domestica.

Mai valutazione si rivelò più azzardata. Infatti solo dopo aver acquistato, siamo stati informati che il centro della nostra bellissima città è continuamente preso di mira da orde di sfaccendati di ogni genere che non trova di meglio da fare per vivere che svaligiare appartamenti.

Allora eccoci qui punto e a capo…..che facciamo?

Per piacere dateci una mano.

Vi mando in privato una piantina dettagliata  della nostra nuova casa.

Marco e Lidia.

 

Carissimi amici,  complimenti per la lucidità critica con la quale analizzate il problema.

Non avremmo saputo fare di meglio.

Sono veramente tante le situazioni simili alla vostra che si verificano proprio perché le persone abbandonano situazioni abitative apparentemente più esposte ai rischi connessi ai furti in abitazione per rientrare in soluzioni ritenute molto spesso più sicure o, perlomeno, più facilmente gestibili.

Nel caso specifico, io personalmente sento il dovere di tranquillizzarvi poiché affrontato in tempo, il problema presenta una pletora di soluzioni ampiamente soddisfacenti.

Detto questo, mentre noi iniziamo l’analisi della vostra pianta abitativa, voi cominciate a consultare il web, cercando in rete gli strumenti più adatti alle vostre esigenze.

Al termine di questa prima analisi, tornate a scriverci e vedrete quanto grazie alla rete sarà facile realizzare un ottimo impianto di allarme casa.

Buon lavoro ragazzi e, a presto.

 

Come difendersi dai tentativi di effrazione dal tetto di casa?

Come difendersi dai tentativi di effrazione dal tetto di casa?

Buonasera a tutta la redazione.

Vengo subito al cuore del problema, in questi ultimi anni, sia io che mia moglie ci siamo stancati di vivere in città a causa sia dell’inquinamento atmosferico ma anche dei ritmi frenetici che questo tipo di scelta inevitabilmente impone.

Stiamo valutando diverse opportunità e, tra queste, quella che più ci attrae in questo momento è una bellissima cascina di campagna da ristrutturare rispetto alla quale però nutriamo alcune perplessità.

E’ vero che la vita in campagna ha delle implica tanti bei vantaggi ma, inevitabilmente porta con se implicazioni ineludibili quali ad esempio una maggiore necessità di sicurezza.

In quest’ottica, analizzando il caseggiato principale abbiamo notato la presenza di alcune finestre basculanti da tetto attraverso le quali, una volta entrati in mansarda si può accedere in tutta la casa.

Per questo motivo desidereremmo sapere con quali modalità, nell’ambito della progettazione di un buon impianto di allarme casa, si potrebbero tutelare adeguatamente tali accessi?

Grazie.

 

 

Caro lettore,  ci piacerebbe la prossima volta, conoscere almeno il tuo nome ma questo non ci impedirà di aiutarti adeguatamente, tranquillo.

Allora, seppur da un lato, questioni di ordine deontologico ci impediscono di indirizzarti esattamente verso uno specifico prodotto, dall’altro sentiamo il dovere di farti quantomeno presente che questo tipo di situazioni richiedono una forma di difesa integrata che innalzino il potenziale antieffrazione del dispositivo.

Vengo e mi spiego (come diceva mio nonno), questo tipo di accessi a nostro avviso andrebbe tutelato dall’esterno con barriere ad infrarosso in funzione anti avvicinamento, affiancate da sensori magnetici su ciascun infisso (funzione anti effrazione) e sensori volumetrici a doppia tecnologia da interni che percepiscano ogni eventuale elemento in movimento all’interno dei volumi da proteggere.

E’ evidente che l’intero dispositivo andrà in questo caso ad inserirsi in un progetto di impianto che coinvolga tutta l’abitazione e con questo si integri in un’ottima centrale d’allarme collegata alle forze dell’ordine attraverso un combinatore gsm ed ad un certo numero di sirene esterne che richiamino adeguatamente l’attenzione di chiunque si trovi nei paraggi.

Mi raccomando consulta la rete, troverai centinaia di proposte avanzatissime e, soprattutto, prezzi difficilmente reperibili sul mercato tradizionale.

A presto.

Ma i fili sono determinanti per un impianto antifurto?

Ma i fili sono determinanti per un impianto antifurto?

Cari amici, approfitto anche io del vostro scibile……siete veramente unici.
Allora, veniamo al problema……sto cercando di progettare un buon impianto di allarme per difendere la mia casa, non come valore materiale ma, soprattutto come focolare domestico.

Sto pensando ad un impianto completamente wireless perché la villetta su tre piani in cui vivo non è predisposta per il passaggio di cavi ed io non ho voglia di fare lavori di muratura.

Vorrei mettere una decina di sensori magnetici alle finestre ed alle porte di accesso connessi ad una sirena dotata di combinatore telefonico gsm.

Mi piacerebbe poi che il tutto fosse controllabile e gestibile, ivi comprese eventuali telecamere su tutti i piani, anche da smartphone ma che avesse anche funzioni antijammer ed antirapina.

Che faccio?

 Matteo.

 

Ciao Matteo.

Quello che vuoi realizzare non è molto complicato.

Sicuramente, per gli accessi troverai ottimi contatti magnetici con funzione tamper che ne evita la manomissione. Unico neo dovrai fare attenzione nel montaggio.

Proseguirei poi con delle barriere esterne ad infrarossi che risultano veramente molto efficaci da affiancare ad eventuali sensori a tendina così da risultare perfetti deterrenti.

Valuta se usare barriere grandi su lunghe superfici i barrierine se lungo le facciate ci sono ostacoli che potrebbero interferire con il loro corretto funzionamento.

Di ottime centraline in commercio ce ne sono e potrai trovarle anche in rete con una sola indicazione, la qualità mi raccomando.

A questa per l’antirapina potrai collegare un interruttore od un telecomando.

Ricorda di verificare che sia dotata di combinatore telefonico, meglio se gsm. E vedrai che oramai sono quasi tutte gestibili attraverso APP loro dedicate.

Le telecamere con funzione di preallarme, infine, per funzionare a dovere dovranno essere del tipo con sensori motion-detection che rilevino il movimento comunicando con la centralina d’allarme.

Tutto chiaro?

A presto.

 

Cane di grossa taglia in casa e telecamere

Cane di grossa taglia in casa e telecamere

Gentilissimi amici, un dubbio mi attanaglia la mente.

Sto per realizzare un nuovo impianto di allarme con lo scopo di garantire maggiore sicurezza per me e per i miei cari nel cui ambito comprendere l’installazione di qualche telecamera motion detection che ritengo molto utili.

La questione è che io ho in casa un grosso mastino napoletano e mi chiedevo se le telecamere fossero in grado di funzionare bene anche con lui in casa?

Andrea.

Caro  Andrea, per quanto le più moderne telecamere oggi in commercio siano ampiamente regolabili in termini di sensibilità,  considerata la taglia del tuo cagnolino, credo che sia meglio orientarsi su altri prodotti che garantiranno comunque un elevato standard di protezione.

Sirene impazzite!

Sirene impazzite!

Salve, vi scrivo perché credo di avere i fantasmi in casa.

Ho realizzato, credo, un buon impianto di allarme per la tutela della mia abitazione che però prevede l’utilizzo di due sirene, una interna ed una esterna.

Ora, capita sempre più spesso però che, rientrando a casa, trovi la sirena interna  che suona da sola, senza apparente motivo.

Come mai secondo voi?,  Batterie scariche su sensori?.  Problemi di tensione dell’impianto?

Help.

Dario.

 

Caro Dario, innanzitutto devo tranquillizzarti, i fantasmi pare non esistano.

Detto questo, veniamo al nostro problema e, detta così,  sembra facile.

Allora andiamo per gradi verificando se entrambe le sirene sono collegate all’uscita di allarme, probabilmente quella interna ha un difetto

Se invece la sirena interna è connessa al segnale “anomalia”, suona per segnalare la batteria scarica della centralina.

Io, al tuo posto, sentirei comunque il pare di un tecnico per ricercare il problema ma ricordati di verificare il display perché se,come detto, si trattasse di un problema “anomalia” dovresti vedere la segnalazione a schermo.

Se invece la sirena interna non suona se c’è un segnale di blocco il problema poterbbe riguardare la centralina.

In bocca al lupo. 

 

Come difendersi da intrusioni dai lucernari?

Come difendersi da intrusioni dai lucernari?

Buongiorno carissimi, vengo subito al dunque, ho una bellissima casetta su tre piani dotata di una serie di lucernari nella parte mansardata.

Come mi difendo? Ho pensato di montare contatti magnetici ad ogni finestra/lucernario e di integrare  il tutto con dei  sensori volumetrici  a doppia tecnologia con funzione pet-movie , allo scopo di realizzare un impianto d’allarme in grado di garantire un discreto livello di sicurezza per la mia casa e la mia famiglia (soprattutto).

Premesso che  l’impianto d’allarme è interamente cablato,  e che per la  centralina sto provvedendo a realizzarne una in proprio, senza microprocessori, in grado di dialogare  solo con sensori a contatti e non anche  TX o RX.

L’impianto è progettato su tre zone, una ogni piano con sensori PIR e  contatti magnetici  in serie.

Mi consigli di usare un cavo schermato o  altro?

Grazie.

Dario.

 

Ottimo,  Dario  proverò ad aiutarti anche  se non tutto è molto chiaro.

Io adotterei  PIR sul tetto (mi raccomando di acquistare PIR da esterno) senza escludere la funzione per i piccoli animali domestici, per non dover sopportare falsi allarmi quando un animaletto si approssima al sensore. (In questo caso microonda e non doppia tecnologia).

I lucernari forse  risulterebbero meglio protetti con sensori a tenda, difficilmente eludibili, integrati da sensori  volumetrici in tutte le stanze.

Per quanto attiene l’installazione, più che del tubo di cui io non mi preoccuperei, accertati di usare solo cavi schermati di collegamento.

Spero di aver capito bene e di esserti stato di aiuto.

A presto.

Sensori  per esterno

Sensori per esterno

Buongiorno,  ho di recente  acquistato un bellissimo  appartamentino a piano terra con porticato e giardino perimetrale che mi piacerebbe tutelare adeguatamente, integrando  l’impianto di allarme già installato.

Questo infatti comprende sensori volumetrici per la protezione degli ambienti interni e sensori per porte e finestre ma non  prevede alcun tipo di protezione all’esterno.

Considerata però la vulnerabilità  della casetta connessa al fatto che si trova a piano terra, vorrei provare ad installare dei sensori per esterno tipo barriere ad infrarossi o quelli a tripla tecnologia.

Nutro però seri dubbi sulla loro affidabilità, sia per i falsi allarmi che per la possibilità di eluderli, voi cosa mi consigliereste?

Grazie di cuore.

Antonio

 

Gentilissimo Antonio, la  miglior difesa della tua casa è la tua capacità di valutazione del rischio complessivo cui l’area esterna potrebbe essere esposta.

In poche parole, solo tu puoi apprezzare direttamente in loco la vulnerabilità dell’immobile, provvedendo ad installare  la tipologia di sensori che più riterrai opportuna  tenendo in debita considerazione fattori come l’esposizione solare, il vento piuttosto che la presenza di animali domestici. (fattori questi che potranno orientarti verso un prodotto piuttosto che un altro).

Ricorda però che si tratta opere di carattere difensivo preventivo (prima cioè della vera e propria effrazione) che, secondo sarebbe meglio collegare ed integrare con altre funzioni quali ad esempio l’autoaccensione delle luci esterne in caso di innesco.

Buon lavoro.

Come progettare un buon impianto d’allarme per casa?

Come progettare un buon impianto d’allarme per casa?

Buondì,  sono giorni che io e mio marito  ci arrovelliamo il cervello ma non riusciamo a raggiungere un buon compromesso  efficienza/prezzo/qualità nella progettazione di un nuovo impianto di allarme  per la nostra casa.

Abitiamo in una bella villetta all’americana su di un piano con  una quindicina di finestre,  giardino perimetrale, otto porte-finestre,  mansarda  ed ingresso protetto con portoncino blindato.

Ci puoi aiutare in qualche modo? Grazie

Lilia

 

Carissima Lilia, innanzitutto grazie per averci scritto.

Abbiamo esaminato attentamente qui in redazione  la tipologia abitativa da te minuziosamente descritta  e, nonostante qualche perplessità iniziale relativamente agli spazi esterni da proteggere con l’impianto di allarme  in esame.

Innanzitutto, eviterei l’impiego di sensori interrati, sostituendoli   con barriere infrarossi lungo il perimetro e barriere  più  piccole  su  finestre esterne.

Integrerei il sistema  d’allarme con sensori ad infrarosso per esterni, non trascurando infine, una adeguata protezione degli ambienti interni con  specifici sensori volumetrici per proteggere i punti di passaggio.

Il tutto, chiaramente, governato da una centrale di ultima generazione che ti consenta di parzializzare  l’inserimento dei vari sensori per proteggere di volta in volta quello che ti serve.

Un salutone.

 

Sensori esterni impazziti

Sensori esterni impazziti

Buondì,  abbiamo recentemente installato un impianto di allarme per garantire maggiore sicurezza alla  nostra casa ma,  in questi ultimi giorni non riusciamo più a gestire il regolare funzionamento dei sensori esterni,

Questi, infatti, dotati di doppia tecnologia,  sembrano  non  funzionare più correttamente, lampeggiano velocemente e fanno scattare l’allarme appena inserito. Help!

Grazie Rita.

 

Ciao Rita,

Ho esaminato con attenzione il caso segnalato ma, per quanto mi sforzi,  posso solo attribuire il tutto  ad uno o più sensori  che non funzionano come dovrebbero.

Verifica prima il libretto di istruzioni in dotazione per capire il lampeggio veloce cosa significa per comprendere se dipende da uno dei sensori che potrebbe essersi rotto o dalla centralina.

Riscrivici appena hai maggiori  info, magari indicando marca e modello dell’impianto.