News antifurto satellitare

News antifurto satellitare

Si chiama Vehicle Defense il super antifurto satellitare nato dalla partnership tra la Citroen e la Vodafone: il dispositivo, che da oggi in avanti si potrà trovare su tutti i veicoli commerciali prodotti dalla casa automobilistica francese, permetterà di tracciare più facilmente il mezzo rubato, di localizzarlo e di recuperarlo.

Per il momento i furgoncini che saranno interessati da questa novità sono il Nemo Van, il Jumpy, il Berlingo Van e il Combi, ma se la sperimentazione si rivelerà un successo, nei prossimi mesi l’antifurto satellitare potrebbe venire applicato anche sugli altri veicoli commerciali e sui mezzi privati prodotti dalla Citroen.

Come funziona Vehicle Defense? Il dispositivo, che è caratterizzato da dimensioni molto ridotte, si attiva con una Global Sim Lot Vodafone.

Costruito seguendo i più elevati standard in materia di sicurezza, l’antifurto satellitare non interferisce con gli altri impianti elettrici che si trovano all’interno dell’abitacolo del veicolo.

Un altro pregio di questo sistema è che, a differenza di molti altri antifurti satellitari presenti sul mercato, è dotato di un’autoalimentazione, quindi non dev’essere collegato all’elettricità né tanto meno dev’essere ricaricato.

Il montaggio è molto semplice e veloce e può essere effettuato direttamente dal guidatore senza richiedere l’intervento di un installatore professionale.
Per quanto riguarda l’attivazione, è sufficiente fare una chiamata alla Vodafone.

Una volta messo in funzione, il sistema è in grado di operare in 44 Paesi europei, 24 ore su 24 non stop per 365 giorni all’anno.

In caso di furto, l’autista non deve far altro che chiamare la sede operativa della Vodafone, che si attiva subito in tempo reale per rintracciare il veicolo, localizzarlo e organizzarne il recupero insieme alla polizia.

Cosa succede invece se il veicolo, anziché in Italia, viene rintracciato all’estero?
Il proprietario va forse incontro ad una trafila burocratica molto lunga?

E qui arriva un’altra buona notizia, perché non succede niente di tutto questo: se ad esempio il veicolo viene rubato in Italia, ma viene portato in Romania, la centrale operativa italiana della Vodafone si tiene in contatto con l’utente, offrendogli un servizio di supporto in lingua italiana.

Nello stesso tempo però contatta la sede operativa in Romania, con la quale collabora affinché il veicolo sia localizzato nel tempo più breve possibile e possa essere riconsegnato al legittimo proprietario con il supporto delle forze dell’ordine o della polizia locale.

Si tratta senza dubbio di una piacevole novità, visto che come ben sappiamo, può rivelarsi un’impresa recuperare un veicolo rubato e portato all’estero.

Allarme in citta furti

Allarme in citta furti

Arriva l’estate ed il pensiero di tutti coloro che hanno lavorato un anno intero è uno solo: andare in vacanza. Ma in estate è rischioso chiudere casa e partire perché, come è risaputo, è la stagione dell’anno in cui aumentano i furti negli appartamenti. Ma allora cosa fare? Rimanere in città a soffrire di un caldo afoso? No, non è necessario, è possibile adottare opportune precauzioni. Vediamo quali.

Come proteggersi dai furti in casa?

Per proteggere la propria casa da intrusioni moleste è necessario comportarsi in modo prudente. Se si decide di partire per una vacanza di un mese in un’isola lontana è consigliabile non annunciare l’evento pubblicamente sui social per evitare che arrivi ad orecchie indiscrete. Se si è in buoni rapporti si può chiedere ad un vicino di controllare il proprio appartamento durante il periodo di assenza e magari di innaffiare le piante per evitare che i balconi abbiano il classico aspetto abbandonato. Altra norma di prudenza è quella di incaricare un conoscente di ritirare la posta dalla cassetta per evitare che l’accumulo di lettere indichi la nostra assenza.

Sono utili porte blindate e grate d’acciaio?

Sicuramente installare nel proprio appartamento una porta blindata con serratura di sicurezza e grate d’acciaio alle finestre rappresenta una maggiore protezione per la propria casa. I topi d’appartamento saranno scoraggiati dal tempo che dovranno perdere per entrare nell’abitazione.

È necessario installare un’antifurto?

Per proteggere la propria casa al meglio durante la propria assenza è indispensabile installare un’antifurto. Oggi la tecnologia nel settore antifurto ha fatto passi da gigante e sono disponibili prodotti avanzati in grado di mettere in fuga i ladri più incalliti. Esistono allarmi senza fili basati su Wi-Fi e GSM che consentono il controllo a distanza del proprio appartamento, allarmi in grado di collegarsi da soli con le forze dell’ordine, allarmi dotati di sensori in grado di percepire il minimo movimento. Il panorama di prodotti nel settore antifurto è assolutamente vasto ed i prodotti proposti hanno prezzi competitivi ed adatti a tutte le tasche.

È possibile montare da soli un antifurto per appartamento?

I moderni antifurto hanno una tecnologia avanzata ma al tempo stesso di facile installazione. Per questo motivo anche una persona inesperta riesce facilmente a installare il prodotto nella propria abitazione. Gli antifurto vengono venduti in kit completi dotati di dettagliate istruzioni. In questo modo il cliente può collocare da solo il proprio antifurto risparmiando notevolmente sulle spese del tecnico, per avere una casa protetta in modo economico.

Recensioni e opinioni sugli allarmi Dtelecom srl Miglianico (CH)

Recensioni e opinioni sugli allarmi Dtelecom srl Miglianico (CH)

Dtelecom srl ha sede principale a Miglianico (CH), in Abruzzo, è una società che ha appena compiuto 16 anni ed è stata fondata con l’idea di cambiare il settore della sicurezza domestica offrendo servizi e prodotti direttamente ai clienti, senza intermediari.

Senza passaggi, infatti, la Dtelecom srl può offrire prodotti interessanti a prezzi molto competitivi, anche direttamente ai clienti privati.

La Dtelecom srl progetta anche soluzioni personalizzate per la videosorveglianza e la telefonia.

Novità di quest’anno è il nuovo sistema Siqura JX: un’unica app per fare tutto dalla videosorveglianza all’antifurto alla domotica.

Lascia la tua recensione, l’opinione e le tue idee sull’azienda.

Miglior antifurto CasaSicura

cs2Se stai cercando il miglior antifurto per la casa o per l’ufficio, probabilmente su CasaSicura.it troverai degli spunti utili per fare la tua scelta, il nuovo portale della Dtelecom srl, specializzato nella vendita di differenti sistemi antifurto: Superokkio a tripla frequenza e Siqura.

Su CasaSicura.it puoi trovare tutti i componenti necessari per un buon sistema antifurto, ma anche pareri ed opinioni per orientarti meglio all’acquisto di un prodotto tanto importante per la sicurezza della casa e della famiglia.

Oggi sul web c’è una vera giungla di servizi e prodotti per la sicurezza, orientarsi è difficile, per questo è bene affidarsi a un’azienda che abbia esperienza, presente sul mercato da anni e da sempre vicina ai propri clienti con un’assistenza continua, video tutorial su YouTube, garanzia sui prodotti e sui resi.

Innovazione allarmi tripla frequenza

Innovazione allarmi tripla frequenza

Per meglio capire il funzionamento di un allarme tripla frequenza, sarebbe opportuno soffermarsi sul funzionamento di un allarme via radio e sulle sue principali caratteristiche.

I sistemi d’allarme via radio, quando sono stati ideati, sfruttavano una sola frequenza spesso compresa tra i 433,075 e i 434,775 MHz. Questa frequenza è alla base del funzionamento di un sistema via radio che su di essa fa viaggiare i segnali dai dispositivi alla centrale e viceversa.

Negli anni, dai sistemi a mono frequenza si è passati a quelli a doppia che, oltre alla 433 MHz sfruttano anche la 868 MHz. Anche se non esistono frequenze migliori di altre, alcune frequenze sono più usate di altre e per questo più soggette a inibizione da parte dei ladri; non a caso sono stati ideati sistemi d’allarme che combinano tra loro due o più frequenze, più sicuri e affidabili.

I sistemi a doppia frequenza, infatti, garantiscono una comunicazione migliore tra la centrale e i suoi dispositivi e sfruttano la funzione antijamming per rilevare i tentativi di inibizione e dare ugualmente l’allarme. Stesso discorso vale per i sistemi a tripla frequenza.

Quest’ultimi sono l’ultima innovazione nel campo dei sistemi d’allarme via radio, ma anche i sistemi più sicuri, più compatibili con sistemi e componenti diversi, nonostante la loro complessità. Chi utilizza sistemi a tripla frequenza, però, si ritiene molto soddisfatto per via della semplicità e della sicurezza che, anche grazie alla codifica, è maggiore – meno interferenze, meno falsi allarmi e collisioni quasi nulle.

Ogni sistema d’allarme wireless usa tecnologie a bassa potenza, dette SDR, grazie alle quali è possibile superare ostacoli fisici e trasmettere segnali codificati ad alta velocità. I consumi di un sistema wireless, anche se tripla frequenza, sono ridotti e soprattutto non generano inquinamento elettromagnetico, in quanto le potenze rimangono nei 10 mW. Ad ulteriore tutela dell’utilizzatore è intervenuta anche la Comunità Europea, la quale ha stabilito che le bande di frequenza utilizzabili sono quelle comprese tra i 25 e i 1000 MHz.

Ma quali sono i vantaggi di un sistema tripla frequenza? Oltre l’affidabilità e la sicurezza di cui si è già parlato, i vantaggi sono legati alla facilità di installazione e di utilizzo da parte dell’utente. I sistemi d’allarme a tripla frequenza sono totalmente integrabili con altri dispositivi, anche a distanza di anni, eventuali problemi si risolvono con facilità grazie al continuo aggiornamento, non necessitano di cavi e opere murarie per funzionare e i soldi risparmiati in tal senso possono venire impiegati per integrare il sistema con ulteriori dispositivi!

Antifurto tripla frequenza o allarme doppia?

Mono, doppia o antifurto tripla frequenza? I sistemi d’allarme senza fili possono sfruttare queste tre possibilità per far comunicare tra loro i vari dispositivi che li compongono. Sì perché qualsiasi sistema d’allarme senza fili sfrutta le onde radio per permettere la comunicazione tra la centralina e i sensori, tra la centralina e le sirene e così via.

Il livello di sicurezza di un sistema di allarme è legato, anche, alla quantità di frequenze radio utilizzate, dal modo in cui queste frequenze vengono usate, dalle codifiche.

Viene da se che, a parità di altre caratteristiche, un allarme a tripla frequenza sia migliore di uno a doppia e uno a doppia migliore di uno a singola.

Se il sistema d’allarme sfrutta una sola frequenza – la 433 MHz – non ci sono possibilità di aggirare il problema del jamming, se invece il sistema sfrutta la doppia frequenza – la 433 MHz e la 868 MHz – ecco che, se una frequenza è disturbata, il sistema può usare l’altra per “ascoltare” i segnali ed eventualmente dare l’allarme, stesso discorso per il sistema che usa non due, ma ben tre frequenze d’allarme diverse.

Per quanto riguarda la codifica, esistono sistemi che utilizzano criptaggi multipli (ad esempio le centraline superokkio e siqura), ovvero piu’ codifiche su piu’ frequenze diverse (nel caso di specie codifica cryptocode e lrn code).

Nell’immagine che segue spieghiamo bene graficamente come funziona antifurto tripla frequenza senza fili.

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Commenti e giudizi su CasaSicura.it – RECENSIONE

Sei in cerca del miglior antifurto casa, oppure vuoi semplicemente un prodotto affidabile?
Nella giungla di servizi offerti con opinioni e pareri discordanti è difficile districarsi.

Puoi chiedere pareri o assistenza su un forum o un blog di settore, anche per avere informazioni sui tempi di consegna.

CasaSicura.it, marchio della società Dtelecom srl, attualmente ha in vendita 3 allarme casa differenti: okkio, superokkio e Siqura. Tutti sia in modalità doppia frequenza che tripla.

I falsi allarmi sono un problema da tenere in considerazione durante l’acquisto e per questo vanno sempre valutati i prodotti più affidabili e non solo i più economici.

Come funzionano i Sensori a Doppia Tecnologia a Microonde

Come funzionano i Sensori a Doppia Tecnologia a Microonde

sensore_doppia_tecnologiaI rilevatori, sia interni che esterni, rappresentano un componente fondamentale all’interno di un impianto di antifurto. La loro funzione è quella di “rilevare” un movimento all’interno della zona controllata e riportalo alla centralina che farà scattare l’allarme.

Fino qui abbiamo visto che questo lavoro è svolto egregiamente dai sensori Pir, passivi a raggi infrarossi quando sono installati singolarmente, e Pir attivi quando sono installati a coppia (trasmettitore e ricevente). Un diverso tipo di sensore è quello a doppia tecnologia che fa uso anche delle microonde (MW microwave) per un controllo ulteriore.

Come funziona un sensore a doppia tecnologia a microonde:

non entreremo nelle specifiche del dettaglio, ma daremo dei concetti generici. All’interno del sensore c’è una piccola scheda elettronica con sopra montato un diodo che genera delle onde elettromagnetiche. Queste onde si propagano nell’aria e colpiscono l’ambiente impiegando una certa “energia” che viene memorizzata.

Al passaggio di un corpo estraneo, la zona viene nuovamente saturata da onde che impiegano questa volta un’energia diversa. Questa differenza mette in allarme il sensore che “capisce” che le cose sono cambiate. Nella maniera specifica quando un corpo si muove le onde rimbalzano in maniera differente rispetto ad un oggetto fisso oppure, nel caso di rilevatore installato all’esterno, ad un oggetto che oscilla come una foglia che vola o un animale che passa veloce (funzione pet immune).

Meglio Pir o doppia tecnologia?

i sensori installati comunemente negli antifurti sono Pir, passive infrared. Sono molto economici ed efficaci, i raggi infrarossi in questo caso riescono a captare a distanza la temperatura di un corpo umano. I Pir attivi invece creano una barriera perimetrale attivata da due sensori, trasmettitore e ricevente. Se la barriera viene interrotta scatta l’allarme.

La tecnologia Pir funziona bene ed è efficace, ma potrebbe essere troppo “sensibile” o facilmente disturbabile. Pensiamo ad una stanza in cui la variazione di calore è forte. Ci sono camini, ventilatori, condizionatori. Il Pir potrebbe non funzionare bene e far scattare l’allarme quando non c’è nessun motivo. Ancora: pendole in movimento, specchi, superfici riflettenti, sono tutti elementi che disturbano il sensore. In questo caso un sensore a doppia tecnologia faciliterebbe il lavoro. Il rilevatore PIR + MW infatti invia l’allarme solo quando i due controlli danno esito positivo. Primo controllo a raggi infrarossi e secondo controllo a microonde. Non c’è dubbio che si tratta di intrusione, scatta così l’antifurto.

Potremmo quindi dire che i doppia tecnologia sono meglio dei sensori a raggi infrarossi? Non è sempre così perchè un doppio controllo significa “abbassare” la sensibilità. Il paradosso è che il rilevatore difficilmente scatterà per un falso allarme, ma potrebbe non funzionare quando veramente c’è un intruso. Qui l’installatore deve essere bravo a capire se utilizzarlo o meno e soprattutto considerare l’ambiente circostante.

I Pir sono un po’ lenti nel rilevare un avvicinamento al sensore, ma bravi nel captare l’attraversamento. I microonde sono molto efficaci invece quando un corpo si avvicina e un po’ più lenti a percepire il passaggio nello spettro da loro controllato. Anche queste motivazioni influenzano la scelta finale.

I prezzi dei sensori a doppia tecnologia sono più alti rispetto ai Pir, ma in questo caso dipende anche dalla marca.

 

I contatti Magnetici per Porte e Finestre come Sistema di Allarme

contatti magneticiLe porte e le finestre che danno sull’esterno rappresentano il punto più debole della nostra casa contro le intrusioni di ladri e malintenzionati. Vanno quindi protette nella maniera migliore. Abbiamo già parlato delle barriere perimetrali per finestre e dei sensori esterni, oggi spostiamo la nostra attenzione sui contatti magnetici.

Rappresentano il componente più economico di tutto l’impianto di allarme della nostra casa e si collegano alla centrale via filo oppure in maniera wireless. Si presentano visivamente come due piccole scatoline rettangolari o come piccoli cilindri. Si installano sul montante e battente della finestra o porta ed inviano un segnale di allarme quando , una volta attivati, vengono allontanati tra di loro. In pratica quando qualcuno apre la finestra per entrare in casa.

Il funzionamento è abbastanza semplice e ciò giustifica il basso costo. All’interno troviamo un interruttore REED che viene azionato da un campo magnetico. E’ costituito da un paio di contatti ferromagnetici che si trovano all’ interno di un’ampolla di vetro. Quando avviciniamo un magnete oppure una bobina elettrica, presente sul secondo elemento, il circuito si apre o chiude ed invia un impulso di allarme.

Poiché i contatti dell’interruttore reed sono sigillati possono essere utilizzati anche all’aperto ed in condizioni di pioggia. Un importante qualità del contatto magnetico è la sua sensibilità, ovvero la quantità di campo magnetico necessaria per azionarlo.

I contatti magnetici possono avere al loro interno anche dei rilevatori piezoelettrici di vibrazione in modo da essere utilizzati come sensori antiscasso per un eventuale sfondamento di porte e finestre. Possono quindi essere installati su battenti ma anche sulle tapparelle e sulle serrande oppure ad incasso all’interno di fori praticati sulla finestra (a sigaretta).  Il prezzo come detto è alla portata di tutti, si parte da 10 euro e si arriva a 50-60 euro per i modelli più avanzati.

I contatti magnetici possono essere collegati in parallelo tra di loro, ovvero ognuno è indipendente e connesso con la centralina, oppure in serie. In quest’ultimo caso il malfunzionamento di un sensore potrà avere conseguenza su tutti i contatti connessi. Il vantaggio della connessione seriale è però quella di occupare solo una “zona” della centralina.

Come proteggere le Intrusioni dalle Finestre tramite Antifurto

sensorepirLe finestre, insieme alla porta principale di casa, rappresentano il punto più debole, quello che va maggiormente difeso contro le intrusioni di malintenzionati e ladri. Non ci sono solo le ville ad essere attaccate, ma anche le abitazioni dei condomini, specie se si vive ai piani bassi, e gli attici confinanti con i lavatoi.

Quale componente dobbiamo montare per proteggerci?
Nell’installazione di un antifurto della casa massima attenzione deve essere posta ai sensori. Sono questi piccoli apparecchietti quelli che creano una barriera contro le intrusioni, sia che arrivino dall’esterno che dall’ interno.

Per quel che riguarda la protezione di balconi, giardini e finestre abbiamo bisogno di sensori perimetrali ad infrarossi. Si presentano come “scatolette” non più alte di 30 cm. Spesso si installano a coppie, ma ci sono anche sensori per gli esterni singoli. Creano un fascio di raggi ad infrarossi che se “interrotto” dalla presenza umana fa scattare l’allarme. Il sensore invia così un segnale wireless alla centralina che si occuperà di far suonare la sirena e, se previsto, inviare una chiamata telefonica tramite combinatore telefonico.

sensore

I sensori vanno installati sotto il perimetro delle finestre, nel balcone o giardino, possibilmente occultati alla vista dei malintenzionati, oppure lungo i muri che delimitano il confine con la strada o con i nostri vicini. I più costosi hanno un dispositivo antistrappo e anti jamming, anti accecamento e alta protezione contro agenti atmosferici come neve e pioggia.

Qual’è la differenza fra un buon prodotto ed uno scarso.
I più costosi sono molto bravi a gestire i cosiddetti “falsi allarmi“. Se un gatto attraversa la zona di “protezione”, se uno stendino vola per il vento, se le foglie vanno a nascondere parzialmente il sensore, oppure la pioggia appanna il vetro, l’allarme non deve scattare. Alla stessa maniera i sensori devono rendere vita difficile ai malintenzionati che tentano di “scassinarli” magari spruzzando lacca o vernice sul sensore. Quelli più sofisticati lavorano su una doppia frequenza (433Mhz +868 MHz) e doppia tecnologia con il segnale wireless che viaggia anche a microonde. Possono essere attivati anche automaticamente al crepuscolo, con il calare della luce.

sensoriantifurto

Ovviamente maggiore è la distanza che i sensori devono coprire nel controllo, maggiore sarà il costo degli stessi.

Il principio di funzionamento dei sensori di movimento da interno è lo stesso. I prodotti sono più economici perchè lavorano in condizioni “protette” senza la presenza degli agenti atmosferici che rovinano il loro intervento. Sono l’ultima arma a disposizione perchè ci avvisano quando l’intruso è già penetrato all’ interno della nostra casa.

Solitamente le centraline permettono la “parzializzazione” delle zone da controllare. Ad esempio la notte, quando andiamo a dormire, dobbiamo disattivare i sensori della stanza da letto, ma attivare quelli del soggiorno.

Gli ultimi componenti, molto economici, utili per la protezione delle finestre, che possono essere presi in considerazione in alternativa ai sensori, anche se possono lavorare congiuntamente ad essi, sono i contatti magnetici da applicare su porte e finestre ed i sensori di tapparelle.

Tutti e due funzionano in maniera molto semplice. Per i primi: quando le due unità magnetiche disposte sui due battenti vengono allontanate, ad esempio aprendo una finestra, interrompono il circuito ed inviano l’allarme alla centralina oppure fanno partire un ronzio sonoro. Ci sono anche i sensori anti scasso da applicare sulle finestre.
I sensori di tapparella vanno installati dentro al cassone avvolgibile ed inviano un segnale alle centraline quando vengono sollevate.

I prezzi: i sensori Pir doppia frequenza per esterni hanno un costo che oscilla tra i 150 ed i 300 euro, quelli da interno tra 40 e 150 euro, i contatti magnetici ed i sensori di tapparella tra 10 e 30 euro.