Come collegare l’Antifurto a Polizia e Carabinieri

La maggiorparte degli antifurti per negozi, uffici o abitazioni sono dotati di combinatori telefonici, dispositivi il più delle volte presenti nella centralina. Si tratta di un apparecchio che si connette al telefono di casa oppure alla rete mobile gsm o 3G tramite Sim Card e avverte alcuni numeri preimpostati che l’antifurto è “scattato” o è stato attivato.

I numeri preimpostati sono ovviamente i nostri, oppure di casa di qualche parente, ma soprattutto quelle delle forse dell’ Ordine.

Come collegare l’allarme a Polizia e Carabinieri:
bisogna compilare degli appositi moduli che possono essere reperiti qui per quel che riguarda la Polizia di Stato e qui per i Carabinieri.

Polizia: si compila il modulo con tutti i propri dati anagrafici, numero del proprio documento ed indirizzo esatto dell’ abitazione dove è installato l’allarme collegato. Ci sono poi due opzioni A e B.
OPZIONE A: solitamente bisogna barrare questa casella . Si tratta di quasi la totalità degli allarmi per casa. Non più di due linee telefoniche connesse che richiedono solo l’allacciamento della spina. Deve essere allegato anche la dichiarazione di conformità che solitamente è presente nella scatola del kit di allarme e che comunque vi fornirà l’installatore.
OPZIONE B: quando ci sono più di due linee telefoniche allacciate, oppure quando gli allarmi sono connessi direttamente alla linea telefonica (non basta attaccare la spina del telefono. Si tratta di allarmi più sofisticati). In questo caso ci vuole anche l’omologazione del tecnico che l’ha installato.

Carabinieri: anche in questo caso fanno fornite le proprie generalità e l’indirizzo della casa dove è ubicato l’allarme (se è per abitazione privata o esercizio pubblico). Bisogna anche scrivere con esattezza il testo pre registrato presente nell’ allarme. Si deve specificare poi il nome di un eventuale possessore delle chiavi per la disattivazione dell’ allarme.

Vi ricordiamo che l’allarme può essere collegato ad un solo organo o ufficio delle Forze dell’ Ordine, quindi Polizia o Carabinieri.

Consigli per Evitare i Furti nella Casa, dalla luce accesa all’ Antifurto

Un equipe di criminologi dell’ Università di Charlotte nello Stato della North Carolina in Usa ha effettuato uno studio, pubblicato con il nome “understanding decisions to burglarize from the offender’s perspective“, tradotto: capire le decisioni sui furti dal punto di vista del ladri.

Si tratta di un interessantissima ricerca estratta dai colloqui avuti dai ricercatori su 422 detenuti per furto. Ne è uscito fuori un compendio con una serie di consigli per prevenire i furti nella propria abitazione.

Una delle prime “chicche” che esce fuori dagli intervistati è che la maggiorparte di loro improvvisava, ovvero non assumeva informazioni sulla casa da svaligiare (solo il 12% degli intervistati lo ha fatto). Quindi per i ladri era importante gli indizi raccolti sul momento che facevano preferire una casa rispetto ad un’altra.

Quale sono i fattori che tengono lontani i ladri dal tentare di entrare in una casa:

  • presenza di persone all’interno dell’appartamento (60 percento)
  • vicinanza di poliziotti o di pattigliamenti (55 percento)
  • rumori che provengono dall’appartamento (48 percento)
  • presenza di antifurto o allarme (46 percento)
  • la vista di vicini (45 percento)
  • la presenza di telecamere di videosorveglianza (42 percento)
  • presenza di traffico vicino casa (41 percento)
  • mancanza di via di fuga per scappare una volta terminato il furto (37 percento)
  • presenza di un auto all’interno del cancello se si tratta di villa (35 percento)
  • presenza di cani (34 percento)
  • sbarre di ferro alle finestre (25 percento)

Come si accertano i ladri se la casa è vuota:
gli intervistati  hanno risposto in varie maniere. Si va dal più semplice :”suonare il campanello” all’ osservare le serrande aperte durante il giorno. Controllo dell’ accumulo della posta. Un trucco che utilizzano i ladri è , in caso di presenza di motore di condizionatore, se questo sia in funzione durante le giornate di calura estiva con le finestre chiuse.

Come difendersi:
i consigli per tenere lontani i ladri dalle case sono vari: lasciare accesa la televisione, oppure impostare un’accensione automatica o spegnimento ad intervalli pero’ irregolari.
Lasciare la luce accesa dato che l’illuminazione fa da doppio deterrente: dimostra che c’è qualcuno e non fa avvicinare i ladri alle finestre perchè la loro sagoma diverrebbe visibile.

Anche la posizione della casa non è da sottovalutare: le case ed i negozi che sono all’ angolo sono più facili da attaccare perchè offrono più vie di fuga.

Dotarsi di antifurto per la casa e telecamere di sorveglianza, che devono essere ben visibili al ladro. I ladri hanno poi rivelato che spesso prendono di mira più volte uno stesso appartamento perchè hanno già una stima delle misure di sicurezza previste e di come è fatto.

Cosa vanno a controllare i ladri una volta dentro casa: la prima stanza che visitano è sempre la camera da letto principale dove ci si aspetta di trovare cose di valore. Si guarda per prima cosa il como’ poi si passa al comodino, al letto e all’armadio. Ci si dirige poi nel soggiorno. Conviene sempre quindi lasciare qualcosa di valore in bella mostra, qualcuno potrebbe accontentarsi di quello e scappare via. La stanza dei bambini è quella che viene visitata per ultima perchè si presuppone che non ci siano oggetti di valore.

Lo studio completo è disponibile in inglese a questo indirizzo.

Videocitofono che trasmette a Smartphone e Tablet

Immaginate di non essere a casa.  Un malintenzionato suona per vedere se c’è qualcuno, nessuno risponde e capisce che l’abitazione è “libera”. Oppure un parente, un amico vuole entrare nella vostra casa ma voi non ci siete. Sono due opzioni che possono essere affrontate e risolte installando DoorBot un apparecchio piuttosto rivoluzionario. Si tratta di un videocitofono dotato di video e microfono che si connette ad Internet. La novità sta nel fatto che può essere comandato a distanza via Smartphone o Tablet.

Insomma, installando Doorbot, qualcuno citofona nella vostra casa, voi rispondete e potete vedere chi c’è di fronte la porta anche se siete a 1000 chilometri di distanza, ma c’è di più: si può anche aprire la porta via remoto. Le applicazioni sono tantissime. Pensiamo a chi gestisce un b%b o casa vacanza e deve aprire agli ospiti ma non può essere presente.

Insomma può essere usato non solo come deterrente contro i ladri per far credere di essere in casa, ma anche per aprire la porta di casa alla donna delle pulizie, ad un ospite, al fattorino, insomma a chiunque vogliate senza dover essere lì davanti, potete controllare infatti chi ha citofonato tramite la telecamera, parlarci e decidere di aprirgli.

videocitofono a distanza

Questo apparecchio è stato realizzato grazie ai fondi raccolti su Christie, una specie di Kickstarter, sito web in cui vengono finanziate le idee di aspiranti imprenditori per la loro realizzazione. DoorBot può essere acquistato qui ad un prezzo di 189 dollari nella versione base e 339 dollari con il Lockitron, ovvero la serratura che permette apertura e chiusura porta.

Si può installare in qualsiasi porta e può essere collegato al “chime” ovvero al campanello di casa già preesistente. Chi suona al campanello attiverà il Door Bot. L’apparecchio per funzionare ha bisogno di una connessione Internet, si connette via wifi, ci sarà bisogno quindi di un router collegato alla rete. L’alimentazione è autonoma tramite batterie proprie, è realizzato in alluminio e resiste agli agenti atmosferici più impegnativi. L’applicazione per la sua gestione a distanza è disponibile per dispositivi Apple e Android.

Videocamere di Sorveglianza e Privacy nel Condominio

Cartello VideosorveglianzaL’installazione di telecamere di sorveglianza effettuate in ambienti pubblici o comunque privati ma dove c’è un flusso continuo di persone, ad esempio i condomini, presentano sempre dei problemi legati alla privacy. La nuova riforma condominiale disciplinata dalla legge 220 dell’ 11 dicembre 2012 prevede che per approvare un sistema di videosorveglianza con telecamere è sufficiente il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti all’ assemblea condominiale che rappresentino in millesimi almeno la metà del valore dell’edificio.

Sono quindi gli stessi proprietari ora a decidere se e come installare le telecamere. Come detto sorge il problema della privacy. Si possono effettuare riprese senza ledere il diritto alla propria vita privata?

L’Autorità garante dei dati personali è intervenuta l’8 aprile 2010 per regolamentare e disciplinare il rispetto della sicurezza e della privacy, tenendo conto del giusto equilibrio tra le diverse esigenze. Nella predisposizione delle telecamere condominiali, quindi, bisogna assicurare che le immagini siano registrate in tempo reale e conservate per poche ore, al massimo per un giorno (la conservazione dei dati deve essere commisurata al grado di indispensabilità e per il solo tempo necessario – e predeterminato – a raggiungere la finalità perseguita).

Chi frequenta il palazzo deve essere informato della presenza di telecamere e delle riprese in corso, attraverso cartelli messi bene in evidenza (ad esempio quello in foto). Sono considerate illegittime le telecamere posizionate in spazi non soggetti a concreti pericoli e comunque per i quali non sussistano esigenze di controllo (ad esempio i bagni). Sono permesse le riprese limitate ai luoghi di esclusiva pertinenza del condominio, senza invadere altri spazi.

Per quel che riguarda la sorveglianza di luoghi di lavoro: lo statuto dei lavoratori all’ articolo 4 comma 1 specifica che i lavoratori non possono essere videosorvegliati. Anche se poi specifica che in accordo con Sindacati o con l’ispettorato del lavoro si può procedere all’ installazione di telecamere.

La sentenza 20722 della Corte di Cassazione del primo giugno 2010 ha dato ragione ad un proprietario di bar che aveva utilizzato le riprese della telecamera per verificare i furti di soldi dalla cassa di un’impiegata. Vedi sentenza.

Cosa è la Domotica, controllo della casa a Distanza

domotica casaChe cos’è la domotica? La parola deve la sua origine alla parola francese “Domotique”, a sua volta frutto della parola latina “Domus” (Casa) e Informatique (Informatica). Due parole volte ad indicare l’intreccio delle tecniche e delle scienze collegate all’elaborazione delle informazioni mediante gli appari tecnologici più diffusi nella quotidianità o negli ambienti lavorativi.

Gli impianti domotici sono facilmente integrabili nelle abitazioni d’oggi. Basti pensare che in genere ogni casa è dotata di Personal Computer, apri cancello, antifurto controllabile da remoto, elettrodomestici evoluti, etc.
Grazie al progresso tecnologico, oggi gli elettrodomestici possono essere integrati all’interno di un sistema più ampio. Un meccanismo in grado di far risparmiare tempo e ottimizzare i consumi energetici.
Sintetizzando dunque, la domotica si occupa di “automazione domestica”, ovvero dell’integrazione dei vari congegni per la corretta gestione e controllo dell’abitazione.

La suddetta automazione tra le mura casalinghe può essere applicata ad una vasta gamma di sistemi in ambito domestico e prodotti, come:
-sistemi energetici;
-riscaldamento;
-impianti di aria condizionata;
-illuminazione;
-sistemi di video sorveglianza;
-sistemi di antifurto;
-intrattenimento
.

Impianti domotici – Risvolti pratici
Grazie a questi sistemi di “home automation” sarà possibile controllare la chiusura delle imposte a distanza o ad esempio ordinare l’accensione o lo spegnimento delle luci, attivare un allarme e così via. Il tutto sempre via software, anche a chilometri di distanza.
Come se non bastasse, sarà inoltre possibile proteggersi da incendi, furti, fughe di gas e regolare i climatizzatori presenti all’interno dell’abitazione.

Impianti domotici – Fruibilità
Oggigiorno l’installazione di questo tipo di sistemi può avvenire in maniera molto rapida, senza la necessità di intervento sulle strutture della propria abitazione. Questi impianti, infatti, vanno a sfruttare perlopiù gli impianti e i collegamenti già presenti, potendo beneficiare delle “onde convogliate”, un particolare tipo di tecnologia estremamente innovativa e premiante per quel che concerne l’utilizzo domestico.

Come funzionano
Per rendere funzionali questo tipo di impianti, non sono necessarie competenze informatiche, dato che basterà pigiare qualche tasto o inoltrare un comando vocale.

Marche e prezzi
Tra i maggiori marchi che si occupano di sistemi di domotica, ricordiamo: Gewiss, Somfy, Abb, Vimar, Faac, Makita, Legrand, Ima, Fadini, Sony, Hager, Loewe, Sommer, BTicino, Fichet, Pioneer, Acustica Integral, Ferraz Shawmut.
I prezzi partono da un minimo di 4.000 euro (impianto standard), anche se le variabili da prendere in considerazione nella formulazione di un preventivo sono diverse (numero dei dispostivi da collegare, tipologia dell’impianto elettrico all’interno dell’abitazione, piano in cui è ubicata quest’ultima, etc).

Le migliori Marche di Antifurti per la casa

marche allarme casaTantissime sono le marche di antifurti per la casa, ognuno con proprie caratteristiche e proprio rapporto qualità/prezzo. Quale scegliere dunque? Ecco allora una lista con i siti web e le descrizioni, prezzi di alcune delle più note aziende che si occupano di produzione ed installazione dei sistemi d’allarme antifurto, tutti in grado di garantire la protezione della vostra casa. Sono informazioni utili per chi ha necessità di scegliere e/o acquistare un tale sistema di protezione domestica.

Una delle prime aziende leader del settore è la Geotec Sistemi. Questa ditta offre la possibilità di realizzare impianti di ogni tipo (via filo, via radio o misti) solo delle migliori marche per garantirvi i migliori prodotti.
Viene inoltre garantita al cliente un’ assistenza tecnica pronta 24 ore su 24 ed è anche possibile predisporre il controllo dell’impianto mediante il telefono. Non mancano certamente consulenza ed assistenza. Tutti i sistemi di sicurezza della Geotec Sistemi sono progettati in modo da poter rispondere alle varie esigenze del cliente, delle abitazioni di diversa tipologia e naturalmente tutti i prodotti sono certificati ISO9000 come previsto dalle norme internazionali.
Prezzo variabile tra i 600 e i 2500 euro.

Lince è un’azienda romana presente dal 1975 nel settore della sicurezza e nei sistemi anti incendio e di video controllo. In catalogo ci sono rilevatori da interno, esterno, sensori, centraline, contatti magnetici e sirene. Il kit filare EUROBOX3IR è abbastanza economico, circa 350 euro, e offre una centrale, 2 sensori PIR da interno, sirena interna ed esterna auto alimentata.

Altra azienda nota è la Tecnoalarm esistente da già oltre trent’anni sul mercato non solo italiano ma anche estero (in particolare in Spagna e Francia). Possiede un organico di ben 2000 installatori, a completa disposizione del cliente sia in caso di istallazione sia in caso di assistenza tecnica.
L’ azienda Tecnoalarm offre un’ampia gamma di tipi di centrale (in plastica o metallo), tra sirene con dispositivi anti-perforazione o anti-schiuma, tra sensori a doppia tecnologia o ad infrarossi. L’azienda, oltre alle tecniche specifiche dei vari componenti, si preoccupa di realizzare degli efficaci sistemi di sicurezza che vadano ad armonizzarsi con l’ambiente circostante. Viene quindi curato con particolare attenzione, anche il design, l’ estetica del prodotto, basandosi sui differenti parametri di misura e discrezione, a seconda dell’abitazione in questione.
Prezzi dai 450 ai 1500 euro.

Disponibile anche la Sicur Impianti , sempre alla continua ricerca di nuove soluzioni che siano all’ avanguardia e legate ilo più possibile alle tecnologie offerte.
Oltre ad un sopralluogo preventivo, è disponibile anche un comodo servizio di Telegestione che assegna la gestione del sistema a un personale altamente qualificato permettendo così ai clienti stessi di essere liberi di muoversi in modo del tutto autonomo nella propria casa.
Prezzi variabili tra i 650 e 1300 euro.

Non meno importante nel settore degli antifurti domestici è anche la ditta Silentron. Specializzata dal 1987 nella produzione di allarmi via radio specifiche per le utenze private. I diversi sistemi vengono proposti in base alle esigenze della clientela differente, ma che è comunque accomunata dalla voglia o anche necessità di un impianto che sia praticamente privo di fili.
Prezzi compresi tra i 700 e i 2000 euro.

5. Molto nota è anche la Diagral , appartenente alla generazione degli allarmi senza fili, offre una nuova gamma: la Diagral WAVE, molto più tecnologica e dal design contemporaneo. Questa marca appartiene al gruppo francese tedesco della Hager che possiede anche Daitem , acquistata dall’ italiana Atral, che è condiderata un po’ la Ferrari dei sistemi di allarme con i prezzi che infatti sono il top della gamma.
Prezzi variabili tra i 575 e 695 euro per Diagral mentre per Daitem superiamo i 1000 euro per un kit base.

Logisty by Hager è molto famosa nel settore degli allarmi. Abbastanza economica è di gran qualità. Ad esempio il sistema Logisty 2 è totalmente componibile e personalizzabile secondo le proprie esigenze. Si tratta di un sistema wireless, senza fili che lavora in doppia frequenza per garantire massima sicurezza. La composizione tipo con centralina con tastiera,  sirena, telecomando, combinatore telefonico, due rivelatori di movimento, sensori per 4 finestre costa circa 1800 euro.

Risco è presente in parecchi mercati internazionali ed è distribuita anche in Italia. Agility 3 è il kit d’antifurto che permette la gestione del controllo remoto della casa controllata anche via smartphone. Il prezzo è di 630 euro per il pacchetto composto da centrale d’allarme con combinatore telefonico linea fissa+ Gsm, sensore con telecamera gestibile da remoto via Internet, 1 contatto magnetico.

Altre marche conosciute sono Beghelli, Elkron e Bentel.

Detrazioni ed Agevolazioni Fiscali per i sistemi di Allarme

Il Governo italiano ha portato dal 36 al 50% le detrazioni per l’acquisto e l’installazione di antifurto e sistemi di allarme per la propria casa, ufficio o negozio. Sono le novità introdotte con il decreto legge numero 83 del 22 giugno 2012, “misure urgenti per la crescita del paese“, nella fattispecie al titolo 1 “MISURE URGENTI PER LE INFRASTRUTTURE L’EDILIZIA ED I TRASPORTI” che riprende, apliandola, una legge del 1998 sulle agevolazioni per la ristrutturazioni edilizie e resa permanente con il d.l. numero 201 del 2011.

Dalla data di entrata in vigore del decreto quindi, 26 giugno 2012, e fino al 31 dicembre 2013 (proroga del Decreto Letta, dopo tale data saranno del 36%), per un valore di spesa massimo di 96mila euro si possono ottenere le detrazioni fiscali ai fini Irpef del 50%. E per tutto il 2014 sono state rinnovate sempre al 50%, grazie alla legge di stabilità numero 147 pubblicata in G.U.27–11-13.

Sono detraibili i costi sostenuti per l’acquisto ed installazione (comprese le perizie) di:
-antifurto o sistema di sicurezza per la propria casa, negozio ed ufficio;
-tutte le soluzioni per il rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie di un edificio;
-porte blindate;
-casseforti;
-sistemi di videosorveglianza;
-installazione di saracinesche;
-cancelletti e grate alle finestre;
-tapparelle metalliche;
-vetro antisfondamento
non sono detraibili i contratti stipulati con istituti di vigilanza.

Chi può usufruire delle detrazioni per l’installazione di un sistema di antifurto:
– cittadini proprietari della casa dove verrà installato il o l’impianto di allarme;
– nudo proprietario di un’abitazione;
– usufruttuario;
-locatari;
– soci di cooperative divise e indivise o di società semplici;
-imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
– familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile;

Agevolazione Iva per l’acquisto di antifurti e sistemi di allarme:
non c’è solo la detrabilità del 50%, ma anche l’Iva agevolata al 10, invece del 21%, sui prodotti acquistati.
Esempio pratico: l’antifurto costa 2mila euro, l’installazione 500 euro, costo totale 2500 euro. Possiamo godere dell’ iva al 10% solo sulla differenza tra il totale della spesa e del prezzo dei beni (2500 – 2000), quindi l’iva al 10% è applicata su 500 euro, sul resto sarà del 21%.

Come si calcolano le detrazioni:
esempio pratico: abbiamo speso 10mila euro in tutto per installare il nostro sistema di allarme, il 50% è 5mila euro. Le detrazioni devono essere di uguale importo spalmate per 10 anni (con il passato decreto chi aveva più di 75 anni poteva farlo in 5 anni e chi più di 80 in 3 anni), quindi possiamo detrarre dalla nostra dichiarazione dei redditi 500 euro l’anno.

Cose da fare per la richiesta delle detrazioni:
bisogna innanzitutto che gli installatori fatturino tutto, niente pagamenti in nero o contanti ma tramite bonifico.
Quando si compila la dichiarazione de redditi vanno indicati i dati catastali che identificano la casa oggetto di installazione di sistemi di sicurezza e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Per maggiori informazioni, potete consultare la guida alle detrazioni per ristrutturazioni edilizie ed interventi di sicurezza redatta dall’ Agenzia delle Entrate: Guida-detrazioni-ristrutturazioni

Antifurto porte, proteggere l’ingresso di casa

L’ingresso della casa insieme alle finestre è la parte più sensibile da proteggere contro ladri e malintenzionati. L’antifurto porte quindi riveste una parte importantissima nella progettazione di un allarme per il nostro appartamento. Oggi vogliamo parlare di quei sistemi che proteggono la porta tramite un antifurto sonoro.

La prima soluzione è quella proposta da Gardesa con l’antifurto porte Sentinel. Si tratta di un circuito elettronico dotato di allarme sonoro che si installa all’ interno delle porte blindate, viene anche venduto già installato all’ interno di porte Gardesa. Quando un ladro tenta di scassinare la serratura, forzare la porta, manomettere in qualsiasi modo i battenti scatta l’allarme tramite sensore di vibrazione. Il dispositivo interno non ha bisogno di fili, è autonomo con la dotazione di pile alcaline. Si inserisce alla chiusura delle mandate della porta e si disinserisce dall’ interno aprendo la maniglia.

Altra soluzione di antifurto porte per la casa è quella proposta da Vighi con la sua Vighitronic. Si tratta di una porta blindata in acciaio zincato sofisticatissima, dotata di centralina ma non di allarme.  Le due componenti comunicano tra di loro grazie ad un trasponder a contatto che attiva la centralina elettronica. La porta può essere aperta tramite una tastiera digitale posta all’ entrata oppure con radiocomando o con combinatore telefonico, impronta digitale o lettore badge.

L’antifurto porte più economico è sicuramente rappresentato da Impactor di Hesa. Si tratta di un piccolo apparato che si appoggia internamente alla porta in grado di rilevare anche la minima vibrazione e pressione esercitata sulla vostra porta di casa attivando un allarme. Prezzo circa 40 euro.

Fit di Optex invece è un rilevatore ad infrarossi che stende una barriera invisibile davanti la porta che se violata fa scattare l’allarme. Questo prodotto ha anche una funzione di immunità contro gli animali domestici. Non scatta se la barriera è rotta da cani e gatti.

Per i maniaci della protezione totale c’è il VV600-PLUS di Utc. Si tratta di un microfono selettivo per caveaux e casseforti che può essere però utilizzato per le porte.Riesce a discriminare i rumori ambientali di tutti i giorni del vostro condominio dalle normali effrazioni compiute dai ladri.

Antifurto casa wireless, quale componenti installare

Sia che si decida di installare un antifurto wireless per la casa piuttosto che uno con il normale cablaggio faremo comunque una scelta giusta e valida. Entrambi i sistemi infatti garantiscono una buona protezione dell’ambiente domestico, non si può dire quale sia il migliore, dipenderà da una serie di fattori, non ultimo lo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione o costruzione. Se non si vogliono invece affrontare spese murarie per tracce e canaline meglio optare invece per una antifurto wireless.

Quali componenti scegliere nell’ installazione. Quale è il miglior antifurto per la casa wireless?
Non è facile rispondere a questa domanda dato che ogni tipologia di appartamento differisce da un’ altra, in ogni caso possiamo delimitare regole e strategie comuni. Innanzitutto un antifurto casa senza fili può convivere con uno cablato. Ad esempio se vogliamo collegare successivamente una parte dell’ appartamento, ad esempio il garage o la soffitta o un pezzo di giardino, prima non coperta dall’ allarme possiamo farlo con sensori o telecamere wireless.

Centralina: è il cuore del sistema, va posizionata in maniera strategica, solitamente vicino la porta principale di ingresso. Gestisce tutto l’allarme. Da qui possiamo escludere porzioni di casa, creare delle zone da attivare o da escludere dal controllo anche quando siamo in casa. Le più sofisticate hanno una connessione ad Internet per il controllo remoto via PC, Iphone, Ipad o cellulare. Quasi tutte sono connesse al telefono per la chiamata a Polizia o Carabinieri in caso di intrusione.
Soluzione domotica: molti antifurti per la casa sono integrati in un sistema domotico di gestione di tutte le utenze elettriche (controllo climatico, luci, serrande ecc), ad esempio: By-me di Vimar, My Home di BTicino, Chorus di Gewiss.

Sensori a raggi infrarossi esterni ed interni: i primi si installano nel giardino, terrazzo, garage gli altri in casa. Controllano che eventuali intrusi non abbiano varcato la “zona protetta”. Ovviamente sono tarati, specie all’ esterno, in modo da non dare l’allarme quando passano uccelli o altri animali come cani e gatti.

Rivelatori esterni: simili ai raggi infrarossi sono installati a coppia per creare un muro o barriera che se attraversato fa scattale l’allarme di casa. Ad esempio ci sono le barriere radio Risco che hanno una portata fino a 5m in esterno e 8 m in interno. Sono immuni anche alla nebbia e creano un fascio di protezione in altezza compre tra 0,5 e 2,7 metri.
Possono inoltre essere messi degli “spider” vicino ai cancelli oppure nel davanzale , ad esempio i sensori per Tapparella della GT Alarm, per permettere di dormire in tranquillità con la finestra aperta.

Sirena: va installata in bella vista sopra la porta o in qualsiasi altro punto possa essere visibile dalla strada per permettere l’identificazione sia sonora che visiva.

Telecamere wireless: ce ne sono di tutti i tipi. Permettono il video controllo anche via remoto col pc, comunicano con la centralina mandando immagini o riprese video 24 ore su 24. Quelle notturne riescono a funzionare anche con pochissima luce. Sul giusto prodotto da utilizzare vi rimandiamo a quale telecamera scegliere per l’antifurto.

Antifurto per la casa Beghelli, soluzioni per tutti i prezzi

Beghelli è una società leader italiana specializzata fra le altre cose in sistemi di allarme. E’ divenuta famosa in Italia per il suo prodotto di punta, rappresentanto dal “Telesalvalavita” allarme Beghelli. Si tratta di un dispositivo della grandezza di un cellulare che si può trasportare facilmente. L’apparecchio, dotato di Gps e di ricevitore GSM Dual Band, ma anche di sensore antiallagamento e rilevatore di fughe di gas, è stato pensato soprattutto per le persone anziane che in caso di pericolo possono contare su un facile strumento per chiedere aiuto se impossibilitate a farlo. Basta infatti spingere contemporaneamente due pulsanti e parte una chiamata alla centrale operativa di Beghelli a Milano. Da lì gli operatori rilevano la posizione della persona tramite gps e provvedono a chiamare i familiari o l’ambulanza.
Il prezzo per il telesalvalavita Beghelli è di circa 250 euro a cui si deve aggiungere un canone annuo per il telesoccorso di 70 euro circa mentre il costo di una chiamata è di 6 euro.

Beghelli nel corso del tempo ha puntato anche sui sistemi di antifurto per la casa e per i negozi. I prodotti disponibili nel catalogo della casa sono tantissimi legati all’ impiantistica per gli allarmi. Ci sono le centraline, i sistemi di controllo e telecomandi via radio, dispositivi antintrusione via radio, telecamere di videosorveglianza, dispositivi anti intrusione via filo, i combinatori telefonici, rilevatori sismici e rottura vetro, contatti intrusioni per le tapparelle e via dicendo.

Prezzi antifurto casa Beghelli in kit:
Interessanti sono i sistemi di antifurto venduti in kit e facilmente installabili in maniera autonoma. Si parte da quello piu’ economico, sotto le 200 euro che è il sistema BEGHELLI INTELLIGENT WIRELESS SENZA FILI. Nel kit è presente una centralina con telecomando, 2 rilevatori a raggi infrarossi, 1 rilevatore di gas, 1 rilevatore perimetrale. Un sistema spartano ma economico per iniziare a proteggere il proprio appartamento.

Sempre con lo stesso nome con prezzo che si aggira sulle 500 euro il kit che prevede anche la sirena per l’allarme sonoro anti intrusione ed il combinatore telefonico collegato alla centralina che fa scattare la chiamata ai numeri memorizzati.

Superando il prezzo di 1000 euro Beghelli propone (a volte sono kit assemblati dai rivenditori utilizzando singoli pezzi della casa italiana) kit con piu’ sensori di movimento da applicare nelle varie stanze della casa, perimetrali per l’esterno e combinatori telefonici Gsm che funzionano anche senza linea telefonica fissa utilizzando il cellulare. Spesso sono compresi anche Barriere a infrarossi professionali che consentono la protezione antintrusione di porte e finestre anche quando l’infisso è aperto. La sorveglianza è assicurata da una barriera invisibile di raggi infrarossi che rivelano il passaggio di persone nella zona controllata dalle due barriere contrapposte.