Telecamera TVL: cosa significa e perché è importante

Telecamera TVL: cosa significa e perché è importante

Spesso in una telecamera si sente parlare di TVL. Il parametro TVL è di fondamentale importanza, perché comunque influenza direttamente la risoluzione del sistema di videosorveglianza. Nel momento in cui si decide di installare un circuito di videosorveglianza, che sia a circuito chiuso, è importante considerare il TVL. Ma che cosa si intende esattamente per parametro TVL? Che cosa significa? Vediamo di scoprirne di più a questo proposito.

Che cosa significa TVL

TVL è in realtà l’acronimo di television line, ovvero di linea TV. Questo parametro viene utilizzato per indicare la risoluzione delle immagini trasmesse dalle videocamere. Di solito il minimo parametro è di 380 TVL, mentre il massimo arriva a 1200 TVL.

È logico chiedersi quanti TVL occorrano per poter usufruire di un’immagine ad alta risoluzione. In genere per rispondere a questa domanda dobbiamo rifarci a delle telecamere in grado di registrare immagini con risoluzione minima di 600 TVL. Invece le risoluzioni inferiori sono di scarsa qualità, tanto da non consentire di distinguere nemmeno i tratti somatici di un volto.

Quanto è importante il campo visivo delle telecamere

Ma, oltre al parametro TVL, quando si decide di acquistare una telecamera, appare sicuramente molto importante il campo visivo. Esso rappresenta l’ampiezza massima dell’inquadratura che può essere raggiunta dalla videocamera.

Il campo visivo delle telecamere è correlato alla lunghezza focale. Possiamo dire in generale che, minore è la lunghezza focale, maggiore sarà il campo visivo. Si possono considerare le proprie esigenze, che sono correlate allo scopo dell’installazione delle telecamere. E in questo senso sono stati impostati dei parametri standard, che ci spiegano quali dovrebbero essere i parametri ideali.

Si pensa a 62 pixel/M per quanto riguarda l’osservazione, a 125 pixel/M per il riconoscimento e a 250 pixel/M per quanto riguarda l’identificazione di un viso.

Un altro parametro importante che si deve tenere presente quando si vuole acquistare una videocamera per la sorveglianza è costituto dal campo visivo, che è l’ampiezza massima dell’inquadratura che viene raggiunta dalla telecamera.

Anche questo può essere un fattore determinante correlato, come abbiamo detto precedentemente, alla lunghezza focale espressa in millimetri. La lunghezza focale è la distanza tra il centro focale dell’obiettivo e il sensore della fotocamera.

Manutenzione degli impianti di videosorveglianza: quali interventi eseguire

Manutenzione degli impianti di videosorveglianza: quali interventi eseguire

L’impianto di sicurezza e ancor più quello di videosorveglianza, in particolare, hanno bisogno di una certa manutenzione nel corso del tempo. La manutenzione si rivela fondamentale soprattutto per garantirne l’efficienza. Infatti con il tempo possono subentrare delle problematiche legate anche a rischi di malfunzionamento. Per questo motivo è utile intervenire adeguatamente anche attraverso una specifica opera di prevenzione. In questo senso gli interventi di manutenzione si rivelano fondamentali. È molto importante essere precisi, costanti e regolari nel mettere in atto gli interventi di manutenzione, per non lasciarsi sfuggire alcun aspetto che poi con il tempo, se viene trascurato, potrebbe diventare portatore di gravi conseguenze. Ma in che cosa consiste nello specifico la manutenzione da applicare ad un impianto di videosorveglianza? Scopriamone di più nei dettagli.

Quali sono gli interventi di manutenzione

Gli interventi di manutenzione possono essere davvero tanti e vanno fatti ogni tre o ogni sei mesi, per essere sicuri che tutto funzioni correttamente. Per esempio bisognerebbe controllare con una certa regolarità che ci siano degli opportuni sistemi di anti spaccatura e di anti perforazione.

Oppure bisognerebbe accertarsi che ci siano le condizioni ottimali perché non si verifichino dei malfunzionamenti del sistema di sicurezza. Quest’ultimo controllo è molto importante, perché, se il sistema di videosorveglianza non funziona bene, si potrebbero perdere dei dati molto importanti che riguardano l’intercettazione delle immagini nell’area da proteggere anche in caso di eventuali intrusioni.

Ecco perché in questo modo si può mettere in atto un’opera di prevenzione e di aggiustamento, prima che le conseguenze possano diventare particolarmente gravi o irreparabili.

Da ricordare anche che, con i dispositivi connessi online, come le telecamere Wi-Fi, si può essere soggetti anche a degli attacchi hacker o a dei sabotaggi, contro i quali ci si dovrebbe sempre premunire, in nome dell’efficacia del sistema di videosorveglianza.

I servizi da svolgere per la manutenzione

Fra i servizi da mettere in atto per la manutenzione c’è la verifica degli apparati, che siano integri e funzionanti. Poi rientra nella manutenzione anche la pulizia interna ed esterna, oltre che il controllo delle connessioni e dei cablaggi.

Bisogna provvedere alla verifica della funzionalità di ogni singola unità anche in rapporto al funzionamento di tutto il sistema.

Videosorveglianza: cosa sapere per scegliere al meglio

Videosorveglianza: cosa sapere per scegliere al meglio

La videosorveglianza rappresenta uno dei sistemi più innovativi per quanto riguarda la possibilità della protezione in casa. Ma sulla videosorveglianza cosa sapere? Sicuramente, se scegliamo di integrare le telecamere di sicurezza nel nostro sistema antifurto, dobbiamo conoscere alcuni fattori fondamentali che possono fare la differenza. Essere, infatti, consapevoli di ciò che vuol dire avere a che fare con le videocamere di sorveglianza significa poter fare la scelta migliore. Non è un caso che oggi molti italiani scelgono di dotarsi, oltre che di un sistema antifurto di tipo tradizionale, anche delle telecamere da integrare nel sistema di sicurezza. Hanno più fiducia nella videosorveglianza, reputandola come un sistema molto utile per evitare le intrusioni.

Cosa sapere sugli impianti di videosorveglianza

Impianti di videosorveglianza: cosa sapere? È questa la domanda a cui stiamo cercando di rispondere. E in effetti le caratteristiche di cui le telecamere di videosorveglianza sono dotate sono tante, tutte da scoprire e da ritenere importanti.

Per esempio è possibile attraverso le videocamere fornire delle indicazioni dettagliate e molto precise di tutti gli eventi che avvengono all’interno della proprietà privata. Le telecamere possono monitorare la situazione in casa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Tra l’altro c’è da dire che gli impianti di videosorveglianza sono anche personalizzabili a seconda delle esigenze di chi li acquista e li vuole installare. Sono rapportabili tutte a seconda anche del budget che si ha a disposizione.

Ma c’è di più, perché la presenza di telecamere di videosorveglianza agisce già di per sé come un deterrente nei confronti di possibili ladri. E certo chi si vuole introdurre in casa nostra può anche distogliere l’attenzione dalla nostra abitazione, perché non vuole essere messo a rischio di essere registrato dalle telecamere di videosorveglianza.

L’importanza del controllo da remoto

Grazie ai progressi delle ultime tecnologie, si è potuto giungere a mettere in commercio delle telecamere di videosorveglianza all’avanguardia, che sfruttano per esempio la possibilità del controllo da remoto.

Nel momento in cui le telecamere si attivano e cominciano a registrare le immagini nell’area da proteggere, il proprietario dell’abitazione può controllare tutto attraverso il suo dispositivo mobile, come lo smartphone e il tablet. In qualunque momento e in qualsiasi situazione si trovi, anche lontano da casa, può intraprendere delle azioni necessarie per intervenire tempestivamente per sventare eventuali intrusioni.

Telecamere senza fili che registrano: modelli e caratteristiche

Telecamere senza fili che registrano: modelli e caratteristiche

Le telecamere senza fili che registrano rappresentano un’ottima soluzione per quanto riguarda i sistemi di sicurezza delle abitazioni o delle attività commerciali. Infatti sono sempre più diffusi i modelli di telecamere Wi-Fi, che appunto non prevedono la presenza di cavi e che quindi risultano molto comode da questo punto di vista. È da dire a questo proposito che le telecamere Wi-Fi senza fili che registrano sono piuttosto facili da installare e non richiedono nemmeno la predisposizione e la messa in atto di opere di muratura, che non sono necessarie, visto che non ci sono fili da far passare. Possiamo trovare sul mercato diversi modelli di telecamere senza fili che registrano e molti si chiedono perciò su quali far ricadere la loro scelta. Per riuscire a capire di più da questo punto di vista, dovremmo essere consapevoli delle principali caratteristiche delle telecamere senza fili che registrano, per poter scegliere meglio ciò che fa al caso nostro secondo le nostre necessità.

Le caratteristiche tecniche delle immagini delle videocamere senza fili che registrano

Esaminiamo, quindi, le caratteristiche tecniche più importanti delle telecamere senza fili che registrano. Innanzitutto esse devono obbedire ad una certa qualità per quanto riguarda la risoluzione delle immagini. Si tratta di puntare alla risoluzione massima che viene messa a disposizione.

In genere per avere delle immagini nitide è importante acquistare un modello Full HD+ da 1980 x 1080 pixel oppure un modello HD da 1280 x 720 pixel. Tuttavia questa scelta va fatta anche tenendo conto della velocità della connessione internet, perché in tal caso bisogna scegliere una risoluzione più bassa che occupa meno banda, se la velocità della rete non è così alta. Importante è comunque l’ottica della telecamera, per ottenere delle immagini chiare anche in presenza di scarsa luminosità.

I sensori di cui devono essere dotate le telecamere

Una buona telecamera, anche quella senza fili che registra, deve essere dotata di un sensore in grado di rilevare il movimento nell’area monitorata, in modo da avvisare l’utente di un presunto pericolo anche tramite un’apposita notifica.

Per esempio un buon sensore da sfruttare anche al buio è quello che in gergo tecnico viene chiamato sensore PIR, che si rivela davvero ottimale.

Telecamera da interno collegata al cellulare: il monitoraggio da remoto

Telecamera da interno collegata al cellulare: il monitoraggio da remoto

La telecamera da interno collegata al cellulare è uno degli strumenti tecnologici più all’avanguardia che si possano avere nel campo della sicurezza. Ormai sempre più utenti sono convinti che la videosorveglianza rappresenti uno strumento che non si può trascurare, se si vuole badare alla sicurezza. Non è un caso che in molti si servano delle telecamere sia in casa che, per esempio, per proteggere le attività commerciali, i negozi, gli uffici o i luoghi di lavoro in generale. Tutto questo è favorito anche dallo sviluppo delle ultime novità tecnologiche, che mette a disposizione in commercio prodotti sempre più efficaci nello svolgimento delle loro funzioni. Ma quale specifico vantaggio offre la telecamera da interno collegata al cellulare? Cerchiamo di capirne di più anche da questo punto di vista.

Il vantaggio della telecamera da interno collegata al cellulare

Una telecamera da interno collegata al cellulare può essere molto utile, perché tutta la situazione da controllare è a portata di smartphone. Oggi molte persone utilizzano il proprio dispositivo mobile, soprattutto il cellulare, nelle situazioni di vita quotidiana più disparate.

Per questo, anche se si è lontani da casa, è possibile avere a disposizione sullo smartphone il monitoraggio completo di ciò che succede fra le nostre mura domestiche. La telecamera connessa al cellulare ci dà una chiara dimostrazione di eventuali tentativi di effrazione o di intrusione in casa, consentendoci di intervenire più tempestivamente o di allertare qualcuno di nostra fiducia che possa andare a fare un controllo.

In pratica possiamo tenere sotto controllo la situazione sempre da remoto ed essere sicuri che tutto vada per il verso giusto.

La comunicazione wireless

Questo tipo di videosorveglianza a cui facciamo riferimento si basa su una comunicazione di tipo wireless, che ormai oggi viene molto sfruttata per riuscire a mettere a punto sistemi di sicurezza sempre più produttivi.

È un tipo di comunicazione crittografata, che garantisce una buona dose di sicurezza. Il controllo della nostra casa con la telecamera da interno collegata al cellulare avviene in tempo reale, solitamente attraverso delle app specifiche che si installano sullo smartphone.

È un buon sistema anche se si hanno delle persone anziane che vivono in casa da sole, per assicurarci che tutto vada per il verso giusto o che i nostri cari non si trovino in difficoltà.

Bonus fiscale antifurto 2023: come funziona e chi può richiederlo

Bonus fiscale antifurto 2023: come funziona e chi può richiederlo

È disponibile il bonus sicurezza 2023, un bonus fiscale per antifurto che corrisponde ad una detrazione del 50%. La protezione della casa da furti o da intrusioni non autorizzate da parte di malintenzionati deve essere sempre al primo posto tra le esigenze da rispettare. Leggiamo spesso di fatti di cronaca che fanno preoccupare e per questo il pensiero va a quali soluzioni adottare per proteggersi adeguatamente e per proteggere costantemente la propria casa e le persone care. Le agevolazioni disponibili a livello statale si pongono proprio l’obiettivo di rendere possibile tutto questo, avendo a disposizione una precisa detrazione Irpef. Vediamo come funziona il bonus.

Chi può richiedere il bonus antifurto 2023

L’agevolazione di cui stiamo parlando è stata messa a disposizione dei cittadini del nostro Paese anche per l’anno 2023. I contribuenti possono utilizzare questo bonus fiscale antifurto 2023 nel momento in cui effettuano le pratiche della dichiarazione dei redditi.

Si ha così la possibilità di installare dei sistemi antifurto e dei rilevatori all’interno della propria abitazione, aumentando il livello di sicurezza. Il bonus può essere chiesto fino all’ultimo giorno del 2024.

Si potrà così ottenere una detrazione Irpef ripartita in 10 quote annuali, che hanno tutte lo stesso importo. Bisogna ricordare anche che è presente un limite di spesa, corrispondente a 96.000 euro al massimo.

Inoltre chi vuole fare riferimento a questo bonus sicurezza deve avere la possibilità di documentare le spese sostenute attraverso un bonifico, nel quale devono essere sempre indicati i dati del beneficiario della somma e di chi effettua la spesa.

Non solo i proprietari possono richiedere il bonus fiscale antifurto 2023. Le agevolazioni sono disponibili anche per i comodatari, gli inquilini di un immobile o gli usufruttuari.

Gli interventi possibili

Nella spesa che può rientrare nella detrazione fiscale sono compresi diversi interventi, come quelli che riguardano in generale gli impianti antifurto e contro le intrusioni, anche quelli wireless che si possono installare in casa con il fai da te, i sistemi di allarme in generale e gli impianti di videosorveglianza.

Negli interventi possibili rientrano anche altri dispositivi e strumenti, come, per esempio, i nebbiogeni e i sistemi contro le rapine.

Cosa indicare nella fattura

Nella fattura bisogna indicare alcuni elementi essenziali per poter ottenere il bonus. Si tratta del codice fiscale del beneficiario, di quello dell’azienda, la causale facendo esplicito riferimento all’articolo 16 bis del Dpr 917 del 1986, il numero delle fatture e la data e gli importi.

In questo modo si può avere a disposizione un sistema sempre efficiente per la sicurezza. In particolare segnaliamo il portale casasicura.it, che aderisce all’iniziativa del bonus sicurezza 2023 e consente di usufruire di un importante risparmio, perché produce e vende in modo diretto, senza intermediari.

Miglior telecamera con SIM card: quale scegliere

Miglior telecamera con SIM card: quale scegliere

Scegliere la miglior telecamera con SIM card può essere davvero molto importante per la sicurezza. Ma, se vogliamo scegliere la migliore, cosa possiamo fare? Senza dubbio ci si deve affidare alla valutazione dei piani tariffari che sono messi a disposizione dai vari gestori telefonici. Infatti proprio il piano tariffario che gestiamo può incidere sui costi di gestione della SIM. In ogni caso è chiaro che la telecamera con SIM integrata è davvero ottima, perché ci consente di avere a disposizione un punto di riferimento importante per tutto ciò che riguarda la videosorveglianza. Quest’ultimo aspetto è uno di quegli ambiti sempre più tenuti più attendibili fra i sistemi di sicurezza. Infatti disporre di una videocamera consente di avere un monitoraggio completo di un’area da proteggere, che sia un’abitazione o un’attività commerciale, come quella di un negozio.

La presenza del router integrato

La miglior telecamera con SIM card, quindi, qual è? Dobbiamo ricordare a questo proposito che scegliere una buona telecamera con SIM significa anche capirne il meccanismo di funzionamento. Infatti le telecamere con SIM card sono diverse da quelle tradizionali IP Wi-Fi.

La differenza più importante consiste nel fatto che la videocamera di cui stiamo parlando dispone di una SIM e quindi, invece del Bluetooth, ha un router integrato. Quest’ultimo, in base al modello scelto, può fare affidamento sulla connessione delle reti 3G, 4G LTE o, anche più recentemente, 5G.

Le caratteristiche fondamentali

In termini di funzionalità, comunque, la telecamera con SIM card, per quanto riguarda la sua efficacia, non differisce da una tradizionale telecamera IP Wi-Fi. Infatti tutti e due questi dispositivi che abbiamo citato sono dotate di alcune funzioni fondamentali, come la visione notturna o i sensori per il rilevamento del movimento.

Si possono attivare in entrambi i casi delle notifiche push ed e-mail per segnalare, via smartphone soprattutto, l’attivazione dei sensori. Le immagini possono essere salvate su una scheda di memoria interna micro SD, su un videoregistratore NVR o in cloud.

Anche le telecamere con SIM card, al pari delle telecamere IP Wi-Fi, possono avere l’audio bidirezionale. È, infatti, quasi impossibile ormai trovare modelli di telecamere che non siano dotate di audio, perché questa è una funzione molto importante per accentuare la sicurezza.

Mini telecamera WiFi: le caratteristiche della micro camera spia

Mini telecamera WiFi: le caratteristiche della micro camera spia

La mini telecamera WiFi è detta anche telecamera spia. Aumenta il numero dei nostri connazionali che vogliono investire in sistemi di sicurezza per la casa. In particolare c’è più consapevolezza sul fatto che fra i sistemi per proteggere le abitazioni, gli uffici e i negozi acquista sempre maggiore importanza la videosorveglianza. La mini telecamera WiFi rappresenta un punto di riferimento da questo punto di vista, perché comunque è un dispositivo molto piccolo, ma molto potente. Ma scopriamone di più sulle caratteristiche della mini telecamera WiFi, anche per vedere quali sono i vantaggi che può offrire.

Le caratteristiche delle telecamere spia

Non a caso abbiamo detto che si tratta di dispositivi piccolissimi. E in questo senso possono essere molto vantaggiosi, perché possono essere nascosti nei punti più impensabili per svolgere la loro funzione di protezione.

Esistono anche modelli professionali, che hanno una risoluzione HD o Full HD e sono dotati di sensori di movimento e di infrarossi. Tutto questo naturalmente garantisce una maggiore sicurezza.

Come funziona la mini telecamera WiFi

Stiamo parlando di spy cam o micro camere WiFi, che per le loro dimensioni sono veramente minime. Hanno una conformazione compatta, che è facile da nascondere. Una telecamera di questo tipo può catturare video, che possono essere con o senza audio, riesce a salvarli in memoria e può trasmetterli tramite WiFi.

Le caratteristiche richieste sono sempre quelle della risoluzione piuttosto importante, che deve essere necessariamente HD o Full HD, per disporre di immagini nitide, la lunga durata della batteria e gli infrarossi, in modo che si possa avere una visione anche notturna o comunque in assenza di luce.

Molto importante anche la presenza di un sensore di movimento che può essere anche ad attivazione vocale.

Le micro camere di cui stiamo parlando possono essere di due tipologie, visto che, oltre a quelle WiFi, esistono anche quelle con registratore integrato. Molto importante è la funzione della mini telecamera spia WiFi, che trasmette le registrazioni tramite una connessione ad internet. In questo modo le immagini si possono vedere anche a distanza da remoto con una specifica app per dispositivi mobili, come, per esempio, uno smartphone o un tablet.

Fototrappola per videosorveglianza: come funziona il sistema per la sicurezza

Fototrappola per videosorveglianza: come funziona il sistema per la sicurezza

Sappiamo molto bene quanta importanza bisognerebbe dare alla sicurezza, che è un’esigenza davvero importante per tutti. Sono molte le famiglie che scelgono di affidarsi a sistemi antifurto per le proprie abitazioni, che possano essere dotate anche ad esempio di sistemi per la videosorveglianza. Proprio per questo motivo possono essere veramente interessanti i sistemi che utilizzano una fototrappola per videosorveglianza, degli accessori molto utili che possono essere utilizzati nelle aree esterne di un edificio, per un monitoraggio costante dell’area da proteggere.

L’efficacia della fototrappola con telecamera

Questi dispositivi sono efficaci per monitorare ciò che accade in un’area esterna di un edificio. È sempre opportuno scegliere sistemi di questo tipo che risultino altamente professionali. Con queste fototrappole per videosorveglianza il proprietario di un’area esterna può controllare la presenza di soggetti non autorizzati in zone anche molto ampie.

Generalmente il design di questi sistemi fa in modo che le fototrappole possano nascondersi perfettamente tra le piante e sono degli accessori che offrono delle registrazioni con immagini nitide, che consentono di riconoscere quindi i soggetti che sono ripresi.

Come funzionano le fototrappole di videosorveglianza

L’utilizzo di questi sistemi è davvero semplice. Basta posizionare ad esempio la fototrappola di videosorveglianza su una pianta, come sul tronco di un albero, nascondendola in modo perfetto. Naturalmente, prima dell’installazione e del posizionamento di queste fototrappole, è necessario effettuare una programmazione, impostando diversi fattori, come per esempio la tipologia di formato del video da registrare.

È possibile impostare e regolare anche l’eventuale funzionalità di spegnimento o di attivazione automatica.

Nel momento in cui il dispositivo riprende un soggetto intruso nel luogo da monitorare, come ad esempio una persona o un animale, avviene l’attivazione del sistema, che inizia ad effettuare le riprese. Spesso questi accessori hanno a disposizione degli infrarossi, una tecnologia che può essere utilizzata per effettuare delle riprese anche nel corso delle ore della notte, ottenendo delle immagini comunque nitide.

È presente un sensore di movimento, che consente di attivare automaticamente la fototrappola, che inizia ad effettuare le riprese. In genere questi prodotti sono usati per il monitoraggio di terreni, ma anche di abitazioni che si trovano in luoghi isolati. Possono ovviamente essere installati in luoghi esterni, considerando che resistono perfettamente agli agenti atmosferici.

Sicurezza di porte e finestre: come utilizzare i sensori magnetici

Sicurezza di porte e finestre: come utilizzare i sensori magnetici

Garantire la sicurezza di porte e finestre è fondamentale, anche per il fatto che questi sono dei punti di accesso ad un edificio e quindi spesso vengono sfruttati dai malintenzionati proprio per accedere con maggiore facilità all’interno di una casa. Come fare, quindi, per proteggere la propria casa a partire proprio dalle porte e dalle finestre presenti in un’abitazione? Per prima cosa è sempre utile fare affidamento a dei sensori antifurto, come i sensori magnetici, che costituiscono una prima linea di azione per la difesa delle aperture di casa dalle possibili intrusioni provenienti dall’esterno.

I vantaggi dei sensori a tenda

I sensori magnetici sono molto piccoli e possono essere installati facilmente. In più risultano, oltre che economici, anche molto affidabili nel loro funzionamento. L’obiettivo di questi piccoli sensori è quello di rilevare un possibile movimento in questi punti dell’edificio.

In genere questi accessori sono collegati ad un impianto di allarme, quindi ad una centralina. Il collegamento e il sistema utilizzato possono variare in base a ciò che si decide di acquistare.

Ci sono, ad esempio, i sensori a tenda, molto utili per la protezione delle aree di accesso dell’abitazione. Questi piccoli sensori sono installati sulle porte e sulle finestre e permettono di usufruire di un fascio di luce, che consente di rilevare la presenza di persone nei pressi dell’apertura o di compiere una specifica azione contro l’ingresso dei malintenzionati.

Come funzionano i sensori magnetici per porte e finestre

Ad esempio, nel caso della protezione da assegnare alla porta, si potrebbe essere in presenza di due sensori. Uno di essi è posizionato sul telaio e l’altro sulla porta. È come se si venisse a mettere a punto un circuito tra i due sensori, che, se viene interrotto per l’apertura della porta, fa scattare l’allarme.

Per quanto riguarda i sensori magnetici per le finestre, il meccanismo del funzionamento di questi accessori è simile a quello che si può notare nel caso delle porte. Anche in questo caso il magnete viene continuamente rilevato per la sua presenza sul telaio. Quando si viene ad interrompere il circuito relativo alla presenza dei due sensori al loro posto, viene attivato l’allarme.