Problemi con Vodafone Station e combinatore telefonico

Problemi con Vodafone Station e combinatore telefonico

Buon pomeriggio,

mi chiamo Stefano e non molto tempo fa ho deciso di acquistare ed installare un sistema di antifurto per proteggere a 360 gradi la mia casa e la mia famiglia da ladri e malintenzionati. Ora ho deciso di scriverti poiché sto riscontrando dei problemi dovuti alla Vodafone Station 2, (il modem con la sim integrata da collegare direttamente alla presa della corrente elettrica senza dover utilizzare la chiavetta internet), e non so proprio come fare per risolverli! Ti spiego cosa succede: il dispositivo pareva funzionare in modo corretto, poi ho effettuato un test sul funzionamento del combinatore telefonico del sistema di antifurto introducendo il cavo nell’uscita line 1 della Vodafone Station, e all’improvviso, senza una palese motivazione, ha smesso di funzionare! Naturalmente ho tentato più volte, ma infilando il doppino la linea voce e la linea dati scompaiono, mentre togliendolo tutto torna a funzionare normalmente. Non ho idea del perché succeda questo… tu sapresti darmi un parere? Come posso risolvere questa faccenda? Ti ringrazio tanto per tutto, attendo di poter leggere la tua risposta!

Cordiali saluti e complimenti per il tuo lavoro!

Stefano

Risposta:

Buon pomeriggio,

e grazie tante per i complimenti Stefano! prima di entrare nel merito delle domande e del contenuto della mail, ci tengo a precisare sia a te che agli altri lettori che la Vodafone Station 2 presenta una modalità di funzionamento alquanto particolare, per cui posso dirti soltanto di provare a fare dei tentativi per comprendere e prendere in considerazione alcuni aspetti specifici di cui ti parlerò qui di seguito.

Per fare una prima ipotesi, parto dal fatto che la Vodafone Station funzioni e che sia stata installata in maniera corretta, per cui presumo ed immagino che il tradizionale telefono voce collegato al morsetto TEL 1 funzioni bene anch’esso. La mia domanda è la seguente: hai provato a telefonare con voce normale? Sussiste il tono libero? Se il responso è sì, scollegando il cavo grigio RJ dalla parte del telefono, e collegandolo al combinatore telefonico, anch’esso dovrebbe riuscire a telefonare. È vero? Altro quesito: in che modo riesci a sapere che la linea voce scompare nel momento in cui colleghi il combinatore telefonico? Ti suggerisco di effettuare una chiamata, ma prima di farlo accerta di avere escluso il controllo del tono di linea. Inoltre, quando riferisci che scollegando il cavo grigio tutto torna a funzionare normalmente, intendi dire riconnettendo il telefono?

A questo punto ti chiedo di provare a rispondere a queste domande, perché soltanto così puoi trovare una soluzione ed individuare la vera fonte del problema di malfunzionamento. Una volta fatte tutti gli opportuni tentativi del caso, torna ad aggiornarmi su cosa accade e se sei riuscito a risolvere la criticità! Naturalmente, in caso contrario, torna pure a scrivermi così proviamo a risolvere insieme in un altro modo, o in alternativa puoi sempre contattare il servizio clienti della Vodafone al numero dell’assistenza per spiegare il tutto direttamente ad un operatore oppure scrivere sul sito on line della Vodafone. Un saluto e in bocca al lupo per tutto.

Collegare l’Antifurto alla Polizia o ai Carabinieri

Collegare l’Antifurto alla Polizia o ai Carabinieri

Nei sistemi di allarme usati per proteggere la casa, ma anche l’attività commerciale, l’ufficio, il capannone, il garage, il negozio e gli ambienti di lavoro in generale, c’è un componente che risulta fondamentale per dare l’allarme in tempo reale nel momento in cui si verifica un tentativo di effrazione: si tratta del combinatore telefonico. È proprio questo dispositivo ad avere il ruolo importante di avvisare tempestivamente della minaccia i diretti interessati o anche la Polizia di Stato e le forze dell’ordine deputate.

Grazie al combinatore telefonico gli antifurto sono capaci di dialogare telefonicamente per l’invio dell’allarme. A gestire il tutto è la centralina, alla quale arriva il segnale d’allarme dai sensori, dai contatti magnetici e dalle telecamere. Questo meccanismo fa a sua volta attivare il combinatore telefonico, il quale compone un numero di telefono predefinito in fase di configurazione dell’impianto attraverso GSM o linea fissa, facendo così ascoltare all’interlocutore interessato il contenuto del messaggio registrato.

Benché la maggior parte delle recenti centrali di antifurto presenti nelle abitazioni o negli edifici in genere sia già fornita di un combinatore telefonico, in diversi casi questo è pensato per sfruttare la linea telefonica tradizionale: tramite essa, infatti, nel momento in cui i sensori rilevano la presenza di un ladro, viene effettuata una telefonata ai numeri telefonici designati. I numeri di riferimento possono essere quelli del nostro Smartphone, dei nostri parenti oppure delle Forze dell’Ordine, in quanto è possibile collegare il nostro antifurto con Carabinieri o Polizia tramite richiesta scritta.

Per poterlo fare con la Polizia si usa il seguente modulo, che va riempito in tutti i campi come si legge specificando dettagliatamente l’indirizzo della propria casa, negozio, ufficio e così via dove è presente l’allarme, nonché il numero di telefono che si collega con il combinatore telefonico ed ovviamente i dati personali. Bisogna barrare la casella A se parliamo di un antifurto che sfrutta due linee telefoniche massimo; la casella B se utilizziamo antifurto più complessi (in tal caso risulterà necessario allegare anche la dichiarazione di conformità dell’impianto, la copia dell’autorizzazione del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, la copia del certificato di approvazione dei requisiti tecnici e professionali).

Per fare richiesta ai Carabinieri, bisogna utilizzare il seguente modulo , che va ugualmente riempito in tutti i campi richiesti con i dati personali, l’indirizzo del luogo in cui è ubicato l’allarme. È necessario anche riportare in modo scritto il contenuto del messaggio che viene recepito e letto dal combinatore telefonico, nonché un eventuale indirizzo di chi custodisce le chiavi della abitazione, utile agli agenti per poter disattivare l’allarme oppure monitorare e controllare la casa.

Per quanto riguarda la scelta tra Polizia di Stato e Carabinieri, essa va fatta in base alla vicinanza del locale con l’allarme alla Caserma oppure al Commissariato; è ovvio che facendo questa valutazione, l’eventuale intervento da parte dell’uno o dell’altro sarà più o meno tempestivo. Inoltre, è bene sapere che le forze dell’Ordine, avendo una stazione o base fissa, conoscono meglio il territorio di competenza e sapranno trovare più velocemente la vostra abitazione.