Come scegliere un’azienda di sistemi antifurto

Come scegliere un’azienda di sistemi antifurto

Buonasera,

sto cercando dei buoni prodotti antifurto. Qualche consiglio su come sceglierli e quale azienda preferire?

Grazie

Sandra

Ciao Sandra,

non faccio mai nomi di marchi e/o aziende, ma ti do delle dritte! Come in tutti i settori, anche nel mondo dei sistemi antifurto il passaparola funziona sempre! Se però non conosci nessuno che possa parlarti della sua esperienza di un marchio o di un’azienda, ecco che arriva internet! Sul web puoi trovare molte persone che scrivono recensioni su prodotti e marchi! Non diffidare del web, oggi ci sono tanti e-commerce di sistemi antifurto che vendono prodotti di qualità a un ottimo rapporto qualità-prezzo.

In più, sia che il negozio sia reale che virtuale, assicurati che i prodotti sia certificati col marchio CE e garantiti almeno due anni.

Auguri!

Sensori antifurto da interno

Sensori antifurto da interno

Le categorie di sensori antifurto per interno sono due:

  • sensori perimetrali;
  • sensori volumetrici.

Quando si parla di sensori volumtrici, di solito, si parla della tecnologia PIR, la più usata e acquistata per via della semplicità di utilizzo e il costo basso. Il prezzo di un discreto sensore volumetrico parte dai 40 euro, per arrivare oltre i 100 per modelli più sofisticati e all’avanguardia.

I sensori volumetrici PIR sono in grado determinare delle differenze di temperatura che si generano all’interno degli ambienti in cui sono posti a protezione, in quanto sono costituiti da un dispositivo ottico, un sensore termoelettrico a doppio elemento e un circuito elettronico che gestisce il segnale.

Peculiarità di questi sensori antifurto è la copertura a ventaglio – il rilevatore è composto da più facce a cui corrispondono raggi infrarosso di piccola apertura di energia termica, provenienti dall’ambiente sorvegliato – perfetti per lunghi corridoi e aree ampie.

L’installazione deve essere effettuata lontano dalle fonti di calore – termosifoni, stufe, camini, ecc – causa principale dei falsi allarmi. Sono componenti che possono essere utilizzati in gran numero, in quanto la tecnologia a infrarosso passivo non crea interferenze di nessun tipo.

I sensori volumetrici che sfruttano la tecnologia delle microonde, invece, non si limitano a rilevare, ma “scansionano” lo spazio che controllano, emettendo radiazioni di 10 Gh. Questi sensori volumetrici sono poco utilizzati, i più scelti sono quelli a doppia tecnologia, che uniscono l’infrarosso passivo con le microonde: molto più affidabili e meno soggetti ai falsi allarmi.

I rilevatori volumetrici possono essere acquistati nella versione filare o wireless.

I sensori perimetrali, invece, sono contatti semplici che si usano per proteggere il perimetro dell’abitazione o dell’edificio; i più diffusi sono i contatti magnetici che generano allarme all’apertura di finestre e porte su cui vengono montanti. I contatti magnetici sono disponibili nella versione filare e wireless, sono economici e facili da installare, anche in autonomia.

Principali sistemi antifurto italiani

Principali sistemi antifurto italiani

Sono tante le aziende italiane specializzate in sicurezza domestica – Tecnoalarm, Lince, Atral le più conosciute – ma analizziamole più nel dettaglio.

Lince – una delle più importanti a livello nazionale, presenta prodotti antifurto con un buon rapporto qualità prezzo. L’azienda romana si distingue per i sistemi antifurto, quelli anti-incendio e per gli impianti di videosorveglianza. Tratta anche kit antifurto pronti per l’installazione.

Tecnoalarm – molto conosciuta soprattutto per le campagne pubblicitarie mandate in tv che, ovviamente, fanno lievitare i prezzi dei sistemi antifurto. L’azienda vende sistemi che devono per forza essere installati dai loro installatori.

Silentron – azienda specializzata soprattutto nella vendita di impianti antifurto wireless. I prezzi sono parecchio alti, se rapportati alla qualità dei prodotti.

Diagral – azienda che vende soprattutto impianti antifurto wireless, ma con costi contenuti e proporzionati alla qualità dei componenti.

Logisty – produce sistemi antifurto di alta qualità, soprattutto wireless, tanto che il suo prodotto di punta è la centrale via radio a doppia frequenza. Specializzata in kit antifurto con prezzi medio-alti.

Terminiamo la nostra review con Daitem, un brand italiano, recentemente acquistato da un gruppo franco-tedesco; i suoi prodotti antifurto sono di fascia alta, caratterizzati da prezzi importanti. L’azienda è specializzata anche in sistemi di videosorveglianza.

Detrazioni fiscali – Sistemi antifurto e videosorveglianza

Detrazioni fiscali – Sistemi antifurto e videosorveglianza

Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie riguardano anche tutti coloro che acquistano un impianto antifurto wireless, filare o di videosorveglianza.

Attualmente l’agevolazione è più ampia rispetto a quella del 2011 (36%) e a quella dei prossimi anni. Infatti, chi decide entro il 31 dicembre 2014, di acquistare e installare un sistema antifurto, potrà detrarre le spese sostenute per l’acquisto, ma anche quelle per le installazioni, le perizie, i sopralluoghi, la progettazione fino a un massimo di 96 mila euro.

La detrazione riguarderà il 50% della spesa sostenuta e viene fatta sull’Irpef in dichiarazione dei redditi – 10 rate di uguale importo. A usufruire possono essere i proprietari, ma anche i familiari del detentore dell’immobie, soci di cooperative, i locatori, chi gode di usufrutto, le società semplici, gli imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali.

Nella domanda vanno indicati i dati catastali dell’immobile in cui è stata fatta l’installazione oppure la domanda di accatastamento nel caso in cui l’immobile non fosse censito e la ricevuta del pagamento dell’Imu.

I contatti magnetici – Approfondimento

I contatti magnetici – Approfondimento

Ricevo molte domande su quale sia la tipologia di sensori d’allarme più diffusa: i contatti magnetici sono i più acquistati, utilizzati soprattutto per difendere porte e finestre!

I contatti magnetici sono componenti che vanno collegati a una centrale antifurto, possono essere del tipo via filo oppure wireless e sono molto semplici da installare e da usare.

Questi prodotti sono composti da due componenti: il magnete e il reed, contenuti in involucri di plastica oppure metallici, dalla forma cilindrica o rettangolare. Le dimensioni variano e sono direttamente proporzionali alla forza attrattiva del magnete.

Quelli cilindrici sono perfetti per essere incassati negli infissi, mentre quelli di forma rettangolare sono da applicare sulle ante; in ogni caso le tipologie in commercio sono tante: per porte blindate, per porte basculanti, colorati per la mimetizzazione sugli infissi, ecc.

Interessanti i micro contatti magnetici che hanno dimensioni particolarmente ridotte e sono perfetti da montare su porte e finestre in legno.

Ma vediamo come funzionano: gli infissi con contatto magnetico, alla prova del tester, danno un valore pari a 0, chiudendo le ante, le due parti si uniscono e quando si cercherà di forzarle, le lamine del reed, allontandosi dal magnete, forniranno valore 1. Così viene emesso un segnale che farà scattare l’allarme.

Abbiamo già detto che i contatti magnetici possono essere wireless o via filo, in quest’ultimo caso devono essere collegati alla centralina attraverso fili di rame; il collegamento può essere fatto in parallelo o in serie. Il collegamento in parallelo è molto più pratico, ma in caso di allarme non permette di distingue con chiarezza quale sia il sensore, e quindi il serramento, incriminato.

I prezzi di questi componenti sono contenuti e variano dai 10 euro fino ad arrivare ai 30; in commercio potete trovare contatti magnetici singoli o in confezioni multiple, le confezioni di due o più contatti sono molto più economiche!

Come la domotica semplifica la vita?

Come la domotica semplifica la vita?

La domotica consiste in una serie di dispositivi elettronici che automatizzano la casa, controllando l’illuminazione, gli elettrodomestici, la videosorveglianza, il sistema d’allarme, il riscaldamento e chi più ne ha più ne metta. Tutti i dispositivi per essere controllati da remoto, devono essere collegati a una centrale non più grande di una scatoletta, che deve essere impostata secondo le necessità e può essere fatto tramite smartphone o pc.

Gli usi maggiori di un sistema domotico sono:

  • accensione e spegnimento dell’impianto di raffredamento e riscaldamento dell’abitazione;
  • apertura e chiusura delle tapparelle, anche in base alle condizioni climatiche;
  • accensione e spegnimento dell’illuminazione del giardino o di determinate zone dell’abitazione;
  • attivazione del sistema di videosorveglianza.

Ma un sistema di domotica è fantastico quando integrato con un sistema d’allarme, in questi casi si può:

  • controllare l’impianto tramite cellulare, sfruttando il GSM;
  • controllare l’impianto con un web server;
  • controllare eventuali perdite di gas e acqua;
  • usare un videocitofono direttamente dalla centrale, controllando sequenze di apertura e segreteria.

Insomma, le applicazioni sono infinite, a voi non resta che capire quali sono le più indispensabili e scegliere un buon sistema tra i tanti in commercio – CAME, BTicino, Vimar, Gewiss, Ditech, ecc.

E’ giusto ricordare che tutte le periferiche di un impianto domotico comunicano tramite protocollo Knx, che è uno standard mondiale e grazie al quale la comunicazione tra marche differenti è possibile.

Tipologie di barriere perimetrali

Tipologie di barriere perimetrali

La protezione dell’esterno di un’abitazione – muri, balconi, porticati – di un capannone o di una struttura in costruzione può essere fatta attraverso barriere perimetrali.

Una barriera perimetrale è composta da più sensori connessi a una centrale antifurto, solitamente montata all’interno dell’edificio, in un posto protetto e dotato di corrente elettrica.

Per attivare la barriera si ha bisogno di un telecomando, di un inseritore a chiave elettronica o di una tastiera come avviene per i sistemi antifurto più tradizionali.

I sensori esterni più utilizzati sono le barriere perimetrali da esterno – barriere solari o rilevatori a doppio infrarosso a tenda – sono componenti ottimi per il controllo dell’area davanti a sè.

I rilevatori PIR e a microonde sono consigliati per il buon rapporto qualità-prezzo, sono componenti veloci da montare, resistenti e coprono vaste aree (10 – 12 metri con una buona angolazione). Altrettanto affidabili e sicuri i sensori senza fili, a tecnologia singola o doppia.

Molto comode le barriere perimetrali wireless, perfette quando non si possono far passare i cavi; le più acquistate sono quelle solari, quelle a doppia barriera o a tenda.

I sensori solari sono infrarossi attivi coprono da 10 a 100 metri, ma non sono immuni agli animali domestici, ulteriore svantaggio è che devono essere allineati l’uno all’altro per funzionare, per questo si raccomandano per le protezioni temporanee come i ponteggi edili, le case in ristrutturazione, ecc.

I sensori a tenda sono sensibili agli animali domestici, hanno una portata ampia e, collocandoli al centro di una parete, creano una barriera orizzontale a fasci che rileva un intruso prima che questo faccia intrusione.

Collegamento di un combinatore telefonico

Collegamento di un combinatore telefonico

Ciao,

sarò diretto! Vorrei sapere se è possibile, in qualche modo, collegare un combinatore GSM a un allarme datato che nasce pstn. Se sì, come faccio?

Grazie

Alessandro

Ciao Alessandro,

non dipende tanto dal sistema d’allarme, quanto dalla tipologia di combinatore! Molti combinatori telefonici, infatti, nascono indipendenti e per questo possono essere collegati a qualsiasi centrale d’allarme.

Verifica l’uscita della tua centrale: l’ingresso del combinatore deve essere dello stesso tipo dell’uscita della centrale (caduta di positivo o altro).

Se la centrale non ce l’ha, puoi sfruttare quella della sirena, anche in questo caso verificando prima!

Per le impostazioni e la registrazione dei numeri non ci sono problemi, tutto avviene sul combinatore!

Installazione di un allarme filare casa

Installazione di un allarme filare casa

Ciao,

innanzitutto mi complimento per il blog e per tutti i consigli che dispensi! Ti scrivo perché vorrei parlarti della mia situazione: devo installare un sistema d’allarme via filo in una villa di tre piani. I miei amici mi consigiano di montare un concentratore su ogni piano, così da evitare di far passare troppi cavi. Che cosa ne pensi? Io non ne ho mai sentito parlare…

Nino

Ciao Nino,

grazie per la stima! Per quanto riguarda i concentratori, si tratta di particolari componenti che permettono di collegare i sensori filari di un piano, collegarli lì equivale a collegarli in centrale! I concentratori non hanno controindicazioni e facilitano le installazioni, facendo risparmiare in tempo e denaro.

Kit allarme wireless e interferenze in centrale

Kit allarme wireless e interferenze in centrale

Buongiorno,

è da poco che in casa ho un kit allarme wireless e la centralina presenta un altoparlante interno che emette un disturbo continuo: di giorno non è un problema, ma di notte è davvero insopportabile!

Ho chiamato l’assistenza e mi hanno consigliato di spostare tutta la centrale in un’altra zona della casa…secondo te posso fare qualcos’altro prima di spostarla? Quali sono le cause?

Grazie

Marcella

Salve Marcella,

da come la metti giù, potrebbe trattarsi di un’interferenza radio o di un disturbo generato dal passaggio della corrente elettrica. Purtroppo sono tanti gli apparecchi che in casa generano campi elettromagnetici e quindi andrebbero fatti dei tentativi per capire cosa interferisce con la centrale.

Anch’io consiglio di spostare la centrale in un altro posto!