Collegare contatti magnetici d’allarme

Collegare contatti magnetici d’allarme

Buon pomeriggio,

mi chiamo Federico e prima di esporti le mie domande ci tengo a farti i complimenti per il blog che gestisci, trovo molto utili e soprattutto chiare le risposte che scrivi ai tuoi lettori! Ora ti spiego in breve la mia situazione: possiedo un appartamento, all’interno ho fatto installare un sistema di allarme così composto: una centrale, un rilevatore di presenza e dodici contatti magnetici d’apertura, applicati sia sugli infissi interni che su quelli all’esterno. Circa un paio di mesi fa ho dovuto sostituire gli infissi all’interno, per cui i sei contatti magnetici sono diventati contatti da incasso. Ora, però, si devono collegare i fili… ho avuto modo di notare che nei precedenti contatti magnetici i cavi collegati erano 2, mentre in quelli nuovi ce ne sono quattro (non so se può servire specificarti che sono tutti bianchi). Secondo te, dovrei collegarne sempre e soltanto due o tutti e quattro? Spero tu possa darmi qualche buona dritta, confido in te!

Ti ringrazio tanto e ti saluto

Federico da Mantova

Risposta:

Buon pomeriggio Federico,

inizio subito dicendoti che mi fa davvero molto piacere leggere i tuoi complimenti e gli apprezzamenti sul mio lavoro e su come avvengono le risposte su questo blog, per cui sono io che ringrazio te per aver scelto questo spazio come punto di riferimento in fatto di sicurezza! Allora, entrando nel merito della tua situazione specifica, con molta probabilità i tuoi sono contatti magnetici d’apertura a doppia linea, quindi una per il tamper con funzione anti manomissione e l’altra per la funzione di allarme. Dunque, per quanto riguarda il segnale d’allarme, ti può bastare collegarne due; se invece desideri avere la possibilità di fruire anche della funzione anti sabotaggio, ti servirà collegarli tutti e quattro.

In tale contesto, però, è indispensabile capire bene quale sia la coppia di cavi per la segnalazione dell’allarme. A tal proposito, come primissima cosa e per non sbagliare, ti suggerisco di marcare i quattro cavi con alcune lettere e, usando un tester con un beep in portata Ohm x 1 (nello specifico a finestra chiusa), di collegare il cavo A ad un puntale e il cavo B all’altro. Fatto ciò dovrai aprire la finestra: se a quel punto senti il suono, puoi stare sicuro che è la coppia esatta, invece se il suono non c’è, dovrai chiudere la finestra e fare altri tentativi, sino al momento in cui non sentirai il fatidico beep. Pertanto, una volta trovata la coppia giusta, non ti rimane che collegare i fili nello stesso modo in cui erano collegati i precedenti ed il gioco sarà fatto!

Ti assicuro che è più complicato a dirsi che a farsi, per cui con un po’ di attenzione e di buona volontà non avrai problemi ad effettuare questi tentativi e a procedere nel modo giusto! Spero di esserti stato di aiuto, naturalmente se dovesse servirti altro puoi tranquillamente tornare sul blog e scrivere le tue richieste! Ti saluto e ti faccio un in bocca al lupo per il tuo sistema d’allarme

Come collegare i contatti magnetici senza avere la predisposizione?

Come collegare i contatti magnetici senza avere la predisposizione?

Buon pomeriggio,

mi chiamo Armando e approfitto per farti i complimenti per il blog! ti scrivo perché mi piacerebbe installare un sistema di allarme via cavo, quindi filare, per proteggere la mia abitazione da ladri e malintenzionati, il tutto con una centralina in grado di servire tre diversi piani, comandabile e gestibile tramite l’impiego di tre tastiere (quindi una per ogni piano), con una sirena d’allarme montata all’esterno. Detto ciò, avrei dei problemi con i contatti magnetici d’apertura da montare sulle finestre, perché l’appartamento è vecchio e non c’è la predisposizione. Ho cercato informazioni qua e là e mi sembra di aver capito che, grazie a dei sistemi a “bus”, basterebbero due fili che collegano più sensori, ti risulta sia vero? Se si pensi possa fare al caso mio? Te lo chiedo prima di combinare qualche guaio.. Inoltre, secondo il tuo parere, per ogni piano basta collegare una finestra con l’altra tramite un tubo sino ad arrivare alla centralina d’allarme, o invece è preferibile arrivare alla centralina attraverso un tubo per ciascuna finestra ed ogni sensore? Ti ringrazio in anticipo per l’attenzione e per la consulenza, aspetto di conoscere la tua opinione in merito!

Grazie infinite

Un saluto

Armando da Genova

Buon pomeriggio Armando,

allora, per quanto riguarda la domanda sul collegamento di una finestra con l’altra tramite un solo tubo fino alla centralina, la risposta è sì: calcola che per l’installazione puoi utilizzare un tubo di 20 o 25 millimetri di diametro, e anche se non è scritto da nessuna parte, sappi che più grande è il tubo e meglio è, magari in futuro potrebbe esserti utile farci passare un ulteriore cavo. Detto ciò, ci tengo a dirti che in realtà non ti serve a molto un sistema a bus; quest’ultimo, infatti, viene usato per lo più nell’ambito degli impianti medio-grandi, risulta comodo da installare ma difficile da programmare; inoltre ha un protocollo di comunicazione proprietario, pertanto avresti poi bisogno di elementi per quel sistema o in alternativa di schede supplementari.

Per ciò che concerne i sensori magnetici d’apertura, si tratta di dispositivi che di norma sono collegati con due fili (al massimo quattro in caso di funzione di anti-manomissione), poiché parliamo di circuiti NC+, ossia come gli interruttori per capirci. Pertanto, hai la possibilità di portare un cavo con più conduttori ad ogni piano, e procedere con due fili verso ciascun contatto; è bene ricordare che il positivo è comune alle linee e puoi effettuare la giunta direttamente in centrale, mentre, poiché il segnale d’allarme è singolo per ciascun contatto, dovrà essere collegato sugli ingressi in centrale. Invece, nel caso in cui ti non avessi bisogno di una segnalazione singola per ciascun contatto, potrai senza problemi raggruppare le zone per piano con lo stesso meccanismo spiegato sopra, con la differenza che in questa maniera potrai risparmiare ingressi in centrale.

Spero di essere stato chiaro e semplice nell’esposizione, non farti problemi a farmi altre domande, se dovessi avere ancora bisogno della mia consulenza mi trovi qui a disposizione! Aggiornami, un saluto

Rendere sicuro un appartamento

Rendere sicuro un appartamento

Buongiorno,

mi chiamo Luisa, ho un appartamento di circa 150 mq situato all’ultimo piano di un palazzo al centro di Modena. L’abitazione è dotata di due terrazzi abbastanza estesi, uno sulla parte frontale e l’altro sul retro, quest’ultimo è coperto da una veranda. Entrambi si possono raggiungere anche dal tetto, poiché come detto prima sopra il mio appartamento non c’è nessun altro, soltanto un lastrico solare (non so se può essere un problema). Mi piacerebbe proteggere l’appartamento tramite l’installazione di contatti magnetici d’apertura sulle nove finestre e di un sensore volumetrico all’interno, ma non ti nego che sono preoccupata per la compatibilità del sistema di antifurto con la presenza dei miei due gatti che si muovono liberamente per la casa (ho letto della possibilità che si manifestino i falsi allarmi a causa degli animali domestici). È un problema o ci sono delle accortezze da impiegare per risolvere la situazione? In più, secondo la tua opinione, dove bisogna posizionare la sirena d’allarme esterna? Può il freddo del periodo invernale compromettere l’efficacia del dispositivo? Ti ringrazio per l’attenzione e per i consigli che vorrai darmi.

Un saluto

Luisa

Buongiorno Luisa,

grazie a te per avermi scritto! leggendo le caratteristiche del tuo appartamento, secondo il mio parere sarebbe preferibile installare, insieme ai contatti magnetici d’apertura, anche delle barrierine a stilo o dei rilevatori a tenda, in questo modo potrai proteggere in modo più accurato e sicuro tutte le finestre presenti; te lo dico poiché mi sembra di capire che la casa sia vulnerabile a causa della presenza del lastrico solare.

Per evitare che i tuoi gatti facciano scattare molesti falsi allarmi, questi sensori sono disponibili anche in modalità PET Immune: come specifica il nome, questi piccoli dispositivi sono immuni agli animali domestici, questo significa che grazie ad una determinata taratura risultano in grado di riconoscere, e dunque di non ritenere un pericolo, la presenza degli innocui animali di piccola taglia (massimo 30 kg) rispetto alla presenza sicuramente più robusta di un essere umano, e quindi di un eventuale intruso. Questa tecnologia di ultima generazione, permette al sensore di misurare il movimento di un corpo grazie a dei parametri specifici che riguardano sia il volume che la massa corporea. Per questo, se un gatto o un cane non supera i 30 chili di peso, avrà una massa che permetterà al sensore di non rilevare una situazione d’allarme: ciò vuol dire che non trasmetterà nessun segnale alla centralina d’antifurto, per cui niente falsi allarmi!

Per quanto riguarda la sirena d’allarme va installata all’esterno, e non devi preoccuparti per le intemperie e le forti alterazioni di temperatura, in quanto si tratta di prodotti testati per funzionare in condizioni rigide e difficili; unica accortezza che devi avere è fare in modo che la sirena sia abbastanza lontana dai terrazzi o dalle zone di appoggio, altrimenti potrebbe essere facile preda di danneggiamenti o manomissioni da parte di eventuali ladri e malintenzionati. Spero di esserti stato d’aiuto, per altre domande o curiosità mi trovi qui pronto a digitare! Un saluto e tienimi aggiornato.

Miglior sensore d’antifurto

Miglior sensore d’antifurto

Spesso i malviventi agiscono nelle zone più vulnerabili delle case per introdursi all’interno, ossia nei punti dell’edificio più esterni ed esposti, sia che si tratti di piccoli appartamenti o di grandi case isolate. Parliamo delle porte, delle finestre o delle porte-finestre, i cosiddetti varchi: sono proprio questi gli accessi nel mirino dei ladri, poiché tali aperture consentono loro di entrare e compiere razzie. Pertanto vanno tutelate al meglio grazie ai sensori o rilevatori d’antifurto. Vediamo ora quali sono le caratteristiche di tre tipologie di sensori: sensore di vibrazione o inerziale, sensore infrarosso a tenda e contatti magnetici.

Sensore di vibrazione o inerziale: tale dispositivi è molto indicato per proteggere vetri o grate che non vengono aperti di contino, la sua utilità sta nel fatto che si attiva prima che i malviventi possano fare danni effettivi. Parliamo di sensori specifici per la protezione dei punti di accesso delle strutture contro i tentativi di scasso: ad esempio martellate, sfondamenti, uso di trapani e colpi vari. Si tratta di sensori molto efficaci per la rilevazione dell’irregolarità prima che venga realizzata l’apertura della dei serramenti, ma anche per individuare l’eventuale spaccatura dei vetri. Di solito questo tipo di sensore viene abbinato ai sensori perimetrali d’apertura, come ad esempio i contatti magnetici. I sensori di vibrazione o inerziali, dunque, rappresentano la scelta migliore se vi è la necessità di essere avvisati tempestivamente già al primo tentativo di manomissione.

Sensore infrarosso a tenda: questo tipo di rilevatore va applicato sulle porte e sulle finestre nel caso in cui non sia possibile installare un contatto d’apertura: il funzionamento è lo stesso, ma in questo caso si usano i sensori a raggi infrarossi. Tali dispositivi, in grado di coprire un angolo di 130 gradi, vanno posizionati al di sotto delle finestre, dei terrazzi, lungo il perimetro dei giardini, dei muri e delle recinzioni che circondano la casa e quindi il confine con vicini e con le strade adiacenti (è meglio occultarli alla vista di occhi indiscreti). Si tratta di apparecchi decisamente affidabili ed economici, anche se a volte possono originare i cosiddetti falsi allarmi (per esempio se un animale passeggia nell’ambiente monitorato, se un oggetto oscilla a causa del forte vento, se le foglie ricoprono il sensore, se le intemperie appannano il vetro e così via), specialmente se la qualità dei sensori è scarsa oppure se sono tarati male.

Contatti magnetici: si tratta di dispositivi molto diffusi per ciò che concerne le porte, in quanto sono semplici da montare, danno la segnalazione solo quando serve e sono economici. I contatti magnetici sono costituiti da due magneti, che possono avere forma rettangolare o cilindrica, e sono da incassare a scomparsa. Un magnete deve essere posizionato sulla finestra o sulla porta, mentre l’altro sul punto fisso della porta o della finestra. Quando i due magneti vengono separati l’uno dall’altro, quindi quando viene aperta la porta o la finestra, questa separazione dei due componenti fa scattare l’allarme.

Dopo questa lista di caratteristiche e funzionalità dei tre tipi di sensori, è possibile trovare questi sensori nei negozi oppure sui siti online specializzati, dove vi è la possibilità di trovare un ottimo rapporto qualità prezzo.