Rilevatori di pressione, perimetrali e volumetrici

Rilevatori di pressione, perimetrali e volumetrici

Buon pomeriggio,

mi chiamo Susanna e ho deciso di scriverti per avere un parere: pochi giorni fa mi hanno suggerito di installare un sistema di antifurto che basa i suo funzionamento sulla rilevazione della modifica di pressione d’aria interna alla casa. A questo punto la mia domanda è la seguente: quanto è sicuro ed affidabile un impianto del genere? Facendo qualche ricerca ho letto che potrebbe provocale la manifestazione di molti falsi allarmi, e la cosa mi preoccupa non poco… è la verità? Ti preciso che il mio appartamento si sviluppa su due livelli, c’è già la predisposizione sia per i sensori perimetrali che per quelli volumetrici; c’è anche un giardino che si sviluppa su tre dei quattro lati totali. Inoltre ho anche un’altra esigenza, ovvero quella di proteggere la mia abitazione prima che eventuali ladri e malintenzionati riescano ad arrivare in prossimità e a scassinare sia le porte che finestre. Ti ringrazio tanto per l’attenzione e per la risposta che mi darai.

Cordiali saluti e complimenti!

Susanna

Risposta:

Buon pomeriggio Susanna,

grazie per i complimenti, mi fa piacere poter essere d’aiuto! Allora, non so bene perché ti abbiano consigliato i sensori di pressione, poiché su tratta di una tecnologia oramai superata, ma soprattutto questi dispositivi risultano inservibili negli ambienti vasti per via della perturbabilità naturale dovuta per esempio agli spifferi e/o alle correnti d’aria. Secondo il mio parere e la mia esperienza personale, visto che hai già la predisposizione per i rilevatori perimetrali e volumetrici, sarebbe meglio usare i sensori filari (sia perimetrali che volumetrici), i quali costano meno e sono più sicuri ed affidabili per un edificio che si sviluppa su due piani come il tuo appartamento.

In più, sfruttando le tecnologie che ti ho consigliato, ti garantisci anche la possibilità di beneficiare della funzione di parzializzazione, ciò vuol dire che potrai proteggere zone diverse, in momenti differenti, anche e in particolar modo se sei dentro casa. Si tratta di una funzione molto utile, poiché ti consente anche di tenere le finestre aperte (in tal modo puoi attivare il sistema d’allarme in modalità notte quando ti trovi in casa, lasciandoti l’opportunità di muoverti in totale libertà all’interno e proteggendo al tempo stesso l’ambiente esterno).

Infine, per ciò che concerne la tua necessità di difendere l’abitazione prima che i ladri riescano ad avvicinarsi troppo, ti suggerisco di installare delle barriere a stilo (si tratta di barriere a raggi infrarossi da esterno molto sottili che vanno installate nella parte esterna dell’infisso delle finestre e che consentono, grazie alla loro dimensione, di tenere la finestra aperta assicurando protezione dalle eventuali intrusioni), o dei sensori volumetrici da esterno (Servono a controllare e proteggere le finestre e le zone esterne della casa come giardini, cortili o balconi, e prevengono anch’esse l’avvicinamento degli intrusi). Spero di essere stato un valido aiuto, fammi sapere come andrà dopo i miei consigli, e se dovessero servirti ulteriori chiarimenti torna pure a scrivermi, mi troverai qui pronto a farti una mano! Un saluto e buona fortuna per tutto

Rilevatori di movimento a doppia e a tripla tecnologia

Rilevatori di movimento a doppia e a tripla tecnologia

Buon pomeriggio,

mi chiamo Francesco e ti scrivo per avere un buon consiglio da te. Da un po’ di tempo a questa parte sto pensando di proteggere la mia abitazione tramite l’adozione di un sistema di sicurezza. Vivo in un appartamento situato al terzo piano di una palazzina condominiale, è dotato di un portone blindato e presenta due balconi abbastanza lunghi (circa sette metri ciascuno), ed entrambi sono confinanti con quelli dei vicini di casa (li divide soltanto un parapetto che a sua volta, però, è facilmente scavalcabile). Credo che nella parte esterna possa bastare l’installazione di un sensore a doppio infrarosso, mentre per il portone un sensore a filo. A questo punto ti domando: secondo il tuo parere quanto sono affidabili e sicuri i sensori a doppio infrarosso? A dirla tutta io personalmente avrei preferito i sensori a doppia o a tripla tecnologia, ma informandomi qua e là ho letto che, a differenza delle altre tipologie, sono più soggetti alla manifestazione dei falsi allarmi e sono anche più difficili da tarare, ti risulta? Spero tanto tu possa darmi qualche dritta, vorrei evitare di fare l’acquisto sbagliato! Ti ringrazio tanto per tutto

Un saluto

Francesco

Risposta:

Buon pomeriggio Francesco,

devo dirti che trovo abbastanza strano quanto riferisci di aver letto a proposito dei sensori a doppia e a tripla tecnologia, te lo dico perché in realtà sono molto affidabili. Il problema dei falsi allarmi, senza dubbio il punto debole di un antifurto, è rappresentato dalla sensibilità dei sensori che devono essere ben tarati in base alle caratteristiche dell’area da controllare. Generalmente questo tipo di problema si può risolvere proprio usando i sensori di antifurto a doppia tecnologia, in quanto utilizzano due “sistemi” (microonde e/o raggi infrarossi) per controllare la presenza di eventuali intrusi all’interno dell’area sottoposta alla loro sorveglianza. Questo tipo di sensore, sia quello a infrarosso che quello a infrarosso + microonda, risulta sicuro proprio perché prevede la necessità di attivare tutte e due o le tre tecnologie per generare l’allarme; grazie a questo meccanismo è in grado di ridurre sensibilmente la manifestazione dei falsi allarmi, anche quelli dovuti agli eventuali difetti di taratura.

Detto ciò, gli unici aspetti per così dire negativi possono riguardare il costo (il prezzo è un po’ più alto rispetto ai modelli con tecnologia semplice) ed il funzionamento combinato in AND, che a volte può ridurne leggermente la sicurezza. Ad ogni modo, se l’ambiente in cui installi questi sensori è a basso rischio, ti garantisco che dei normalissimi sensori a doppia o a tripla tecnologia sono l’ideale, in quanto possono assicurarti senza problemi un adeguato grado di sicurezza. Se invece il tuo ambiente dovesse risultare a medio o ad alto rischio, ti suggerisco di usare dei sensori DT, senza dubbio di più alta qualità (naturalmente alzare l’asticella della qualità comporta anche un costo maggiore). Spero di aver risposto alle tue domande in modo chiaro ed esaustivo, fammi sapere come va e per qualunque altro chiarimento o dubbio mi trovi qui! Un saluto e a presto

Installazione allarmi perimetrali: barriere infrarosso e rilevatori a tenda

Installazione allarmi perimetrali: barriere infrarosso e rilevatori a tenda

I punti di accesso delle abitazioni, ovvero le porte, le finestre, le porte-finestre, i terrazzi ecc., sono senza dubbio le zone più a rischio, poiché sono le più soggette ai tentativi di intrusione da parte di ladri e vandali. Fra gli obiettivi dei malviventi non ci sono soltanto le grandi ville piene di poggetti preziosi, ma anche le piccoli abitazioni, dalle case isolate ai condomini, soprattutto se si vive ai piani bassi dell’edificio. Acquistare un impianto di allarme, in tale panorama, è senza dubbio un buon deterrente per ostacolare l’azione dei malfattori: criminalità: ovviamente è fondamentale, all’interno della struttura posta sotto controllo, il corretto posizionamento dei sensori: parliamo di piccoli rilevatori che svolgono un ruolo di primaria importanza, ovvero realizzare delle vere e proprie barriere di protezione contro gli intrusi, sia che questi ultimi vengano dall’esterno o dall’interno dell’abitazione.

Di solito la più grande preoccupazione di chi sceglie di installare un sistema di antifurto riguarda l’eventualità di non poter tenere le finestre aperte, in special modo nel periodo estivo. Riguardo ciò non tutti sanno che con i sistemi di allarme perimetrale si può combinare senza problemi l’esigenza di avere aria fresca e pulita in casa con la necessità di stare al sicuro. Questo tipo di sistemi di allarme funzionano grazie ai sensori perimetrali: i più diffusi sono le barriere perimetrali, delle stecche di 20-30 centimetri da montare in coppia e in parallelo, tali da creare una vera e propria barriera invisibile di raggi infrarossi frontalmente alla finestra o alla porta-finestra. Quando il fascio degli infrarossi viene varcato, automaticamente viene trasmessa una segnalazione alla centrale d’allarme, che di conseguenza fa scattare l’allarme.

Molto utili anche i rilevatori singoli o a tenda, da posizionare singolarmente su una apertura: questi apparecchi sono capaci i coprire un angolo di 110-130°. Entrambi devono essere posizionati sotto le finestre, i balconi, i portici o lungo il perimetro dei cortili, dei muri e delle recinzioni che circondano la struttura e quindi il confine con la proprietà dei vicini e con la via adiacente (è consigliabile nasconderli alla vista di sconosciuti). Parliamo di dispositivi molto sicuri ed economici, anche a volte possono generare i falsi allarmi (ad esempio se un cane transita nella zona monitorata, se uno stendino per asciugare i vestiti oscilla per via del vento, se le foglie coprono il rilevatore, se la pioggia battente appanna il vetro ecc.), soprattutto se la qualità dei sensori è bassa o se sono tarati in maniera errata.

Questi dispositivi sono disponibili in commercio anche con funzionalità di anti-mascheramento e anti-strappo, o in modalità Pet friendly, perfetta quando ci sono nell’abitazione animali domestici liberi di spostarsi sia dentro che al di fuori della casa. Inoltre è bene precisare che quando si decide di procedere all’acquisto, è importante valutare attentamente il grado di protezione dei sensori, poiché più risulta elevato, più sarà capace di resistere agli urti ed agli agenti atmosferici. Infine, per ciò che concerne i prezzi, questi ultimi dipendono soprattutto dal tipo di tecnologia impiegata, dalle funzioni e dalla portata dei dispositivi.

Caratteristiche dei rilevatori da esterno

Caratteristiche dei rilevatori da esterno

Per dotarsi di un sistema di antifurto efficiente, che assicuri un alto livello di protezione, la scelta dei sensori risulta fondamentale. Si tratta di dispositivi che attuano il controllo ed il rilevamento e, attraverso la centralina, fanno scattare l’allarme. I rilevatori per antifurto possono essere di tipo perimetrale e presentano differenze in base al tipo di contesto in cui vengono posizionati: i rilevatori da esterno devono possedere, infatti, caratteristiche diverse dai rilevatori da interno, soprattutto per via degli agenti atmosferici. Il forte vento, la pioggia, la grandine, la nebbia, la neve ma anche il sole cocente possono generare effetti negativi sui sensore, ostacolando e pregiudicando il loro buon funzionamento.

Non a caso, infatti, ogni rilevatore possiede una classe di protezione IP (International Protection), capace di identificare il livello di resistenza agli agenti atmosferici. Il codice si mostra con la sigla IPXX: la prima X denota la protezione contro i solidi che possono entrare in contatto con le parti pericolose; la seconda X indica la protezione contro i liquidi corrosivi (più alti saranno i numeri, più alto sarà il grado di protezione). Il massimo livello di protezione si ottiene con un sensore di tipo IP68.

È bene sottolineare che gli agenti atmosferici sopra elencati non sono i soli eventi che possono disturbare ed inficiare il funzionamento di un sensore: a questi, infatti, vanno aggiunti gli eventuali colpi provenienti da oggetti contundenti, oppure l’accecamento tramite vernici o lacche, o ancora lo strappo o la manomissione. Il lavoro ed il funzionamento di un rilevatore da ambiente esterno resta identico a quello dei sensori da interno: la grande differenza sta proprio nel posizionamento e nella taratura: queste due fasi, infatti, vanno effettuate con molta cura per evitare al meglio i falsi allarmi.

I migliori rilevatori da esterno sono senza dubbio quelli dotati della funzionalità denominata “Pet Immune”: diversamente dagli altri sensori, questi sensori riescono ad annullare i falsi allarmi provocati dagli animali d’affezione, in quanto possiede un algoritmo capace di percepire il movimento generato da un uomo oppure da un piccolo animale. Anche se non si possiedono cani o gatti, anche gli uccelli o altri animali potrebbero intrufolarsi nel giardino e far scattare inutilmente l’allarme.

La tipologia più diffusa ed utilizzata per i rilevatori da esterno è rappresentata dai sensori a raggi infrarosso installati a coppia: si tratta dei PIR attivi. Questi ultimi possiedono una parte ricevente ed una parte emittente; in tal modo si genera una barriera perimetrale che, se interrotta, fa scattare l’allarme. Parliamo di sistemi ideali per i cancelli, per i recinti, per i balconi, per i portici e così via. Inoltre risultano sono ancora più efficienti quando sfruttano la doppia tecnologia (PIR e onde elettromagnetiche).

Per quanto riguarda i costi dei rilevatori da esterno presenti in commercio, sicuramente risultano più alti rispetto ai rilevatori da interno a causa degli involucri più potenti e resistenti per contrastare l’azione nel tempo degli agenti atmosferici ed altri eventuali compromissioni; ad influire sui costi, infine, vi è anche l’aspetto dell’ampiezza della copertura del sensore e, ovviamente, la tecnologia sfruttata.