Vantaggi installazione professionisti antifurto

Vantaggi installazione professionisti antifurto

Domanda:

Buongiorno,

mi chiamo Stefano e desidero installare un sistema di antifurto sia per la casa che per il mio negozio: secondo te mi conviene provare a montarli da me o invece dovrei contattare un tecnico professionista del settore? Se dovessi propendere per la seconda ipotesi, sapresti consigliarmi un’azienda seria alla quale potermi rivolgere? Ti ringrazio tanto per l’attenzione e per l’aiuto che mi darai.

Un saluto

Risposta:

Buongiorno Stefano,

senza dubbio l’installazione fai da te permette di risparmiare del denaro; di contro l’installazione di un impianto di antifurto effettuata da un installatore professionista del settore ha naturalmente dei costi, ma senza ombra di dubbio rappresenta la strada migliore, e ti spiego brevemente il perché: un tecnico competente non solo è in grado di trovare la miglior soluzione grazie all’esperienza sviluppata in prima persona sul campo, ma rappresenta anche un serio punto di riferimento al quale rivolgersi in caso di eventuali imprevisti riguardanti sia l’assistenza che la manutenzione, o ancora di possibili modifiche del sistema stesso o per farsi dare delle semplici spiegazioni in merito ad un aspetto piuttosto che a un altro. L’installatore competente ed esperto, in più, padroneggia e conosce alla perfezione gli apparecchi che deve montare, quindi sa bene in che modo tararli e in che punti installarli, ed elude a priori le manovre che possono provocare disturbi, danneggiamenti o falsi allarmi, sia nell’immediato che nel corso del tempo. Inoltre, se qualche cosa non dovesse andare come dovrebbe, torna tempestivamente sul posto per metterla a posto. Oltre a quanto appena elencato, un installatore evita all’utente quel lavoro di svariati giorni che per lui invece può richiedere normalmente solo un paio di giornate.

Come risulta ovvio, la spesa per questo tipo di lavoro è proporzionata a quella della manodopera del professionista che interviene, della cura nell’incarico specifico e del supporto e assistenza tecnica forniti al cliente. Per cui, in tale contesto, non bisogna focalizzare l’attenzione soltanto sul prezzo, poiché come ripeto sempre in questo blog “chi poco paga poco ha”. Infine, per rispondere alla tua domanda sulla ricerca di una ditta seria alla quale potersi rivolgere per l’installazione di un impianto di antifurto, realizza per i propri clienti installazioni professionali e curate nei minimi dettagli, avendo maturato un’esperienza sul campo dal 1969 ad oggi. Questa grande e comprovata realtà, vende e promuove soltanto prodotti di eccellente fattura, con un rapporto tra la qualità ed il prezzo competitivo e invidiabile nel panorama delle società concorrenti. In più, garantisce agli utenti una valida assistenza tecnica pre e post vendita a vita! Avrai modo tu stesso di renderti conto della validità di questa azienda (per quanto riguarda le tue esigenze, nella sezione dedicata ai sistemi di antifurto troverai tutte le informazioni che ti occorrono per fare una scelta consapevole e all’altezza delle aspettative). Un saluto e auguri per il tuo muovo impianto!

Antifurto misto

Antifurto misto

Buonasera,

mi chiamo Marco e ti scrivo poiché avrei bisogno di un parere su come progettare un impianto di antifurto misto, ovvero in parte filare ed in parte wireless. Io abito in un appartamento al piano rialzato di una struttura abitativa privata, fornito di robuste inferriate comprese tra le persiane e le finestre in alluminio e di una porta blindata. La proprietà è abbastanza ampia e non dà direttamente sulla via, per tale ragione avrei necessità di installare una telecamera di videosorveglianza via cavo, preferibilmente il modello Mini Speed Dome, che mi consenta sia una visione di giorno che di notte. A questo proposito ti domando: posso stare sereno sulla questione privacy se installo la videocamera sul muro dell’abitazione? Mi occorrerebbe, inoltre, proteggere le persiane, in modo tale da evitare eventuali danneggiamenti, per questo stavo pensando a delle barriere esterne con filo che riescano coprire più finestre in contemporanea, cosa ne pensi? Inoltre, per avere sotto controllo la porta blindata penso possa essere sufficiente un sensore wireless eventualmente collegato ad una sirena, ma riguardo quest’ultima non so se è meglio il modello da interno o quello da esterno. Detto ciò, tu sapresti dirmi, in linea di massima, quanto mi verrebbe a costare un sistema simile, fornito di tutta la cavetteria utile, nonché dell’alimentazione di supporto e delle istruzioni? Ti ringrazio anticipatamente per le dritte che mi darai!

Cordiali saluti

Marco

Risposta:

Buonasera Marco,

per quanto riguarda la telecamera di videosorveglianza mini speed dome, a parer mio rappresenta una buona soluzione, oltre al fatto che non ti crea alcun problema in fatto di privacy se punta dentro la tua proprietà privata, come mi è parso di capire dalla descrizione che mi hai fatto nella mail; ciò che devi fare è segnalarne la presenza tramite l’affissione dell’apposito cartello e assicurarti che il passaggio non sia in alcun modo pubblico.

Per ciò che concerne le barriere esterne filari, anch’esse sono una buona soluzione per proteggere le persiane e le finestre e, una volte applicate, risultano utili anche per potenziare il livello di sicurezza nei momenti in cui ti trovi all’interno del tuo appartamento. Riguardo la porta blindata, invece, può bastare l’installazione di un contatto magnetico d’apertura o di vibrazione, se vuoi stare proprio tranquillo può usarli anche entrambi sfruttando lo stesso cavo.

Detto ciò, non devi però scordare l’impiego di un combinatore telefonico per l’avviso di chiamata in caso d’allarme, a tal proposito ti suggerisco il modello GSM, il quale sfrutta la linea cellulare e necessita della sola alimentazione, anche se in commercio puoi acquistare combinatori che usano sia la linea cellulare che quella tradizionale fissa (denominata PSTN).

Per quanto riguarda la tua ultima domanda sui costi, devo dirti che sfortunatamente non so darti una stima precisa, in quanto e varianti da prendere in considerazione sono davvero tante, come lo sono le differenze di funzionalità dei dispositivi in base alle marche e ai modelli scelti.

Spero di aver risposto alle tue domande in modo chiaro ed esaustivo, per altri chiarimenti torna pure a contattarmi! Saluti

Antifurto: installazione a regola d’arte

Antifurto: installazione a regola d’arte

Buon pomeriggio,

mi chiamo Tiberio e possiedo una ditta individuale per la quale mi occupo dell’installazione di sistemi d’allarme, nella maggior parte dei casi di tipo wireless. Ho deciso di contattarti per domandarti se, in base alle tue conoscenze, sai se la legge attuale mi obbliga a rilasciare ai miei clienti delle specifiche certificazioni, per esempio quella della quale si parla nel DM 37/08. La cosa mi interessa particolarmente poiché un utente mi ha domandato pochi giorni fa se posso rilasciargliela, da ciò che mi ha detto sembra ne abbia sentito parlare nell’ambito delle certificazioni di lavoro effettuato a “regola d’arte”. Spero avere un buon consiglio da te, nel frattempo ti ringrazio per l’attenzione!

Un saluto

Tiberio

Risposta:

Buon pomeriggio Tiberio,

prima di tutto ti sottolineo, e lo faccio anche per chi ci legge, che non sono un avvocato, pertanto la mia resta una opinione personale, certamente da verificare. Detto ciò, ti ringrazio per avermi dato questo interessante spunto di riflessione! Vado con ordine per fare un po’ chiarezza su questa tematica: il DM 37/08 ha disposto l’abrogazione della legge 46/90 e ha decretato nuove norme nell’ambito dell’installazione di impianti elettrici e di altre tipologie di sistemi specificati nell’oggetto. Parliamo di una legge, per cui l’osservanza è d’obbligo! Dunque, per ciò che ti riguarda, dovresti verificare che il tipo di impianto che installi rientra tra le tipologie riportate nel campo d’applicazione, in tal caso non ci saranno perplessità da parte tua sull’obbligo di rilasciare questa dichiarazione.

Per quanto concerne l’installazione a “regola d’arte”, si tratta di un principio che somiglia molto, per capirci, a quello che nel codice civile si definisce “diligenza del buon padre di famiglia”, ciò vuol dire che, non potendo esporre in modo dettagliato cosa si può e si deve fare, vale il principio del buon senso e quello della responsabilità. Dunque risulta importante fare attenzione e rispettare le clausole del contratto, in più anche nel DM (articolo 5 comma 3 e articolo 6 comma 1) si dichiara che gli impianti e i progetti eseguiti in base le normative vigenti sono da considerare “a regola d’arte”.

Per sintetizzare e concludere, la dicitura “a regola d’arte” riguarda nella fattispecie il come viene realizzato il lavoro, e a tal proposito il DM stabilisce per legge che occorre seguire la regola d’arte, rilasciare necessariamente la certificazione e determinare quali devono essere i requisiti sia per progettare che per certificare. Detto ciò, penso che nella tua situazione specifica, se il sistema di allarme è collegato alla rete elettrica, la certificazione per l’ambito elettrico è obbligatoria; se all’opposto si tratta della parte ‘allarme’ nell’ambito prestazionale, la norma sia di impianto che di prodotto è prettamente volontaria.

Spero di averti fatto un quadro della materia abbastanza chiaro e dettagliato, mi rendo conto che l’argomento, anche se interessante, è un po’ ostico… ma con le dritte che ti ho dato dovresti comunque risolvere il problema! Ad ogni modo tienimi aggiornato, sono curioso, e per altre domande torna pure a contattarmi, mi fa piacere darmi una mano! Un saluto e a presto!

Installazione allarme senza fili

Installazione allarme senza fili

Il mercato dei sistemi di allarme per l’abitazione o il luogo di lavoro é sempre più ampio. Ogni giorno la tecnologia presente viene sviluppata, integrata ed adattata alle sempre crescenti richieste di maggior sicurezza da parte dei cittadini. Nella scelta dell’impianto di allarme da utilizzare ci sono molti fattori da analizzare e da tenere in considerazione.

Bisognerà scegliere se avvalersi di rilevatori di movimento o di cambiamento improvviso di calore, se avete animali domestici dovrete optare per una tecnologia PET friendly che non faccia scattare l’allarme senza ragione per via del passaggio del vostro amico a quattro zampe. Dovrete poi considerare dove volete posizionare l’allarme, se si tratta di un luogo particolarmente esposto ai raggi solari o agli sbalzi di temperatura dovrete scegliere un modello immune a questi fattori. Volete anche un impianto di video sorveglianza oppure no? Se la risposta é si, volete una camera analogica o digitale? Volete effettuare le riprese durante il giorno o durante la notte?

Insomma, le domande da farsi e le risposte da darsi sono molte. Per venirvi in aiuto, in questa guida, vi aiuteremo a scoprire i vantaggi degli impianti di allarme senza fili e vi forniremo degli utili consigli all’installazione FAI DA TE. Gli impianti senza fili (o wireless) sono tra i più semplici ed intuitivi da installare ed impostare anche per chi non é un esperto nel settore. Come consiglio generale cercate di scegliere un impianto di allarme che non sia eccessivamente economico, potrebbe anche funzionare perfettamente ma il rischio che faccia scattare la sirena senza ragione é più elevato e per niente gradevole, specie se abitate in un condominio.

Cosa sono i sistemi di allarme senza fili?
Gli impianti di allarme senza fili sono quelli che non prevedono la connessione tramite cavi elettrici rendendoli immuni da sbalzi di tensione e assenza provvisoria di corrente elettrica e aumentando le possibilità di posizionamento nell’abitazione.
Come installare un sistema di allarme senza fili
Prima di procedere al montaggio vero e proprio occorrerà decidere dove e come posizionare il sistema di allarme scelto.

Come scegliere la posizione del sistema di allarme senza fili
A seconda del tipo di allarme scelto e dell’uso che se ne vuole fare dovrete scegliere la collocazione del sistema di sicurezza. I sensori ad infrarossi a tenda, ad esempio, vanno posizionati negli angoli superiori di porte e finestre e permettono di registrare qualunque cambio repentino di temperatura sotto la loro lente. Per altri sistemi di sicurezza wireless, come le camere IP, la posizione nella quale posizionarli é a vostra totale discrezione.
Dipende naturalmente dai punti più deboli della vostra abitazione. Non tutte le abitazione sono accessibili allo stesso modo, quelle al piano terra saranno più accessibili dall’esterno oppure quelle che hanno balconi facilmente scalabili e posizionati nella parte posteriore dell’abitazione, lontani dalla strada e quindi meno visibili. Alcune abitazioni hanno poi un garage o una cantina con una porta che li collega direttamente al cuore dell’abitazione.
Potreste scegliere, poi, di posizionarlo a vista per aumentarne l’effetto di deterrenza sui malintenzionati o nasconderli, per evitare i tentativi di manomissione da parte dei ladri più ostinati.

Come installare un sistema di allarme senza fili
Come già accennato, il montaggio degli impianti di allarme wireless é veramente semplice, lo possono fare tutti senza intoppi. Si tratta spesso di piccoli sensori di movimento o calore che richiedono una strumentazione basica per il fissaggio. Un trapano, un cacciavite e qualche tassello sono, nella maggior parte, sufficienti.
Nel caso dei sistemi a rilevazione infrarossi dovrete prestare attenzione a dove punta la lente. Dovrete perciò installarli in punti nei quali la superficie di apertura del possibile ingresso nell’abitazione sia coperta dai raggi infrarossi. Nell’esempio del sistema di allarme senza fili a tenda posizionato sulla finestra, ad esempio, dovrete fare in modo che l’apertura della finestra sia completamente coperta dai raggi, in modo che i ladri non possano aggirare il sistema di allarme. Dopo il montaggio potreste provare voi stessi ad accedere all’abitazione dall’esterno per verificare che l’allarme non possano essere aggirato. Nel caso di finestre, fatelo solo se l’abitazione si trova al piano terra!
Altri tipi di allarmi senza fili sono di tipo magnetico e quindi non necessitano di nessun tipo di attrezzatura per l’installazione.

Dovrete poi programmare la centralina che vi chiederà di inserire i numeri di telefono da chiamare in caso venga registrata un’anomalia. Potrete inserire il vostro numero di telefono, quello della Polizia o quello di un’Agenzia di Vigilanza privata, nel caso usufruiate di questo tipo di servizio. Dopo aver registrato i numeri di telefono dovrete recarvi alla più vicina Stazione di Polizia per la compilazione di un modulo, il modulo di allaccio ovvero il collegamento tra allarme e 113.

Bisognerà scegliere una Password di disattivazione dell’impianto. Valgono le regole basiche della scelta di tutte le Password, che non sia troppo facile, che non sia il vostro nome, di vostra moglie o dei vostri figli e che non sia la vostra data di nascita. Ricordate di non lasciare foglietti o post-it in giro con la Password scritta sopra. Anche se pensate si tratti di un nascondigli sicuro il luogo più sicuro é la vostra memoria.

Fatto questo potete eseguire un test di funzionamento e controllare lo stato delle batterie, come spiegato nelle Istruzioni presenti nel kit di acquisto del vostro impianto di allarme, ed il gioco é fatto. Il vostro sistema di allarme senza fili é installato e funzionante.

Installazione allarmi perimetrali: barriere infrarosso e rilevatori a tenda

Installazione allarmi perimetrali: barriere infrarosso e rilevatori a tenda

I punti di accesso delle abitazioni, ovvero le porte, le finestre, le porte-finestre, i terrazzi ecc., sono senza dubbio le zone più a rischio, poiché sono le più soggette ai tentativi di intrusione da parte di ladri e vandali. Fra gli obiettivi dei malviventi non ci sono soltanto le grandi ville piene di poggetti preziosi, ma anche le piccoli abitazioni, dalle case isolate ai condomini, soprattutto se si vive ai piani bassi dell’edificio. Acquistare un impianto di allarme, in tale panorama, è senza dubbio un buon deterrente per ostacolare l’azione dei malfattori: criminalità: ovviamente è fondamentale, all’interno della struttura posta sotto controllo, il corretto posizionamento dei sensori: parliamo di piccoli rilevatori che svolgono un ruolo di primaria importanza, ovvero realizzare delle vere e proprie barriere di protezione contro gli intrusi, sia che questi ultimi vengano dall’esterno o dall’interno dell’abitazione.

Di solito la più grande preoccupazione di chi sceglie di installare un sistema di antifurto riguarda l’eventualità di non poter tenere le finestre aperte, in special modo nel periodo estivo. Riguardo ciò non tutti sanno che con i sistemi di allarme perimetrale si può combinare senza problemi l’esigenza di avere aria fresca e pulita in casa con la necessità di stare al sicuro. Questo tipo di sistemi di allarme funzionano grazie ai sensori perimetrali: i più diffusi sono le barriere perimetrali, delle stecche di 20-30 centimetri da montare in coppia e in parallelo, tali da creare una vera e propria barriera invisibile di raggi infrarossi frontalmente alla finestra o alla porta-finestra. Quando il fascio degli infrarossi viene varcato, automaticamente viene trasmessa una segnalazione alla centrale d’allarme, che di conseguenza fa scattare l’allarme.

Molto utili anche i rilevatori singoli o a tenda, da posizionare singolarmente su una apertura: questi apparecchi sono capaci i coprire un angolo di 110-130°. Entrambi devono essere posizionati sotto le finestre, i balconi, i portici o lungo il perimetro dei cortili, dei muri e delle recinzioni che circondano la struttura e quindi il confine con la proprietà dei vicini e con la via adiacente (è consigliabile nasconderli alla vista di sconosciuti). Parliamo di dispositivi molto sicuri ed economici, anche a volte possono generare i falsi allarmi (ad esempio se un cane transita nella zona monitorata, se uno stendino per asciugare i vestiti oscilla per via del vento, se le foglie coprono il rilevatore, se la pioggia battente appanna il vetro ecc.), soprattutto se la qualità dei sensori è bassa o se sono tarati in maniera errata.

Questi dispositivi sono disponibili in commercio anche con funzionalità di anti-mascheramento e anti-strappo, o in modalità Pet friendly, perfetta quando ci sono nell’abitazione animali domestici liberi di spostarsi sia dentro che al di fuori della casa. Inoltre è bene precisare che quando si decide di procedere all’acquisto, è importante valutare attentamente il grado di protezione dei sensori, poiché più risulta elevato, più sarà capace di resistere agli urti ed agli agenti atmosferici. Infine, per ciò che concerne i prezzi, questi ultimi dipendono soprattutto dal tipo di tecnologia impiegata, dalle funzioni e dalla portata dei dispositivi.

Come scegliere una Centrale d’allarme

Come scegliere una Centrale d’allarme

Ad oggi il pensiero di proteggere la propria abitazione e quindi l’incolumità di chi vi risiede, rappresenta un pensiero costante e crescente di moltissime persone. In questo contesto la centrale rappresenta il cuore vero e proprio di tutto il sistema di allarme, in quanto, sia che si tratti di un impianto Wireless oppure di un impianto filare, ha il ruolo fondamentale di connettere e far comunicare tra loro tutti gli altri componenti presenti nel sistema (tra cui le telecamere, le sirene, i contatti magnetici e i sensori). Vediamo insieme tutte le principali caratteristiche di una buona centrale d’allarme:

Per quanto riguarda il luogo di installazione della centrale, esso avviene quasi sempre all’interno dell’edificio che si vuole porre sotto controllo, che sia una casa, un negozio, una azienda, una attività commerciale e così via. In alcuni casi è possibile scegliere di posizionare la centrale vicino la porta di ingresso oppure in un’area più discreta e quindi meno visibile ai più. Nel primo caso sia l’attivazione che la disattivazione dell’impianto risulta comoda, semplice e veloce; nel secondo caso, la scelta mira a proteggere la centrale da eventuali azioni di malintenzionati.

Le centrali di allarme sono caratterizzate da una tastiera e da un piccolo monitor, ossia uno schermo a cristalli liquidi (in sigla LCD). Le centrali più recenti sono spesso dotate di schermi con “Touchscreen”, grazie ai quali è possibile programmare, attivare, disattivare e parzializzare il sistema. L’attivazione e la disattivazione avvengono entrambe digitando un codice segreto sulla tastiera della centrale stessa; vi sono anche altri metodi per fare ciò, come l’utilizzo di chiavi elettroniche o di telecomandi.

La centrale di allarme per uso domestico può gestire dalla quattro alle otto zone della casa, anche se spesso ne servono anche meno se pensiamo al fatto che generalmente le zone principali di una abitazione si dividono in zona giorno, zona notte e zona perimetro. L’utilità della gestione delle zone risulta alta soprattutto quando si decide di usare la funzione denominata “parzializzazione”, con la quale è possibile allarmare solo parte della casa e muoversi liberamente nelle restanti aree senza fa innescare l’allarme dell’antifurto.

Queste centrali all’avanguardia, tramite il Router, possono essere controllate anche a distanza: se nell’edificio sono presenti anche le telecamere, consentono di controllare in tempo reale i video, le immagini ed il sonoro dell’abitazione. I dispositivi che sfruttano la tecnologia wireless (senza fili) sono spesso a doppia frequenza: ciò garantisce all’utente maggior sicurezza nel caso in cui si verifichi il “tampering” (alterazione dolosa) oppure un qualsiasi sabotaggio da parte di eventuali ladri.

Per acquistare in serenità una centrale d’allarme da installare per uso domestico, bisogna aver presenti le proprie specifiche esigenze di sicurezza ed il livello qualitativo dei prodotti che si vanno a comprare. In questo contesto è preferibile evitare di badare solo ai costi (a volte stracciati), in quanto sono spesso sinonimo di scarsa efficienza, zero garanzie, di basso grado di sicurezza, di falsi allarmi odiosi quando si ha a che fare con un impianto d’allarme in casa, nonché della probabilità di rimettere mano al portafoglio in un futuro più che prossimo.