Risoluzione problemi sistema d’allarme

Risoluzione problemi sistema d’allarme

Buon pomeriggio,

mi chiamo Lorenzo e sono di Pistoia, prima di tutto ci tengo a farti i complimenti per i tuoi innumerevoli interventi, sempre molto dettagliati e puntuali! Quest’oggi ho deciso di scriverti per raccontarti la mia situazione, così magari puoi darmi una mano: possiedo un sistema di allarme senza fili che va in blocco nei casi in cui la centralina è alimentata dalla corrente, cosa che invece non succede quando è alimentata dalla batteria tampone. Ciò che si blocca è il trasmettitore senza fili della sirena d’antifurto, un circuito che ho installato all’interno della centralina. Per poter resettare il tutto devo inevitabilmente staccare l’alimentazione alla centralina, togliendo anche la batteria. Ovviamente ho già chiamato la ditta, e quest’ultima mi ha detto il problema è dato dal trasmettitore, attualmente sono alla terza sostituzione, e soltanto con l’ultimo trasmettitore la situazione pare essere migliorata, ma solo un po’ rispetto a prima, per cui sono ancora lontano dalla risoluzione effettiva del problema. A questo punto, secondo il tuo parere, potrebbe essere un problema legato alle interferenze? Credi che possa risolvere il tutto semplicemente allontanando il trasmettitore dalla centralina? Spero tu possa aiutarmi… non so più dove mettermi le mani! grazie infinite per l’attenzione e la consulenza che vorrai dedicarmi, aspetto di conoscere la tua idea in merito!

Un saluto

Lorenzo da Pistoia

Buon pomeriggio Lorenzo,

Prima di tutto ti ringrazio vivamente per i complimenti, è importante per me avere il riscontro dei lettori per continuare sulla strada giusta e fare sempre meglio! da ciò che leggo la prima cosa che ti consiglio per il tuo sistema di allarme wireless è di fare un tentativo allontanando il trasmettitore, per farlo puoi impiagare un cavo schermato anche di una sezione maggiore; anche se, da quello che descrivi nella mail, credo si tratti di più di un disturbo di elettricità sul trasmettitore, ma sfortunatamente non ho gli elementi necessari per farti una diagnosi specifica… a farmi dubitare di più è il modulo TX, che lavora alimentato dalla batteria e non dall’alimentazione primaria. Inoltre è abbastanza anomalo il totale blocco sull’elettronica. Detto ciò ti suggerisco di rivolgerti al servizio tecnico della ditta, e descrivendo con minuziosità i vari collegamenti dell’alimentazione, tentare di trovare con loro una risoluzione al problema; una colta contattati potrebbe essere utile utilizzare un tester ed effettuare qualche verifica con loro in diretta, così da avere subito dei riscontri pratici. Ad ogni modo ti ripeto quello che avevo accennato sopra, ossia che in base alla mia esperienza e alle mie conoscenze in materia, potrebbe trattarsi o di un’alimentazione errata al modulo TX, o in alternativa di un falso contatto o corto che provoca un’alimentazione sbagliata. Spero di essere stato sufficientemente chiaro ed esaustivo, purtroppo non posso farti una diagnosi precisa poiché mi mancano degli elementi importanti, ma credo comunque che con queste indicazioni di massima tu possa tentare qualcosa di concreto per risolvere il problema! Per qualsiasi altro chiarimento, domanda o curiosità mi trovi qui a disposizione. Fammi sapere come va! Un saluto

Sistema di videosorveglianza: come sceglierlo

Sistema di videosorveglianza: come sceglierlo

L’utilizzo degli impianti per la videosorveglianza, soprattutto nell’ultimo decennio, sta assumendo un ruolo sempre più preponderante, specialmente nelle circostanze in cui le installazioni vengono predisposte nelle attività commerciali, all’interno dei negozi e negli ambienti di lavoro in generale. Il monitoraggio tramite l’uso delle telecamere garantisce una protezione efficacie contro atti di vandalismo e furti, oltre a rappresentare in molti casi anche un forte deterrente contro i malintenzionati. Grazie al progresso esponenziale delle tecnologie nell’ambito del settore della videosorveglianza, le telecamere digitali possono essere gestite e controllate anche da remoto grazie al Protocollo IP e ad una connessione alla rete internet.

Le telecamere analogiche, infatti, stanno man mano lasciando il posto a quelle digitali, in quanto la tecnologia analogica, anche se da un punto di vista economico può risultare più accessibile, offre una risoluzione delle immagini di minor qualità. Al contrario, le telecamere IP sfruttano la rete internet e garantiscono maggior semplicità si nelle registrazioni che nella gestione. Altro vantaggio del digitale è la capacità delle telecamere di essere alimentate con il medesimo cavo che trasporta il video (con le analogiche bisogna necessariamente predisporre un alimentatore).

Vediamo insieme di cosa si compone un sistema di videosorveglianza: il cuore dell’intero sistema è rappresentato videoregistratore digitale, il cosiddetto (DVR) Digital Video Recorder, o (NVR) Network Video Recorder. Ad esso si connettono tutte le telecamere, che registrano le immagini generate su un hard disk. In base al modello del Digital Video Recorder, la registrazione si realizza in broadcast ad alta risoluzione, oppure in Full HD con 25/30 fotogrammi al secondo; il centro di controllo è stabilito dal software di gestione.

Altri elementi importanti sono le telecamere: quelle digitali hanno un indirizzo IP che consente la connessione ai server per la registrazione; possono essere raggiunte a distanza tramite Smartphone, Tablet o personal computer. Se c’è la rete internet sarà possibile anche un sistema di Alert, il quale, tramite messaggio o e-mail, avvisa il proprietario nell’eventualità di effrazione nell’edificio posto sotto controllo.

I più recenti sistemi consentono all’utilizzatore di scegliere se registrare in modo continuo oppure ad intervalli: per quanto riguarda la registrazione ad intervalli, c’è bisogno di telecamere “Motion Detection”, che si azionano soltanto nel caso in cui si dovessero rilevare movimenti nella zona sottoposta al loro monitoraggio. Questo tipo di tecnologia permette di ridurre il volume dello spazio occupato dalla registrazione, nonché di semplificare il controllo delle immagini acquisite nel caso si verifichino effrazioni, furti ecc.

Nel caso in cui non si dovesse avere bisogno di un alto numero di telecamere, esiste il NAS, un apparecchio per la memorizzare, registrare e analizzare le immagini. L’alternativa è quella di avere telecamere con tecnologia IP, capaci di operare in modo del tutto autonomo grazie alla dotazione dei dispositivi di un processore ed un software integrati (si occupano dell’elaborazione video, della registrazione e della comunicazione con la rete).

Il tipo di risoluzione è un aspetto fondamentale, dal quale ovviamente dipende la qualità delle immagini, e dunque la funzionalità del sistema per la videosorveglianza. Anche l’obiettivo ha un ruolo importante: esiste ad esempio il grandangolo o il teleobiettivo, che vanno scelti in base alle specifiche esigenze di sicurezza.

Telecamere Megapixel: caratteristiche e costi

Telecamere Megapixel: caratteristiche e costi

Grazie allo sviluppo tecnologico, l’importante settore della videosorveglianza ha vissuto negli ultimi anni una progressiva evoluzione: la grande capacità di offerta del settore, infatti, permette alle persone di avere a disposizione prodotti all’avanguardia per proteggere non solo la propria abitazione ma anche un’attività commerciale, una azienda, un ufficio, un garage, u capannone, un negozio e via dicendo. La continua crescita dei sistemi di videosorveglianza, permette dunque di riuscire ad offrire una nuova gamma di prodotti che puntano soprattutto all’alta definizione delle immagini generate dalle telecamere.

Tra i prodotti più recenti ed avanzati nel campo della videosorveglianza e dell’alta definizione, spiccano le Telecamere MegaPixel: parliamo di speciali apparecchiature che a differenza delle telecamere standard riescono a garantire un’ottima risoluzione e a generare immagini molto nitide, in cui è possibile scorgere le più piccole peculiarità e, cosa più importante, individuare gli oggetti come ad esempio le targhe delle macchine ed identificare le persone per garantire all’utente un’elevata sicurezza.  Inoltre, la telecamera fa sì che l’utilizzatore abbia nel risultato una superiore fedeltà ai colori dell’ambientazione ripresa.

Le telecamere megapixel possono essere di sue tipi, IP o Analogiche: le prime usano la connettività IP su cavo LAN (risoluzione oltre i 12 megapixel); le seconde, invece, usano la trasmissione via cavo coassiale (risoluzione massima di 8 megapixel – 4K). Pertanto, parliamo di telecamere molto utili in termini di sicurezza; tramite lo speciale zoom, questi strumenti garantiscono immagini ricche di dettagli. Inoltre, grazie al potente obiettivo di cui sono dotate, riescono a coprire distanze molto lunghe, l’ideale per le riprese in ambienti estremamente ampi.

L’alta definizione che caratterizza le telecamere megapixel, per essere tale, deve avvenire in una area bel illuminata; inoltre ha bisogno di essere supportata, infatti è indispensabile accostare a questi dispositivi alcune componenti di ultima generazione, come gli algoritmi di compressione del segnale ed una banda di segnale potente e funzionale capace di gestire tutti i dati inviati in tempo reale dalla telecamera. Un altro grande beneficio offerto dalle telecamere MegaPixel proviene dal fatto che, a parità di numero di pixel per area, sono capaci di inquadrare aree più vaste rispetto alle classiche telecamere con risoluzione minore.

Questa speciale tipologia di telecamera, come specificato sopra fortemente raccomandata per chi desidera avere una alta risoluzione delle immagini e per chi vuole raggiungere un eccellente livello di sicurezza per la protezione dei propri beni, sta prendendo sempre più piede all’interno del mercato del settore della videosorveglianza: di conseguenza la tecnologia adottata risulta sempre più supportata, ed i costi sempre più competitivi.

L’evoluzione che sta vivendo questo particolare tipo di tecnologia ha fatto sì che le aziende produttrici riescano a fornire Hardware e Software sempre più avanzati, in grado di avere una visione particolareggiata anche in notturna o in situazioni di scarsità di illuminazione, migliorando di molto il risultato ricercato dall’utente sia in termini di qualità che di velocità e praticità nell’uso.