Collegare contatti magnetici d’allarme

Collegare contatti magnetici d’allarme

Buon pomeriggio,

mi chiamo Federico e prima di esporti le mie domande ci tengo a farti i complimenti per il blog che gestisci, trovo molto utili e soprattutto chiare le risposte che scrivi ai tuoi lettori! Ora ti spiego in breve la mia situazione: possiedo un appartamento, all’interno ho fatto installare un sistema di allarme così composto: una centrale, un rilevatore di presenza e dodici contatti magnetici d’apertura, applicati sia sugli infissi interni che su quelli all’esterno. Circa un paio di mesi fa ho dovuto sostituire gli infissi all’interno, per cui i sei contatti magnetici sono diventati contatti da incasso. Ora, però, si devono collegare i fili… ho avuto modo di notare che nei precedenti contatti magnetici i cavi collegati erano 2, mentre in quelli nuovi ce ne sono quattro (non so se può servire specificarti che sono tutti bianchi). Secondo te, dovrei collegarne sempre e soltanto due o tutti e quattro? Spero tu possa darmi qualche buona dritta, confido in te!

Ti ringrazio tanto e ti saluto

Federico da Mantova

Risposta:

Buon pomeriggio Federico,

inizio subito dicendoti che mi fa davvero molto piacere leggere i tuoi complimenti e gli apprezzamenti sul mio lavoro e su come avvengono le risposte su questo blog, per cui sono io che ringrazio te per aver scelto questo spazio come punto di riferimento in fatto di sicurezza! Allora, entrando nel merito della tua situazione specifica, con molta probabilità i tuoi sono contatti magnetici d’apertura a doppia linea, quindi una per il tamper con funzione anti manomissione e l’altra per la funzione di allarme. Dunque, per quanto riguarda il segnale d’allarme, ti può bastare collegarne due; se invece desideri avere la possibilità di fruire anche della funzione anti sabotaggio, ti servirà collegarli tutti e quattro.

In tale contesto, però, è indispensabile capire bene quale sia la coppia di cavi per la segnalazione dell’allarme. A tal proposito, come primissima cosa e per non sbagliare, ti suggerisco di marcare i quattro cavi con alcune lettere e, usando un tester con un beep in portata Ohm x 1 (nello specifico a finestra chiusa), di collegare il cavo A ad un puntale e il cavo B all’altro. Fatto ciò dovrai aprire la finestra: se a quel punto senti il suono, puoi stare sicuro che è la coppia esatta, invece se il suono non c’è, dovrai chiudere la finestra e fare altri tentativi, sino al momento in cui non sentirai il fatidico beep. Pertanto, una volta trovata la coppia giusta, non ti rimane che collegare i fili nello stesso modo in cui erano collegati i precedenti ed il gioco sarà fatto!

Ti assicuro che è più complicato a dirsi che a farsi, per cui con un po’ di attenzione e di buona volontà non avrai problemi ad effettuare questi tentativi e a procedere nel modo giusto! Spero di esserti stato di aiuto, naturalmente se dovesse servirti altro puoi tranquillamente tornare sul blog e scrivere le tue richieste! Ti saluto e ti faccio un in bocca al lupo per il tuo sistema d’allarme

Elevate temperature e falsi allarmi

Elevate temperature e falsi allarmi

Buon pomeriggio,

mi chiamo Ferdinando, ti seguo spesso e ti faccio tanti complimenti per il tuo lavoro; quest’oggi ho deciso di contattarti per esporti la mia situazione e magari trovare in sieme una soluzione al mio problema: all’interno della mia abitazione ho un sistema di antifurto, e da un po’ di tempo a questa parte sto avendo a che fare con la manifestazione di falsi allarmi provocati dai sensori roller tapparella. Ti specifico che la mia condizione è un po’ particolare, poiché ho dei cassonetti esterni e delle tapparelle motorizzate di alluminio. A suo tempo i rilevatori sono stati collocati dentro il cassonetto con il cavo fissato sulla tapparella; i falsi allarmi si sono manifestati su determinate tapparelle e in diversi orari della giornata, sia con le tapparelle sollevate che con le stesse totalmente abbassate. Inoltre ho avuto modo di notare (cosa che credo sia il punto focale del malfunzionamento) che le tapparelle che creano problemi sono quelle esposte ad un più elevato irraggiamento dei raggi solari e che, quando si verifica l’innalzamento della temperatura, i falsi allarmi aumentano. Detto ciò, pensi possa trattarsi di un falso contatto del roller tapparella dovuto al caldo eccesivo? Come puoi ben capire, non vorrei dover utilizzare il mio impianto d’allarme soltanto durante l’inverno… Spero tanto tu possa darmi una mano a risolvere questa spiacevole situazione, mentre aspetto si conoscere la tua risposta ti ringrazio tanto per l’attenzione e ti saluto!

Cordialmente

Ferdinando

Risposta:

Buon pomeriggio Ferdinando,

prima di tutto mi fa piacere saperti un lettore interessato e ti ringrazio per i complimenti sul mio lavoro! Allora, entrando nel merito dei contenuti della tua mail, ovviamente non hai torto poiché un impianto di antifurto è fondamentale per la protezione della casa specialmente durante i mesi estivi, quando statisticamente i furti sono più numerosi, per cui vediamo ora insieme in che modo risolvere questa criticità! Allora, ti dico subito che secondo me l’analisi che hai fatto è quella giusta, con molta probabilità il problema è dovuto all’elevata temperatura che si crea dentro il cassonetto… purtroppo però, non potendo installare le schede in altri luoghi, non ti rimane che comprare un altro modello e esaminarne il funzionamento. Te lo dico perché, se il problema è di tipo elettronico, probabile che non si ripeta in prodotti di un marchio diverso.

In ogni caso, prima di procedere alla sostituzione, se vuoi effettuare un test ed essere sicuro al 100 %, ti suggerisco di provare ad isolare il prodotto con delle graffe di plastica o con l’ausilio di qualunque altro piccolo oggetto che sia in grado di distaccarlo dalla superficie del cassonetto. In realtà la temperatura non sarà chissà quanto diversa, ma tale tentativo potrebbe farti evitare la dilatazione, e dunque un corto circuito nell’ambito della rilevazione stessa. Prova a seguire questi suggerimenti e fammi sapere come andrà, comunque se dovessi avere ancora bisogno di pormi altri quesiti o di avere delle delucidazioni su ciò che ci siamo appena detti, torna pure a scrivermi senza problemi! Un saluto e a presto!

Problemi con Vodafone Station e combinatore telefonico

Problemi con Vodafone Station e combinatore telefonico

Buon pomeriggio,

mi chiamo Stefano e non molto tempo fa ho deciso di acquistare ed installare un sistema di antifurto per proteggere a 360 gradi la mia casa e la mia famiglia da ladri e malintenzionati. Ora ho deciso di scriverti poiché sto riscontrando dei problemi dovuti alla Vodafone Station 2, (il modem con la sim integrata da collegare direttamente alla presa della corrente elettrica senza dover utilizzare la chiavetta internet), e non so proprio come fare per risolverli! Ti spiego cosa succede: il dispositivo pareva funzionare in modo corretto, poi ho effettuato un test sul funzionamento del combinatore telefonico del sistema di antifurto introducendo il cavo nell’uscita line 1 della Vodafone Station, e all’improvviso, senza una palese motivazione, ha smesso di funzionare! Naturalmente ho tentato più volte, ma infilando il doppino la linea voce e la linea dati scompaiono, mentre togliendolo tutto torna a funzionare normalmente. Non ho idea del perché succeda questo… tu sapresti darmi un parere? Come posso risolvere questa faccenda? Ti ringrazio tanto per tutto, attendo di poter leggere la tua risposta!

Cordiali saluti e complimenti per il tuo lavoro!

Stefano

Risposta:

Buon pomeriggio,

e grazie tante per i complimenti Stefano! prima di entrare nel merito delle domande e del contenuto della mail, ci tengo a precisare sia a te che agli altri lettori che la Vodafone Station 2 presenta una modalità di funzionamento alquanto particolare, per cui posso dirti soltanto di provare a fare dei tentativi per comprendere e prendere in considerazione alcuni aspetti specifici di cui ti parlerò qui di seguito.

Per fare una prima ipotesi, parto dal fatto che la Vodafone Station funzioni e che sia stata installata in maniera corretta, per cui presumo ed immagino che il tradizionale telefono voce collegato al morsetto TEL 1 funzioni bene anch’esso. La mia domanda è la seguente: hai provato a telefonare con voce normale? Sussiste il tono libero? Se il responso è sì, scollegando il cavo grigio RJ dalla parte del telefono, e collegandolo al combinatore telefonico, anch’esso dovrebbe riuscire a telefonare. È vero? Altro quesito: in che modo riesci a sapere che la linea voce scompare nel momento in cui colleghi il combinatore telefonico? Ti suggerisco di effettuare una chiamata, ma prima di farlo accerta di avere escluso il controllo del tono di linea. Inoltre, quando riferisci che scollegando il cavo grigio tutto torna a funzionare normalmente, intendi dire riconnettendo il telefono?

A questo punto ti chiedo di provare a rispondere a queste domande, perché soltanto così puoi trovare una soluzione ed individuare la vera fonte del problema di malfunzionamento. Una volta fatte tutti gli opportuni tentativi del caso, torna ad aggiornarmi su cosa accade e se sei riuscito a risolvere la criticità! Naturalmente, in caso contrario, torna pure a scrivermi così proviamo a risolvere insieme in un altro modo, o in alternativa puoi sempre contattare il servizio clienti della Vodafone al numero dell’assistenza per spiegare il tutto direttamente ad un operatore oppure scrivere sul sito on line della Vodafone. Un saluto e in bocca al lupo per tutto.

Collegamento errato della sirena esterna

Collegamento errato della sirena esterna

Ciao,

mi chiamo Franco e prima di esporti la mia situazione ti faccio i complimenti per il blog, scrivi sempre risposte chiare e precise! ti illustro il mio problema: possiedo un sistema di antifurto senza fili con doppia sirena d’allarme, una all’interno e una all’esterno. Dalla centralina, inoltre, ho l’opportunità di escludere l’attivazione della sirena che si trova all’interno nel caso in cui si verifichi la mancanza dell’alimentazione elettrica. Alle folte usufruisco di tale funzione poiché mi può capitare di staccare la corrente per effettuare dei lavoretti nell’abitazione, purtroppo però non è presente la stessa funzione per la sirena all’esterno e così ogni qual volta lo faccio comincia a suonare, generando un bel po’ di disagio sia a me che ai vicini di casa! In che maniera posso evitare questo problema? Premetto che dentro c’è una batteria da 12V che non ho collegato per cercare di evitare la problematica, ma penso che non sia una buona pratica… Sbaglio? Aspetto tue notizie, e nel frattempo ti ringrazio per la consulenza.

Saluti

Franco

Risposta:

Ciao Franco,

grazie tante per i complimenti! Allora, come prima cosa dovresti fare un po’ di chiarezza su alcuni aspetti per poterti rispondere, tu possiedi una sirena esterna alla quale non hai collegato la 12V, ho capito bene? Per cui, quando stacchi la corrente elettrica, la sirena con la sola alimentazione proveniente dalla centralina comincia a suonare, giusto? Se è così, penso che rimanga soltanto la batteria della centralina ad alimentare il tutto, anche perché in caso contrario saremmo di fronte ad una sirena che parte senza alimentazione, il che sarebbe letteralmente impossibile. A questo punto ci tocca capire come possa accadere che la sirena parta quando non c’è l’elettricità… sei certo che non si tratti di un modello realizzato ad hoc?

La sirena d’antifurto, di norma, viene alimentata da un normalissimo positivo e negativo e da un “blocco” che, quando c’è, fa sì che l’avvisatore non suoni. Se tale blocco viene tolto, magari per un allarme o per il taglio dei cavi, la sirena comincia a suonare; occhio però, perché togliere il blocco non vuol dire togliere l’alimentazione. Quando manca la corrente, la batteria di centrale prosegue a fornire il voltaggio utile affinché il blocco resti alto e la sirena non cominci a suonare (la sirena si aziona soltanto se anche la batteria di centrale manca).

Detto ciò, ipotizzo che la sirena non sia collegata in maniera corretta, per cui, quando si aziona non si tratta di un allarme ma piuttosto di un’anomalia, che dovrebbe essere segnalata con un led o in alternativa con la sirena da interno, ma non con quella all’esterno! Spiegami meglio, quando si verifica un vero allarme, la sirena parte? In più ti suggerisco di verificare quanti cavi sono collegati nella sirena d’antifurto.

A questo punto il mio consiglio per te è quello di dare seguito a queste verifiche, tornando a scrivermi per aggiornarmi sulla situazione. Ah un’ultima cosa, non dimenticare di riattaccare la batteria nella sirena, è importante! Saluti e in bocca al lupo

Sensore e prove tecniche: cosa fare ancora?

Sensore e prove tecniche: cosa fare ancora?

Buon pomeriggio,

mi chiamo Tonino, non so se ti ricordi di me e della mia difficoltà con un rilevatore DUAL-IR ed un trattore: non avendo ancora risolto, torno a contattarti poiché ho fatto tutte le tarature che mi avevi suggerito nella mail precedente ma purtroppo, al transito del trattore, il rilevatore è tornato a dare problemi… Ti specifico che ho già impostato il dip switch nella modalità ON, che mi abbatte la potenza del segnale; ho verificato anche che le testine agiscano radenti alla facciata della casa ed ho regolato al minimo tramite il trimmer la profondità della rilevazione delle stesse. Ora non so più come agire, e ho deciso di contattati di nuovo per sapere se hai ulteriori consigli da darmi visto che non so più cosa fare! Devo dire con tutta franchezza che non sono sicuro al 100 % di aver tarato alla perfezione i sensori, ed ho il timore che i ladri e i malviventi possano gironzolare tranquilli e senza problemi nella mia proprietà, mentre dovrei essere soltanto io e il mio trattore a poterlo fare. Ti ringrazio nuovamente, confido in te e nei tuoi nuovi suggerimenti per venire finalmente a capo del nodo della questione!

Un saluto

Tonino da Firenze

Risposta:

Buon pomeriggio Tonino,

assolutamente, mi ricordo benissimo di te e del tuo problema! Allora, mi spiace per la tua situazione, sfortunatamente penso che sia la massa del trattore a generare il riverbero sulle onde del rilevatore, e che il calore originato dal trattore stesso interferisca in modo negativo con i fasci dell’infrarosso; se è così, cosa che ormai ritengo più che probabile, vuol dure che tale interferenza riesce a penetrare nel raggio di copertura, e di conseguenza fa sì che il sensore vada in allarme quando non dovrebbe. Senza dubbio hai agito bene, poiché ridurre al minimo la portata e quindi l’intensità del sensore è una buona soluzione, ma al contempo devi fare molta attenzione poiché tale meccanismo potrebbe in qualche modo andare a diminuire il grado di sicurezza e quindi la funzione primaria del sensore stesso.

A questo punto ti suggerisco di associare al vecchio un sensore di un’altra tipologia (per esempio i sensori con lente a tenda, che proiettano dall’alto verso il basso e che proteggono evitando i falsi allarmi), o in alternativa di variare in maniera drastica l’orientamento di quello attuale, ma devi vedere se si può fare e come va dopo! Oppure potresti installare una barriera a raggi infrarossi attiva (con fasci di raggi infrarossi a tagliare), che non dovrebbe provocare la manifestazione dei falsi allarmi, a meno che il trattore non entri nel terreno.

Pensi di poter intraprendere una di queste soluzioni che ho prospettato? Se si fammi sapere come andrà, spero tu possa risolvere finalmente la questione! Aspetto aggiornamenti, sono curioso, e naturalmente, se dovessi avere ancora bisogno di pormi altre domande o di avere ulteriori chiarimenti su quanto ci siamo detti, torna pure a scrivermi! Un saluto e in bocca al lupo per i tuoi nuovi tentativi

Rilevatori di pressione, perimetrali e volumetrici

Rilevatori di pressione, perimetrali e volumetrici

Buon pomeriggio,

mi chiamo Susanna e ho deciso di scriverti per avere un parere: pochi giorni fa mi hanno suggerito di installare un sistema di antifurto che basa i suo funzionamento sulla rilevazione della modifica di pressione d’aria interna alla casa. A questo punto la mia domanda è la seguente: quanto è sicuro ed affidabile un impianto del genere? Facendo qualche ricerca ho letto che potrebbe provocale la manifestazione di molti falsi allarmi, e la cosa mi preoccupa non poco… è la verità? Ti preciso che il mio appartamento si sviluppa su due livelli, c’è già la predisposizione sia per i sensori perimetrali che per quelli volumetrici; c’è anche un giardino che si sviluppa su tre dei quattro lati totali. Inoltre ho anche un’altra esigenza, ovvero quella di proteggere la mia abitazione prima che eventuali ladri e malintenzionati riescano ad arrivare in prossimità e a scassinare sia le porte che finestre. Ti ringrazio tanto per l’attenzione e per la risposta che mi darai.

Cordiali saluti e complimenti!

Susanna

Risposta:

Buon pomeriggio Susanna,

grazie per i complimenti, mi fa piacere poter essere d’aiuto! Allora, non so bene perché ti abbiano consigliato i sensori di pressione, poiché su tratta di una tecnologia oramai superata, ma soprattutto questi dispositivi risultano inservibili negli ambienti vasti per via della perturbabilità naturale dovuta per esempio agli spifferi e/o alle correnti d’aria. Secondo il mio parere e la mia esperienza personale, visto che hai già la predisposizione per i rilevatori perimetrali e volumetrici, sarebbe meglio usare i sensori filari (sia perimetrali che volumetrici), i quali costano meno e sono più sicuri ed affidabili per un edificio che si sviluppa su due piani come il tuo appartamento.

In più, sfruttando le tecnologie che ti ho consigliato, ti garantisci anche la possibilità di beneficiare della funzione di parzializzazione, ciò vuol dire che potrai proteggere zone diverse, in momenti differenti, anche e in particolar modo se sei dentro casa. Si tratta di una funzione molto utile, poiché ti consente anche di tenere le finestre aperte (in tal modo puoi attivare il sistema d’allarme in modalità notte quando ti trovi in casa, lasciandoti l’opportunità di muoverti in totale libertà all’interno e proteggendo al tempo stesso l’ambiente esterno).

Infine, per ciò che concerne la tua necessità di difendere l’abitazione prima che i ladri riescano ad avvicinarsi troppo, ti suggerisco di installare delle barriere a stilo (si tratta di barriere a raggi infrarossi da esterno molto sottili che vanno installate nella parte esterna dell’infisso delle finestre e che consentono, grazie alla loro dimensione, di tenere la finestra aperta assicurando protezione dalle eventuali intrusioni), o dei sensori volumetrici da esterno (Servono a controllare e proteggere le finestre e le zone esterne della casa come giardini, cortili o balconi, e prevengono anch’esse l’avvicinamento degli intrusi). Spero di essere stato un valido aiuto, fammi sapere come andrà dopo i miei consigli, e se dovessero servirti ulteriori chiarimenti torna pure a scrivermi, mi troverai qui pronto a farti una mano! Un saluto e buona fortuna per tutto

Scelta Antifurto Casa: problemi e soluzioni

Scelta Antifurto Casa: problemi e soluzioni

Poter vivere in una condizione sicura e al riparo dai pericoli è senza ombra di dubbio il sogno di molti cittadini. Antifurtocasa.it è un sito internet pensato ed ideato proprio per consigliare, aiutare ed orientare coloro i quali stanno pensando di acquistare ed installare un impianto di antifurto per la protezione della propria abitazione, del proprio ufficio o della propria azienda. I componenti e le diverse soluzioni vengono presentati agli utenti in modo completo e chiaro, evitando gli incomprensibili tecnicismi ed indicando tutti i pro e i contro di ciascun sistema e tipo di tecnologia impiegata. Non vi è pretesa alcuna da parte nostra di essere esaurienti, in quanto l’obiettivo principale è quello di fornire ai lettori degli spunti di riflessione utili ad una scelta consapevole, che possono essere approfonditi e sviscerati in un secondo momento tramite determinate sezioni. È fondamentale sottolineare, in tale contesto, che la qualità, l’efficienza e l’affidabilità di un impianto di antifurto sono date non tanto dai modelli, dalle marche o dal prezzo finale dei prodotti che compongono il sistema, bensì dalle scelte oculate che vengono effettuate da chi acquista. Esaminare attentamente i fattori di rischio, saper individuare le aree deboli di un edificio e prendere in considerazione le necessità di chi abita quotidianamente l’ambiente da mettere in sicurezza, rappresentano i veri e propri punti di forza di un impianto di allarme sicuro ed affidabile, ed è per questa ragione che suggeriamo sempre ai nostri utenti l’installazione fai da te del proprio sistema di sicurezza.

Per potersi dotare di un sistema di antifurto sicuro al 100 %, è indispensabile fare le scelte giuste, calibrate sulle caratteristiche strutturali dell’edificio da proteggere e sulle specifiche esigenze di sicurezza personali, e ciò risulta possibile soltanto se si è ben informati. Una scelta consapevole vi consente di vivere sereni, protetti e al riparo da brutte sorprese. Avete dubbi o curiosità? Mandateci le vostre domande attraverso il forum, e vi risponderemo direttamente sul sito. Chiedeteci consiglio se avere qualche perplessità, o ancora sfogliate le varie categorie per vedere le risposte già fornite agli altri utenti. Dall’altra parte dello schermo troverete tecnici e hobbisti desiderosi di condividere le proprie esperienze e competenze con chi si accosta al mondo della sicurezza e dei sistemi d’antifurto. Il nostro scopo, infatti, è quello di fornire dei consigli pratici, concreti e di semplice interpretazione a coloro i quali desiderano approfondire le potenzialità del proprio impianto di allarme. Grazie alle numerose richieste che riceviamo quotidianamente dai visitatori come voi, il nostro intento è proprio quello di dare vita ad un blog il più completo ed aggiornato possibile.

Allora che aspettate, venite a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui migliori antifurti per la casa! se state pensando all’acquisto ma non siete ancora sicuri e abbastanza informati, siete nel posto giusto: grazie a questo sito online potrete trovare le risposte a molti dei vostri dubbi su come muovervi per scegliere il giusto sistema. Il nostro gruppo di esperti è a vostra completa disposizione per aiutarvi: questo è il nostro obiettivo!

Guida antifurto: consigli per un sistema d’allarme

Guida antifurto: consigli per un sistema d’allarme

Buonasera,

mi chiamo Fabrizio e seguo questo blog sui sistemi di antifurto poiché lo trovo molto utile nonché professionale, e per questa volta anche a me occorre un tuo buon consiglio! Da un po’ di tempo a questa parte sto pensando di installare sulle porte e sulle finestre della mia abitazione dei contatti magnetici d’apertura, devo dire che cercando su internet ne ho trovati diversi, ma non nego che sto facendo molta fatica ad orientarmi. Tu sapresti dirmi se questa tipologia di sensore va bene anche per i portoni blindati? In più, esistono in commercio marchi più affidabili e sicuri di altri? Il contatto magnetico va bene anche quando si ha bisogno di proteggere un appartamento vuoto? Volendo usare qualcosa che si attivi tramite il telecomando, su quale prodotto potrei indirizzare la mia attenzione? Ti chiedo scusa per le tante domande, spero tu possa darmi qualche buona dritta!

Un saluto e grazie mille

Fabrizio

Risposta:

Buonasera Fabrizio,

prima di tutto mi fa piacere saperti un lettore attento ed affezionato, per cui sono io che ti ringrazio per aver scelto questo blog come punto di riferimento! Allora, entrando nel merito della tua richiesta, devo dire che effettivamente i normali contatti magnetici d’apertura non sono raccomandabili per l’applicazione sui portoni blindati o ancora sui cancelli di ferro, ma esistono in commercio dei contatti specifici per le porte blindate, garage e basculanti, realizzati tramite l’impiego di materiali come ad esempio l’ottone. Ti rassicuro subito dicendoti che non sono troppo costosi e che li puoi comprare facilmente anche on line, in più sono facili da installare.

I sensori magnetici sono dei piccoli apparecchi che vanno applicati sui due battenti delle porte o delle finestre, cosicché, quando vengono separati ed allontanati a causa dell’apertura della porta o della finestra, bloccano il campo magnetico creato. Il loro compito, una volta rilevata l’apertura, sarà quello di trasmettere un segnale alla centralina che a sua volta fa scattare l’allarme anti intrusione. Riguardo l’aspetto estetico, i contatti magnetici possono presentare forme diverse: rettangolari, cilindriche o con una determinata filettatura per l’innesto delle viti; ad ogni modo, al di là delle piccole differenze, sono piccoli e non invasivi, ancor di più se verniciati dello stesso colore degli infissi, mimetizzandosi perfettamente.

Per ciò che concerne l’affidabilità di questo tipo di prodotto, ti dico che nella maggior parte dei casi risultano affidabili ed efficienti nell’ambito della protezione della casa e della famiglia dalle eventuali intrusioni sia di giorno che di notte. Inoltre ti informo che sono disponibili anche i kit d’antifurto, molto semplici da installare, che ti forniscono di tutti i componenti adatti ad una protezione completa dell’abitazione, come ad esempio il combinatore telefonico, i sensori magnetici o a raggi infrarossi e la sirena d’allarme. Li trovi senza problemi anche su internet con un ottimo rapporto tra la qualità ed il prezzo finale.

Spero di averti fatto un quadro chiaro della situazione, fammi sapere come andrà e per qualunque altra domanda torna pure a scrivermi ancora! Saluti e in bocca al lupo

Rilevatori di movimento a doppia e a tripla tecnologia

Rilevatori di movimento a doppia e a tripla tecnologia

Buon pomeriggio,

mi chiamo Francesco e ti scrivo per avere un buon consiglio da te. Da un po’ di tempo a questa parte sto pensando di proteggere la mia abitazione tramite l’adozione di un sistema di sicurezza. Vivo in un appartamento situato al terzo piano di una palazzina condominiale, è dotato di un portone blindato e presenta due balconi abbastanza lunghi (circa sette metri ciascuno), ed entrambi sono confinanti con quelli dei vicini di casa (li divide soltanto un parapetto che a sua volta, però, è facilmente scavalcabile). Credo che nella parte esterna possa bastare l’installazione di un sensore a doppio infrarosso, mentre per il portone un sensore a filo. A questo punto ti domando: secondo il tuo parere quanto sono affidabili e sicuri i sensori a doppio infrarosso? A dirla tutta io personalmente avrei preferito i sensori a doppia o a tripla tecnologia, ma informandomi qua e là ho letto che, a differenza delle altre tipologie, sono più soggetti alla manifestazione dei falsi allarmi e sono anche più difficili da tarare, ti risulta? Spero tanto tu possa darmi qualche dritta, vorrei evitare di fare l’acquisto sbagliato! Ti ringrazio tanto per tutto

Un saluto

Francesco

Risposta:

Buon pomeriggio Francesco,

devo dirti che trovo abbastanza strano quanto riferisci di aver letto a proposito dei sensori a doppia e a tripla tecnologia, te lo dico perché in realtà sono molto affidabili. Il problema dei falsi allarmi, senza dubbio il punto debole di un antifurto, è rappresentato dalla sensibilità dei sensori che devono essere ben tarati in base alle caratteristiche dell’area da controllare. Generalmente questo tipo di problema si può risolvere proprio usando i sensori di antifurto a doppia tecnologia, in quanto utilizzano due “sistemi” (microonde e/o raggi infrarossi) per controllare la presenza di eventuali intrusi all’interno dell’area sottoposta alla loro sorveglianza. Questo tipo di sensore, sia quello a infrarosso che quello a infrarosso + microonda, risulta sicuro proprio perché prevede la necessità di attivare tutte e due o le tre tecnologie per generare l’allarme; grazie a questo meccanismo è in grado di ridurre sensibilmente la manifestazione dei falsi allarmi, anche quelli dovuti agli eventuali difetti di taratura.

Detto ciò, gli unici aspetti per così dire negativi possono riguardare il costo (il prezzo è un po’ più alto rispetto ai modelli con tecnologia semplice) ed il funzionamento combinato in AND, che a volte può ridurne leggermente la sicurezza. Ad ogni modo, se l’ambiente in cui installi questi sensori è a basso rischio, ti garantisco che dei normalissimi sensori a doppia o a tripla tecnologia sono l’ideale, in quanto possono assicurarti senza problemi un adeguato grado di sicurezza. Se invece il tuo ambiente dovesse risultare a medio o ad alto rischio, ti suggerisco di usare dei sensori DT, senza dubbio di più alta qualità (naturalmente alzare l’asticella della qualità comporta anche un costo maggiore). Spero di aver risposto alle tue domande in modo chiaro ed esaustivo, fammi sapere come va e per qualunque altro chiarimento o dubbio mi trovi qui! Un saluto e a presto

Antifurto sensori da esterno

Antifurto sensori da esterno

Ciao Max,

mi chiamo Fabrizio e ti scrivo per esporti la mia situazione, sperando tu possa darmi il tuo parere visto che ti leggo spesso e ti ammiro molto. Nei vari preventivi che sto richiedendo in questo periodo per tutelare la sicurezza della mia abitazione e con essa della mia famiglia, ho compreso nel sistema di antifurto due sensori da esterno: uno ha lo scopo di controllare una finestra con possibile accesso dal terrazzo dei vicini di casa, e sarebbe da applicare sulla parte di marmo esterna della finestra, mentre l’altro sensore andrebbe sul terrazzo per proteggere la porta d’accesso al terrazzo stesso ed una finestra distante poco meno di un metro. La problematica, penso io, è che il terrazzo in questione è esposto ai raggi solari per un bel po’ di ore, nello specifico dalle ore 14:30 circa sino al tramonto, e lì la temperatura esterna, soprattutto nei mesi estivi ed in particolar modo sulle mattonelle del rivestimento della palazzina condominiale, raggiunge livelli quasi sicuramente superiori ai 50 gradi! A questo punto la mia domanda per te è la seguente: pensi che il rilevatore lì collocato possa subire dei disturbi per colpa delle elevate temperature o ancora possa con il tempo generare dei falsi allarmi o altri tipi di criticità? Ti ringrazio tanto per l’aiuto e per l’attenzione, spero tu possa darmi un buon consiglio.

Un saluto

Fabrizio da Verona

Risposta:

Ciao Fabrizio,

prima di tutto mi fa piacere saperti un lettore affezionato, quindi ringrazio io te per aver scelto questo blog! allora, ti premetto subito, e mi rivolgo anche agli altri lettori, che di norma il sole non rappresenta mai un buon alleato dei sensori da installare in ambiente esterno. Naturalmente, in commercio sono reperibili dei sensori da esterno specifici per le installazioni soggette alle elevate temperature; tali dispositivi, tuttavia, presuppongono dei costi più alti rispetto ai comuni modelli di sensori da esterno. In ogni caso le aree esterne sono spazi molto più difficili da gestire rispetto a quelli interni, proprio perché bisogna avere a che fare con le alterazioni estreme delle temperature con balzi repentini tra le alte e le basse, con l’eventuale presenza degli animali domestici o randagi di piccola, media o grossa taglia, con gli agenti atmosferici (neve, nebbia, grandine, pioggia, vento) e così via.

Dopo questa breve panoramica, entrando nel merito della tua situazione specifica, ti suggerisco di acquistare ed installare prodotti di buona qualità, e dove fosse possibile, di posizionarli in punti in cui non vengono esposti in modo diretto ai raggi del sole e alle possibili intemperie tipiche degli spazi esterni. Inoltre, grazie alle regolazioni dei sensori stessi, come ad esempio le testine snodabili, dovresti riuscire a proteggere gli spazi interessati senza grossi problemi. Spero di essere stato un valido aiuto, ad ogni modo se dovessi avere necessità di scrivermi ancora e di farmi altre domande non farti alcun problema, mi trovi qui pronto a risponderti! Fammi sapere come andrà una volta messi in pratica i miei consigli! Un saluto e a presto, Max!